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Reputescion, Flavio Insinna: “Paolo Bonolis per me è come il Truman Show”

Andrea Scanzi a Reputescion ha valorizzato come non mai il lato umano di Flavio Insinna

pubblicato 25 Marzo 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 03:03

Paolo Bonolis è fan insospettabile di un collega. Ospite del programma di Andrea Scanzi Reputescion, il conduttore ha confermato che, dietro la nevrastenia di Affari tuoi, nasconde una profondità e una sensibilità incredibili. E, soprattutto, una grande ammirazione verso un suo collega:

“Con Paolo Bonolis non ci può essere rivalità. Io facevo i compiti e Paolo presentava Bim Bum Bam. Io sono fan. Io ho fatto il provino per Affari Tuoi perché io lo guardavo presentato da Paolo Bonolis e io mi guardavo anche la replica per studiarlo, per ridere ma soprattutto come ammiratore. Per me era come il Truman Show. Se io dovessi scegliere, pistola alla tempia, farei il teatro al posto della televisione. Paolo invece è straordinario, ha una velocità inarrivabile, stargli dietro… Per lui parlano i risultati”.

Per il suo sbarco in tv Insinna dice di dover ringraziare un insieme di coincidenze, oltre che chi ha creduto in lui:

“Io facevo telefilm, vengo premiato a Saint Vincent, per fortuna con Frizzi che non conoscevo – uomo di gentilezza unica – prendevo il premio per Don Bosco, all’una di notte tra vip che volevano andare a cena e giocare a Casinò. Io comincio a fare il cretino. La mia agente mi chiama il giorno dopo dicendo che tutti mi volevano. Intanto stavano cercando il nuovo conduttore di Affari Tuoi. Passa Cristiana Farina che dice di fare il provino a me, tutti in coro che chiedevano chi fossi, lei dice a Pasquale Romano: “Quando sale sul palco a ruota libera la gente ride tanto”. Pasquale mi viene a cercare fisicamente, eravamo nello stesso gruppo di studi, il mio provino ad Affari Tuoi è col costume di scena della sitcom. Vengo preso per questa serie di combinazioni. La mia vita è una serie di combinazioni da film. Sono poi scappato a teatro a risciacquare i panni in Arno. Poi a Mediaset l’offerta della Corrida è straordinaria, papà fa questo scherzo e scompare, poi mi fermo e la vita riprende bene, si ritorna ad Affari Tuoi”.

Addirittura, grazie al quiz show di Rai1, per Insinna si erano anche aperte le porte del Festival, ma lui si tirò indietro:

“Io ringrazierò sempre il Direttore Del Noce, che era alla Direzione Rai quando cominciai a presentare Affari Tuoi. Lui mi aveva tracciato un percorso sino a Sanremo. Io non mi sento pronto manco adesso. Quando vado in studio ad Affari tuoi mi chiedo sempre se quella puntata la porterò fino alla fine. Io vivo malissimo, casse di Maalox per pettinarsi lo stomaco come dice Ligabue. Ammesso che si possa parlare di talento abbinato a me, la popolarità ti dà degli obblighi, non dei privilegi, di fare bene anche domani, di non essere banale. Quando morirò avrò il fegato come un super pallone da rugby, ma avrò lavorato secondo coscienza anche se diranno che ero scontroso. Fosse per me io starei ancora alla scena del primo giorno di Don Matteo a riprovarla”.

Insinna ha ribadito di avere sempre i piedi per terra:

“Io mi approccio alla tv con lo spirito del soldato. Io non sono mondano, sono impacciato, ho sempre la giacca fuori posto. Io sono aperto ai cambiamenti, la tv dev’essere trasformazione si spera in meglio. Io cerco di farmi trovare pronto e per l’ennesima volta spero di superare l’esame. Io spero di non deludere il pubblico, chi ti invita, delle persone che ti danno fiducia, lavoro, soldi. Io non mi voglio sentire un ladro. Nello schermo del mio telefono c’è Paolo Borsellino con una frase ‘A fine mese quando ricevo il mio stipendio mi faccio un esame di coscienza per capire se me lo sono guadagnato’. Io spero che anche questa dirigenza, se dovesse chiederselo, spero che dica che me le sono meritato”.

Alle critiche lui ha sempre risposto col sorriso:

“Aldo Grasso è diventato come un amuleto. Quello che faccio, se lui me lo distrugge, poi va bene. Se devo decidere tra uno spettatore di lusso e il popolo di Affari Tuoi e dei telefilm… quell’affetto lì mi sorprende e quindi me ne faccio una ragione della stroncatura. Poi le leggo sempre, trovo solo estremo il modo, magari c’è una cosa vera. A Capodanno ero insieme a Nino Frassica, si stava scherzando nel non saper dire Courmayeur. Io dico sempre di dirmi quello che manca ai miei autori, perché così lì cresciamo. Paolo Villaggio mi disse una volta ‘Circondati sempre di gente più intelligente di te per crescere'”.

A questo punto Scanzi si è complimentato con lui per la sua recente ospitata a Ballarò, per cui si è meritato l’hashtag #InsinnaforPresident su Twitter. Secondo l’opinionista Insinna sarebbe perfetto per la conduzione di un talk show politico innovativo, ma il conduttore ha reagito con la consueta umiltà:

“A Ballarò ho dato quattro cose di buon senso. Ad Affari Tuoi c’è lo spazio per essere persone civili e portare avanti sottovoce dei valori, a Ballarò puoi dire un tuo pensiero in maniera più piena e profonda. Se mi si chiede dei migranti, delle unioni civili… Non ho un’opinione su tutto, però di alcune cose che fanno parte della nostra vita cerco non solo di indignarmi, ma di capire cosa posso fare. Io soffro per questo Paese, non è solo per vecchi, per deboli, per disabili, per maestri precari. E’ un Paese che ha tantissime cose da rifondare. Per il resto non ho il passo culturale e il tasso tecnico per condurre un talk show Io ho una vita da mediano, ma non ho la capacità di fronteggiare il grande politico. Sono un uomo di buonsenso a cui non spaventa la lotta”.

Grazie alla verità del suo personaggio il reputometro di Insinna è stato di tutto rispetto: +,192. Con un ottimo verdetto:

“Le doti da presentatore brillante risultano apprezzate. E’ fortemente stimato come uomo di valori impegnato sul sociale. Anche le sue doti come doppiatore fanno registrare commenti positivi e lo avvicinano a un pubblico più giovane”.

Intanto lui e Scanzi non hanno fatto che scambiarsi complimenti a vicenda per la loro intelligenza e umanità. Una coppia televisiva, la loro, tanto inaspettata quanto promettente per il futuro.