Home Verissimo Verissimo, Silvia Toffanin confeziona una bella intervista noir stile Franca Leosini

Verissimo, Silvia Toffanin confeziona una bella intervista noir stile Franca Leosini

L’intervista di Corona a Verissimo è stata una grande testimonianza giornalistica. Merito di una conduttrice che è cresciuta tantissimo

pubblicato 21 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:37

Silvia Toffanin si sarà ispirata a Franca Leosini per la sua svolta noir? La sua intervista esclusiva a Fabrizio Corona ha ricordato lo stile di Storie maledette, dal momento che la conduttrice l’ha affrontata con un piglio incalzante e convincente.

L’intera struttura di Verissimo è stata rivoluzionata, dal momento che in studio è piombata un’atmosfera cupa e ansiogena, ma molto accattivante dal punto di vista narrativo.

Silvia ha, infatti, chiuso il consueto angolo dedicando al Segreto cambiando radicalmente registro e puntando dritto alla telecamera:

“Non ci saranno paletti, tutti i nodi verranno al pettine”.

Lanciata la clip fenomenologia su Fabrizio Corona, al ritorno in studio Silvia se l’è ritrovato subito di fronte, evitando il suo ingresso trionfalistico tra il pubblico. Nell’intervistarlo è stata molto esigente nei suoi confronti e severa:

“Mi avevi promesso che sarebbe stata un’intervista a tutto campo, sincera e onesta. E’ così?”.

Che Silvia si riferisse, neanche troppo velatamente, alle polemiche legate a recenti ospitate televisive di Corona? Lui, serafico, l’ha subito rassicurata:

“Le mie interviste sono sempre state così, oggi più che mai. Quando uno si porta dietro la sofferenza riesce a essere più vero di quello che è sempre stato. Oggi sarò sincero e più vero di quello che sono mai stato”.

Ecco che la conduttrice gli ha fatto una serie di domande in stile ‘pistola alla tempia’ di Daria Bignardi. E Corona le ha risposto secco:

“Mai tentato il suicidio. Non faccio uso di droghe. Non ho mai ricattato qualcuno, mai. Non scambierei la mia vita con quella di qualcun altro. Non sono davvero cambiato”.

La Toffanin è più volte tornata su questo punto, “non sei cambiato”, dimostrando di ascoltare molto il suo ospite oltre che di osservarlo attentamente. Inoltre ha notato il suo zigomo rotto associandolo alle violenze subite in carcere, per cui Corona ha ammesso di aver anche perso i denti, salvo glissare sui dettagli in rispetto dell’omertà carceraria e del codice dei detenuti.

A questo punto, senza trionfalismi né pregiudizi, la conduttrice ha ricostruito i recenti trascorsi dell’ex agente fotografico, ricordando che oggi è ancora ai servizi sociali in quanto “in esecuzione di pena con condanna inferiore ai 5 anni”.

Di fronte a un’infografica di forte impatto, accompagnata da musica tensiva, Fabrizio ha commentato:

“Viste così in fila le condanne sembro davvero un criminale pericoloso, dedito alla delinquenza. Il problema è stato che, dopo il processo di Vallettopoli e il primo arreste, coi 90 giorni di galera di carcere preventivo che ho fatto da incensurato, per dei reati che erano discutibili, quei 90 giorni mi hanno fortemente destabilizzato. Tutte le piccole cavolate che ho fatto le ho fatte nei sei mesi successive”.

La Toffanin ha ribattuto:

“Ma sono reati, non cavolate”.

E Corona ha sottolineato che “tra vendita di fotografie ed estorsione si intende un’altra cosa”. Allora perché non è cambiato, ha chiesto la Toffanin puntualmente?

“Non sono riuscito a cambiare perché non dovevo cambiare, perché le persone non cambiano. Possono migliorare. Io sempre stato una persona sopra le righe, ma non mi reputavo sbagliato. Il problema è sempre stato quel diavolo che avevo dentro e a volte non riuscivo a controllare”.

Però la Toffanin gli ha rinfacciato “tutta quella voglia di apparire, quel narcisismo”. E lui le ha controbattuto con lucida schiettezza:

“Sono stati degli strumenti mediatici per ricostruire un’azienda che mi era stata tolta nel 2007. Avevo l’opportunità di fare una carriera da protagonista, sono sempre stato dietro le quinte, sono andato via dietro le quinte nel momento in cui mi era stato tolto tutto per riprendermi tutto. Ho giocato con la mia immagine per ricostruire un’azienda. Poi l’ho fatto in modo assurdo, eccessivo, arrogante. Ho lavorato su un’altra cosa. Non cambia la persona, cambia l’animo. Oggi mi pongo diversamente verso la società e nel modo di rispettare le regole. Prima odiavo tutto ciò che era istituzionale, oggi sono diventato perfetto ma non sono cambiato. Cerco solo di incanalare la mia anima in una strada diversa. Oggi rifletto. Se vieni da me e mi dici una brutta parola tre anni fa mi mettevo le mani addosso, oggi ti guardo, rifletto, tiro su le spalle e me ne vado mio. Questo è il cambiamento dell’atteggiamento, non della persona, la persona non cambia. Io sono orgoglioso di essere quello che sono, nel bene e nel male”.

Una delle più belle interviste a Fabrizio Corona di sempre, in cui sul gossip – pur trattato in piccola parte – hanno avuto la meglio l’introspezione e la correttezza giornalistica. “Perché tu Fabrizio i gossip falsi li facevi”, “sì, ma erano d’accordo con i personaggi” è stato un botta e risposta da ricordare, con una Toffanin capacissima nel non far divagare l’ospite e nell’estorcergli risposte secche e pregnanti per dare al suo pubblico messaggi educativi.

Nessun riscatto, niente eroismo, il nuovo Corona a Mediaset si assume le sue responsabilità con umiltà e onestà.

Verissimo