Home Mediaset Infinity Cashmere Mafia, un club per sole donne (e pochi telespettatori) arriva su Mya

Cashmere Mafia, un club per sole donne (e pochi telespettatori) arriva su Mya

Non è stato propriamente un successo, questo “Cashmere mafia” della Abc, che Mya propone da stasera alle 21. Ai 7 episodi (gallery) andati in onda, infatti -con un notevole ritardo rispetto alle previsioni: la partenza era prevista per novembre 2007, slittata poi a gennaio 2008- non ne sono seguiti altri, causa bassi ascolti.Dei 10 milioni

4 Marzo 2009 13:48

Cashmere mafia Non è stato propriamente un successo, questo “Cashmere mafia” della Abc, che Mya propone da stasera alle 21. Ai 7 episodi (gallery) andati in onda, infatti -con un notevole ritardo rispetto alle previsioni: la partenza era prevista per novembre 2007, slittata poi a gennaio 2008- non ne sono seguiti altri, causa bassi ascolti.

Dei 10 milioni di persone che hanno visto l’episodio pilota, strada facendo ne sono rimaste solo poco più di 4. Un dato troppo basso, non sufficiente per dare il via ad una produzione successiva a queste puntate. Rimane così una semplice parentesi la serie creata da Kevin Wade (autore del film “Vi presento Joe Black”) e prodotta, tra gli altri, da Darren Star, creatore di “Sex and the city”, telefilm a cui “Cashmere mafia” chiaramente s’ispira.

Protagoniste sono, appunto, 4 donne: Zoe (Frances O’Connor) una dirigente bancaria nonchè moglie e madre, Mia (Lucy Liu) manager di spicco, Caitlin (Bonnie Somerville), una vicepresidente di una multinazionale dell’industria cosmetica e Juliet (Miranda Otto) amministratrice di una catena alberghiera. Le loro vite professionali si intrecciano con quelle private, ed ognuna di loro si troverà a dover fare delle scelte che richiederanno dei compromessi sia da una parte che dall’altra.

[La gallery di Frances O’Connor]
[La gallery di Lucy Liu]
[La gallery di Bonnie Somerville]
[La gallery di Miranda Otto]

A tenerle unite, l’amicizia, nata ai tempi della business school e che si rinnova episodio dopo episodio e conversazione dopo conversazione, oltre alla difficoltà di essere donne in carriera, vincenti, che hanno superato in bravura e stipendio molti dei loro colleghi uomini, cosa per cui non avranno vita facile a lavoro.

Proprio per aiutarsi l’un l’altra, decidono di creare un club, il Cashmere Mafia appunto, che nel fare il verso ai classici gruppi “solo per ragazzi” creati dai maschi in età giovanile ha lo scopo di essere un punto di riferimento per ognuna delle protagoniste.

Fanno parte del cast anche Peter Hermann (“Law & order: unità speciale”) nei panni di Davis Draper, ex marito di Juliet e Julian Ovenden, in quelli di Eric, architetto e marito di Zoe.

Niente di nuovo sul fronte occidentale, verrebbe da dire: la stessa formula è stata applicata al telefilm-clone “Lipstick Jungle”, che è almeno riuscito a sopravvivere fino alla seconda stagione, anche se “Cashmere mafia” potrebbe ricordare la versione femminile di “Big shots”, altro telefilm della Abc con protagonisti 4 uomini alle prese con lavoro e famiglia, anch’esso sospeso dopo una stagione.


Cashmere mafia
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