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Supergirl, su Premium Action la supereroina che valorizza l’universo femminile con o senza poteri

Su Premium Action di Mediaset Premium Supergirl, la serie tv con protagonista Kara Zor-El che, arrivata sulla Terra dopo Superman, inizialmente nasconde i propri poteri ma poi sarà costretta a rivelarli, trasformandosi nell’eroina che combatte gli alieni

pubblicato 2 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:49

Fino all’anno scorso, la Cbs non aveva nessuna serie tv dedicata ad un supereroe o tratta da un fumetto, come invece la maggior parte degli altri network generalisti. La rete ha quindi deciso di correre ai ripari con Supergirl, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Action di Mediaset Premium, serie tv tratta dal fumetto della Dc Comics con al centro la cugina di Superman, dotata degli stessi poteri del supereroe ma alle prese con differenti problemi.

Mentre il pianeta Krypton sta morendo, la tredicenne Kara Zor-El viene spedita sulla Terra dalla madre Alura (Laura Benanti) per vigilare sul cuginetto Kal-El. Ma la navicella su cui viaggia la giovane, a causa dell’onda dell’esplosione del suo pianeta, viene catapultata in una zona fantasma dell’universo, in cui Kara rimane bloccata per dodici anni, bloccando la sua crescita.

Quando la navicella esce dalla zona fantasma ed atterra sulla Terra, ad accoglierla c’è suo cugino, che nel frattempo è già diventato Superman. Se all’inizio doveva essere Kara a prendersi cura di lui, è ora Superman a dover proteggere la giovane, affidandola alle cura della famiglia Danvers.

Dodici anni dopo, Kara (Melissa Benoist, Glee) lavora a National City come assistente di Cat Grant (Calista Flockhart, Brothers and sisters), fondatrice dell’impero mediatico CatCo, donna estremamente intelligente ma anche capricciosa, per cui Kara deve essere sempre a disposizione. Kara evita di rivelare al mondo i propri poteri, che tiene nascosti per avere una vita il più comune possibile. Quando, però, un aereo con a bordo la sorella Alex (Chyler Leigh, Grey’s anatomy) rischia di precipitare sulla città, Kara è costretta a prendere il volo ed a mostrare al mondo che Superman non è l’unico kryptoniano sulla Terra.

Aiutata dal tecnico informatico Winn Schott (Jeremy Jordan, Smash) e dal fotografo Jimmy Olsen (Mehcad Brooks), già amico di Superman, Kara decide così di diventare Supergirl, scoprendo non solo che la sorella lavora per il DOE, Dipartimento Operazioni Extranormali con a capo Hank Henshaw (David Harewood), per proteggere la Terra dalle minacce aliene, ma anche che l’astronave-prigione di Krypton tempo prima si è schianta sul pianeta, liberando pericolosi criminali che seguono gli ordini di Astra (la Benanti), sorella gemella di Alura che cerca di convincere Kara che gli umani non solo da proteggere.

Dietro Supergirl c’è Greg Berlanti, già artefice di Arrow e The Flash, due successi che hanno dato maggiore risalto alla figura del supereroe televisivo. E Supergirl si avvicina soprattutto alla seconda serie tv, con uno stile da commedia che unisce momenti estremamente comedy (in mano soprattutto a Cat Grant) ad altri di grande azione, che rispetto il mondo dei fumetti e che portano in tv altri personaggi del mondo di Supergirl.

Ma a differenza dei due show sopra citati, Supergirl corre più velocemente nella formazione dell’eroe, rivelando il costume della protagonista ed i membri del team con cui collabora fin dal primo episodio, e puntando nel resto della stagione sul percorso che Kara deve affrontare per dimostrare ai cittadini di National City che Supergirl non è una minaccia, ma un’amica.

Una scelta a livello di narrazione che, però, spicca soprattutto per un’altra ragione, ovvero la volontà degli autori di mettere in primo piano un universo femminile che, superpoteri o no, si ritrova al centro del racconto. Non è solo Supergirl colei a cui fanno affidamento i personaggi, ma anche la sorella di Kara, agente del DOE coraggiosa e brillante; Cat Grant, che non manca di sottolineare come, da donna, abbia dovuto faticare il doppio per arrivare dove è arrivata; e la stessa Kara che, circondata da figure femminili esemplari, impara da loro per mettere in pratica questi insegnamenti anche quando indossa il costume di Supergirl.

Il terzo super-telefilm di Berlanti cerca così di portare in tv un messaggio diverso rispetto alla redenzione al centro di Arrow ed il passaggio all’età adulta che deve affrontare The Flash. Supergirl è una serie tv sulle donne e sulla loro volontà di affermarsi nel mondo, e su come i superpoteri siano solo un accessorio in più per loro, costrette ogni giorno ad affrontare ostacoli che un uomo non immagina neanche.

A questo messaggio, ovviamente, si affianca il mondo extraterrestre e dei superpoteri, che fanno di Supergirl uno show che non delude le aspettative del pubblico appassionato degli altri show di Berlanti, ormai così avvezzo all’universo Dc Comics da riuscire anche nella realizzazione, nel diciottesimo episodio, di un cross-over tra Supergirl e The Flash, sebbene in onda su due network differenti: a forza di avere a che fare con i supereroi, anche lui ha imparato ad usare qualche superpotere.

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