Home Canale 5 #NonèlaRaiDay conquista Twitter. Una lezione per Italia1 (che potrebbe ripartire dai trentenni)

#NonèlaRaiDay conquista Twitter. Una lezione per Italia1 (che potrebbe ripartire dai trentenni)

Il #NonèlaRaiDay sbanca su Twitter con social-entusiasmo di Mediaset. Perché Italia1 non ripensa a un contenitore pomeridiano?

pubblicato 12 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:45

Doveva essere una “semplice” maratona di 16 ore su Mediaset Extra, invece è diventata un’operazione nostalgia per i trentenni di oggi.

Così il NonèlaRaiDay#, per festeggiare i 25 anni di un programma cult della tv italiana, è balzato al secondo posto dei trending topic su Twitter, monopolizzando l’attenzione dei social a colpi di #Ambra e altri hashtag annessi. Non a caso Mediaset Extra continuerà a sfruttare l’onda programmando le repliche per tutta l’estate, alle 9.50 e alle 17.00.

In fondo Non è la Rai è I Migliori anni di Italia1, pronto a unire blogger e smanettoni del web con un passato da telemaniaci ma che oggi sono faticosamente appassionati a una tv sempre più preconfezionata.

Oggi abbiamo rivisto con entusiasmo un cameo rarissimo che vide ospiti del Cruciverbone una Rita Dalla Chiesa e un Fabrizio Frizzi ancora innamoratissimi. Oppure una puntata inedita, mai andata in onda per la morte di Borsellino. E, ancora, momenti di avanguardia pura, come gli operai che facevano in diretta lo studio di Bulli e pupe sul finire di stagione di Non è la Rai.

A rivedere quelle immagini oggi, nell’era delle scaltre segnalazioni via social, viene da rinfacciare una serie di ingenuità, di momenti ultra-telefonati (come le canzoni a richiesta con la base musicale già pronta), di problemi di ritmo. Eppure il clima di Non è la Rai resta qualcosa di irripetibile e, al contempo, di eternamente replicabile per riportare serenità e spensieratezza a casa. Quanti dei programmi che pur seguiamo oggi quotidianamente riusciranno ad avere la stessa lunga durata?

Intanto, per la stessa Mediaset che rivendica il web-traguardo su suoi canali, dovrebbe esserci un filo di nostalgia, per la capacità che Italia1 aveva di conquistare un sentiment positivo tra il pubblico giovane (nonostante Non è la Rai non abbia mai fatto ascoltoni sul grande pubblico).

Forse bisognerebbe ripartire da questa consapevolezza e regalare al pomeriggio della rete un nuovo appuntamento generazionale, magari sfruttando la permanenza nella scuola di Amici di giovani telegenici e con potenzialità televisive. Perché non tornare a creare un programma-laboratorio, un giovane vivaio che sfrutti la comunicazione dei social per ripuntare su volti nuovi? Magari non un programma necessariamente per ventenni, sempre meno abituati a seguire puntualmente la generalista, ma che restituisca a Italia1 la vocazione di factory.

Si potrebbe ripartire proprio dal pubblico dei nostalgici di Non è la Rai che, dopotutto, di anni ne hanno 30 e non 60. Questo pubblico qui non è che dovrebbe proprio dispiacere a Mediaset…

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