Home Marco Travaglio: “Rai3 vuole perdere ascolti. Come la Bignardi quando conduceva”

Marco Travaglio: “Rai3 vuole perdere ascolti. Come la Bignardi quando conduceva”

Secondo Travaglio Report e Presadiretta tornano al lunedì per perdere ascolti, visto che non piacciono a Palazzo Chigi

pubblicato 26 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:12

Marco Travaglio ha risposto pelo pelo all’audizione di Daria Bignardi in commissione parlamentare di Vigilanza. Sul Fatto Quotidiano ha, infatti, scritto un corsivo dall’eloquente titolo, Vuoto Daria, con una serie di dichiarazioni al vetriolo. Si parte col finto elogio:

“Per fortuna, a tradurre in italiano corrente il pensiero critico e la prosa sanscrita di Antonio Campo Dall’Orto ha provveduto la direttora di Rai3. Un’ora e 20 di lezione sulla televisione del futuro che andrebbe trasmessa obbligatoriamente nelle facoltà di Scienze della Comunicazione”.

Da qui allo sfottò il passo è brevissimo:

“Guglielmi faceva molta satira, lei niente. Dice che ci ha provato con Crozza ma Rai3 non se lo può permettere? Chissà com’avrà fatto a provarci con lui mentre epurava Giannini: l’avrà chiamato e quello avrà sparato una cifra iperbolica? No, Crozza non ha mai visto né sentito la Bignardi negli ultimi otto anni. Avrà mica sbagliato numero? Ma parliamo di cose serie: l’innovazione – con un tasso di novità del 43.8%, non un decimale di meno – parte da Agorà: stesso programma, stesso conduttore, ma con un cambiamento scenografico e stilistico: una vera e propria newsroom. Accipicchia. Poi la Bignardi parla di patto con l’ascoltatore, il che fa temere che la direttrice di Rai3 non distingua la tv dalla radio”.

Ce n’è anche per le pseudo novità come Mi manda RaiTre (“lavorerà sui linguaggio, partendo dal suo si spera”) e Tutta Salute in quanto versione riveduta e corretta di Elisir. Fino all’allusione che Report e Presadiretta si spostino al lunedì proprio per perdere ascolti e autorizzare la loro futura cancellazione definitiva:

“Il trasloco due anni fa non era andato bene, quindi ci sono ottime speranze che vada male anche stavolta. Sono poco graditi a Palazzo Chigi, con tutti quei problemi brutti brutti”.

E infine, a detta di Travaglio, la cancellazione di Ballarò è stata un’epurazione politica in piena regola:

“il talk è in crisi. Perché infatti ogni settimana i renziani rompono le palle a Giannini per essere invitati e Renzi lo attacca perché invita i 5Stelle. Ma lo cancellano perché è in crisi. Ma ora non lo vedrà più. Pussa via. Lui e Ballarò”.

Altrettanto contestata la nomina di Semprini alla guida del martedì sera:

“Quello che dirige il traffico dei faccia a faccia elettorali con la clessidra, narcotizzando i 2 o 3 mila sintonizzati, per la Bignardi è un volto nuovo, mentre Giannini non è adatto a condurre programmi. Parola di una che conduceva un programma poi chiuso per estinzione del pubblico”.

Infine il colpo di grazia:

“La Bignardi già sa che non potrà competere in share con DiMartedì e che farà il 4%. Questa è la missione della nuova Rai: perdere ascolti”.

Va anche sospettato che, dietro le parole di Travaglio, ci sia un po’ di dispiacere per non essere stato chiamato dalla Rai del futuro…

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