C’è posta per te, 19 marzo 2016 | Tutte le storie | Gonzalo Higuaín e Alessandra Amoroso ospiti

Inizia C’è posta per te, l’ultima puntata di questa edizione. Si parte con la storia di un regalo. Ospite Gonzalo Higuaín.

Dopo la clip di presentazione, il calciatore entra in studio. “Hanno capito dalla prima immagine che c’eri”. Maria verso il pubblico: “Ma che vi è preso?”. Immancabili i cori di “Sei bellissimo”.

Entra in studio Maria. E’ napoletana e chiama per il padre, grande tifoso del Napoli e di Higuaín. “Voglio dire a mio papà che è speciale e voglio dirlo davanti a tutti. Mi protegge, mi conforta e quando lui non sta tanto bene e desidero essere anche io la sua spalla”. Il 27 maggio 2014, quando la madre si sveglia è allegra, canta, le figlie erano tutte a casa. La donna voleva fare il cambio dell’armadio, chiamava Maria (la figlia). Lei si sveglia, sente la mamma che la chiama e poi più nulla. La madre è sdraiata per terra. arrivano gli operai che erano lì per dei lavori. Ambulanza, torna il padre. “Mamma non c’è più”. Aveva 17 anni, la sorella Camilla 14, Sabrina 11 e Carlotta di soli 5 anni. Per i tre mesi a seguire in casa c’erano parenti e amici.

Il padre ha iniziato a imparare a fare tutto, dal cucinare a far addormentare la sorella più piccola. Per San Valentino, ha svegliato tutte le figlie con una dolce e cioccolatino. Quando Maria ha degli attacchi di panico, è il padre che ne se accorge e la tranquillizza. “Penso di essere sufficientemente forte per essere quella con cui parla”. Consegna della posta al padre Antonio.

Antonio entra in studio. Maria si siede accanto a lui. Una sfera scende dal soffitto con i volti delle figlie e le note di My Way. Lui si commuove.

Si apre la busta e lui vede la figlia: “Sono qui per dirti che ci sono e ci sarò sempre per te. Ti ho sempre visto come una roccia, indistruttibile… Quando è venuta a mancare mamma ho notato un lato di te mai notato prima. Hai le tue fragilità, debolezze e voglio dirti che noi abbiamo perso mamma però ci sei tu che non ci fai sentire la sua mancanza al 1000 per mille. Tu hai perso una moglie, una compagna, non voglio prendere il suo posto ma basta fare il forte. Se hai bisogno di sfogarti lo devi fare, qualsiasi cosa”.

Maria inizia a leggere la lettera della figlia di Antonio. “Aveva appena 43 anni quando è diventata un pulviscolo di stelle, il destino le ha concesso solo una mezza vita, era spettacolare… era la prima a liberarsi delle scarpe e trascinare tutti a ballare”

“Più passa il tempo più accarezzi ogni nostra piccola paura. Ci sei, insomma. Tu e mamma vi adoravate, era la tua donna, moglie, amica, confidente, compagna. Era la tua vita e invece se la sono rapita.

Maria si commuove nel leggere la lettera. “Faccio fatica io, come facciamo?”

Il momento arriva per l’incontro tra l’uomo e Higuaín

Anna ha 27 anni e due storie concluse alle spalle. E’ madre, ha due figli, riesce a lavorare ogni tanto facendo le pulizie. E’ in studio per la madre “Non la cerco perché ho bisogno di un aiuto economico ma perché mi manca e le voglio bene”.

Il problema è il nuovo compagno della madre, Francesco, con cui sta nel 2010. Le dice di smettere di lavorare e lo fa, che deve uscire solo con lui e le acconsente. Sia la madre che Francesco erano contrarie alla sua ultima storia di Anna (che si è comunque poi conclusa).

Posta consegnata alla madre Ida e al compagno Francesco. Hanno accettato l’invito.

La madre scoppia a piangere quando vede la figlia. Anna: “Ciao mamma, sono qui per dimostrarti l’amore che provo per te, sei stata sempre tutto per me, lo sai. Mi manca tutto di te”. Chiede scusa alla madre per una telefonata accesa avuta con lei. “Manchi tanto a Denise… tu sai io come vivo, come vado avanti, quando non riesco ad arrivare a fine mese chiede aiuto alla Chiesa ma non me ne vergogno perché porto avanti i miei figli”.

