Home Ballarò Ballarò perde (ancora) contro diMartedì. Il PD: “Non ci invita, par condicio violata”

Ballarò perde (ancora) contro diMartedì. Il PD: “Non ci invita, par condicio violata”

Ballarò, Pif sostituisce Giannini? L’esposto del Partito Democratico.

pubblicato 1 Giugno 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:08

Ballarò continua a perdere la sfida diretta contro diMartedì, anche in una serata arricchita dal confronto organizzato da Sky tra i candidati sindaco a Roma. Il trend della trasmissione condotta da Giovanni Floris su La 7 è in continua crescita e martedì 31 maggio ha staccato il talk di Massimo Giannini: 7,49% di share (1.385 milioni) contro il 6,05% (1.280 milioni, solo il 3,34% nell’anteprima).

Queste saranno comunque le ultime puntate condotte da Massimo Giannini. Dalla prossima stagione televisiva il talk di Rai 3 sarà “più corto, veloce, ritmato, meno politico”. Laura Rio su Il Giornale fa i nomi di Pif e Gianluca Semprini per il futuro. Chi ci sarà ufficialmente lo scopriremo solo alla presentazione dei palinsesti della Rai.

Intanto continuano le polemiche fra il Partito Democratico e Ballarò. Le due fazioni non si sono mai amate, anzi non si sono mai risparmiate pubblicamente, spesso e duramente. Nelle ultime ore è arrivato un esposto firmato dai vicesegretari dem Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani: “Il veto di Ballarò sulla presenza del Pd in trasmissione nella settimana del voto amministrativo e per la seconda settimana di seguito, rappresenta una violazione intollerabile alla par condicio e al pluralismo televisivo. Il partito democratico presenterà un esposto all’Agcom su questa esclusione inspiegabile, lasciata senza risposta e senza responsabili da parte dei vertici Rai”. Il partito di Renzi lamenta l’esclusione.

“È inconcepibile e inaccettabile”, ha fatto eco il deputato Ernesto Carbone, “che il primo partito italiano, venga escluso da un talk dove sono presenti esponenti di altre forze politiche e per lo più nell’imminenza di un turno elettorale. Visto il silenzio perdurante dei responsabili del programma di Rai3 chiediamo ai vertici dell’azienda di chiarire la vicenda”.

La risposta della Rai non si è fatta attendere: “L’esclusione di esponenti Pd dalla puntata di questa sera di Ballarò è stata decisa per rispetto della normativa sulla par condicio. Secondo i dati dell’Osservatorio di Pavia sul tempo di parola a Ballarò, dal 26 aprile ad oggi, il governo è al 23,8%, il Pd al 22%, M5S al 15,9%, la Lega all’8,6%. Non ci sarebbe quindi nessun veto contro il Pd, perché ospitare un esponente Dem avrebbe comportato sanzioni da parte di Agcom”.

Chi ha ragione?

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