Home Ballarò Ballarò, Mauro Corona: “Mi scuso pubblicamente con Massimo Giannini”

Ballarò, Mauro Corona: “Mi scuso pubblicamente con Massimo Giannini”

Le scuse di Mauro Corona a Giannini per lo screzio a Ballarò.

pubblicato 20 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:39

Sul finire puntata di Ballarò andata in onda martedì scorso abbiamo assistito allo sfogo dello scrittore Mauro Corona, piuttosto indispettito nei confronti del conduttore Massimo Giannini e dell’intera trasmissione (cui ha preso parte, nell’inedita veste di ospite di talk Lorena Bianchetti).

Si parlava di inquinamento dell’acqua e, proprio sui titoli di coda, Corona ha accusato Giannini di dedicare a un tema così importante troppo poco tempo:

Guardi che l’acqua è molto più importante del Jobs Act. Allora faccia una puntata intera solo sull’acqua perché così non si è detto nulla… Non si può liquidare la questione acqua in neanche mezz’ora..

A nulla sono valse le spiegazioni di Giannini che, in un misto tra l’imbarazzato e il divertito, ha promesso più spazio in un’altra puntata. Ma lo scrittore non si è placato e ha addirittura rinfacciato al conduttore le sconfitte rimediate contro il competitor DiMartedì condotto da Giovanni Floris:

Ma no non è possibile insomma, deve fare una puntata sull’acqua non fare trenta, quaranta programmini e non fare niente di nulla. E’ per quello che Floris fa audience di lei! Parlate di tante cose e non parlate di niente.

Evidentemente lo scrittore che, vive sulle Alpi, si è pentito delle parole utilizzate nei confronti del talk show di Rai 3, dove peraltro è spesso ospite, e ai microfoni del programma radiofonico Un giorno da pecora su Radio2 ha voluto fare scuse pubbliche a Massimo Giannini:

Mi dispiace molto di essermela presa con Giannini a Ballarò, si doveva parlare di acqua, ma non se ne parlava e mi sono inacidito, così me la sono presa con lui. Ho sbagliato, gli chiedo pubblicamente scusa, sono amareggiato e pentito per davvero, le mie scuse sono sentite.

Molto meno conciliante nei confronti di Aldo Grasso (anche se Corona non lo nomina) che sul Corriere della Sera l’ha paragonato a Totò Tarzan per la sua vita a contatto con la natura in alta quota e ha scritto “Corona, il vegano della socialità, s’incarognisce sui dati d’ascolto contro il povero Giannini“.

Io non vivo sugli alberi come dice quello dal nome in sovrappeso, non ho nessuna stima di chi si guadagna fior di pagnotta seduto sul divano a guardare la tv. Le sue frecce, fatte di escrementi, per primo sporcano lui quando le tende nell’arco. Non faccio nomi, uno che è in sovrappeso di nome e di fatto.

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