“Stasera ho voluto qui anche te, Francesco, perché voglio capire cosa ti ho fatto, perché non vuoi più parlarmi… perché mia mamma non viene a casa… perché l’hai messa di fronte a una scelta, o noi o te. Voglio solo mia madre nella mia vita.”

Maria racconta a Isa quello che Anna le ha riferito. Perché non frequenta più la figlia dopo l’out out del compagno? “Ci sono state determinate cose che sono successe”.

Non si riesce a capire perché si siano allontanate e cosa sia successo… Anche Anna non capisce. “Cosa ho fatto?”.

“Se il tuo compagno ti ha chiesto di non vederla più, tu non la vedi più?” chiede Maria. “Certo” risponde Ida.

Perché se non la portava Francesco, Ida non poteva andare dalla figlia? “Non esco se non c’è con lui, dove vado da sola?”. Io sono allibito. Il problema è la macchina? Maria: “Non capisco… faccio fatica a capire. Vedo una ragazza che vive con l’aiuto della Chiesa, in una situazione non piacevole e una madre dice Io senza lui non esco”.

Ida insiste: la figlia potrebbe fargli le scuse…

Il fatto che la compagna veda la figlia di nascosto, per lui è “normale”: Io c’ho una reputazione…” Ida fa ironia della situazione ma Maria, giustamente, le fa presente che c’è poco da ridere…

“Mi sembra anche una follia che una ragazza di 27 anni che vive in questa condizioni debba chiedere scusa per qualche parolaccia detta in una telefonata! Non prenderla in giro con qualche telefonatina e delle magliette ogni tanto!”. Francesco si alza e Maria gli parla in privato.

“E gli chiedo scusa basta che apra questa busta”
“Non è cattivo” continua a ripetere Idea.

Chiede scusa a Francesco per le parole dette e finalmente madre e figlia si abbracciano. Maria si scusa per la sfuriata. Meritata, aggiungerei.

La storia di Sestina e di Lucio. Stanno insieme, vive con lui da tre anni. Sono molto innamorati. Lei ha due figlie che vanno d’accordo anche con il compagno. Ma il padre di lei non vuole né vederla né sentirla da tre anni perché lei sta con Lucio.

Il padre, dopo un matrimonio fallito e il ritorno a casa, dice alla figlia che se riprende una relazione con un altro uomo (Lucio) ed esce dalla sua abitazione, non può più tornarci. E così è stato. Posta consegnata ad Antonio e alla moglie Anna.

Invito accettato. Antonio e Anna entrano in studio. “Ecco…” è il commento del padre.

Sestiana: “Papà, mi manchi tanto, non puoi immaginare quanto… Sono tre anni che mi hai cancellato dalla tua vita, che non posso entrare più a casa, ci sto male, ci soffro. So che ti ho deluso come figlia, non sono stata sicuramente la figlia che desideravi, ho fatto troppi errori”. La cosa MERAVIGLIOSA è che lui annuisce…

“Sono serena ma non felice perché non ci sei tu nella mia vita… Non sono più la ragazzina ribelle, sono cresciuta e te lo vorrei dimostrare, dammela questa possibilità perché tre anni sono stati duri da passare”

Lucio: “Io porto rispetto a lei, a vostra figlia e ai vostri nipoti. Voglio bene come mie figlie. Non so fino a quando la felicità di Sestina più essere al 100 per cento, le manca il suo abbraccio, il suo affetto”. Poi scoppia a piangere.

I genitori raccontano dei colpi di testa della figlia quando era più giovane. Il matrimonio è stato organizzato dai genitori di Sestina dopo la sua gravidanza ma non ebbe un lieto fine.

L’uomo ammette che anche quando Sestina manda la torta a casa lui la mangia. E anche il vino che gli spedisce lui lo beve. “E’ buono”.

Antonio: “Posso dirti una cosa? Sono un tuo ammiratore. Quando sono a casa non ne perdo una”. Tenero. Maria lo ringrazia.

Maria si siede vicino ad Antonio: “Mi ha pugnalato troppo alle spalle…” si lamenta. Ammette di volerle bene e Sestina è commossa.

Dopo mille tentennamenti, finalmente apre la busta e abbraccia la figlia.

La storia di un regalo. Si parte da un filmato per presentare Alessandra Amoroso.

Boato di applausi per Alessandra Amoroso in studio, tutta in rosso. Entra Francesco.

Francesco ammette di essere un po’ teso. Partono i cori di “Sei bellissima”. Maria racconta la storia: “Francesco mi ha detto, Amo Matteo e io amo te, voglio venire a C’è posta per te per dirgli che voglio invecchia con lui tenendolo per mano e mi ha restituito una famiglia che pensavo di non poter più avere. Voglio dirgli che lui sarebbe stato amato da mia madre di un amore puro e incondizionato come quello che io provo per lui. La madre di Francesco a 53 anni dopo una lunga malattia. Volevo molto bene a mia madre, a 17 anni mi ha detto “Non è un può essere un problema” perché amavo gli uomini. Mia madre è molto forte, io il suo amore lo sentivo comunque, quando stava per andarsene era diventata più affettuosa. Significava che stava per andarsene. Quando è morta mia mamma ho pensato di trasferirmi e avevo il pensiero di non aver avuto na ffamiglia. Essere gay significava aver paura di essere solo. Incontro Matteo in una discoteca, mi trovo piccolo e bruttino, Matteo è alto e bello. Mi guardava. A un certo punto ci conosciamo e dopo quattro mesi, lui per la prima volta mi dice “Ti amo” e io rispondo “Tanto, anche io”. Io sono attento, sono pesante, devo sviscerare i problemi, leggo tanti libri, Matteo è più leggero. Matteo decide di venir a vivere da me. Lo dice ai suoi genitori, una mattina dice a sua madre la verità: che è gay e vuole vivere con un uomo. Matteo è così, leggero, forse a volte “superficiale” in quella circostanza. Io ho pensato che non se ne poteva andare lasciando una ferita nel cuore di sua madre. Ha scritto una lettera ai genitori di Matteo per presentarsi. Poteva anche aspettare fino a quando anche loro fossero convinti. Lo hanno convocato, è andato a casa loro, si sono conosciuti e fatti conoscere. Anche grazie a Matteo ho trovato una famiglia e dei genitori”.

Busta consegnata a Matteo.

Maria: “Chi ti manda a chiamare vuole accoglierti con… un piatto”. Fegato alla veneziana con cipolle. Gli fa schifo. Ottimo.

“Ciao Matteo, ho voluto accoglierti con questo scherzo perché un po’ volevo stemperare la tensione di questi giorni e un po’ per vedere la tua reazione. Non è facile neanche per me parlare, sai? In tutti questi anni trascorsi assieme credo e spero tu abbia vissto nei miei tanti gesti e parole, tutto ciò che c’è nel mio cuore. Credo tu meriti di entrare oggi nel mio cuore perché voglio che tu legga, esattamente, parola per parola cosa c’è in esso e meriti di essere felice come tu hai reso felice me in tutti questi anni”.

Scorrono una serie di foto sul pavimento dello studio. Maria legge la lettera: “Sono qui per dirti che sei un sogno a occhi aperti, un film a lieto fine, sono qui per dirti Grazie Matteo, l’amore con te, da otto anni, il senso cresce la vita migliora. Mi confermi ogni giorni che sono quello giusto per te e mi stupisco perché so che sono un tipo tosto da sopportare, tremendamente pigro. Quando porto fuori Orazio, non gli asciugo mai le zampe e tu ti arrabbi. Quando digrigni i denti mentre dormi io ti prendo a gomitate per farti smettere.

“Quando cammino da solo per la città mi capita di individuare le madri con i figli perché con la mia mamma non potrei mai più darle il bacio della buonanotte. E per questo che ti spingo verso di loro, so che li ami intensamente ma fai fatica a dimostrarglielo con i gesti, baci, abbracci e parole”.

“Più passa il tempo più penso che tu sia meglio di me. Nel giorno del mio compleanno mi hai fatto vestire elegante per cenare fuori, e tu avevi preparato una cena romantica per due con un menu strepitoso preparato di nascosto da tua madre. Che ci posso fare se sono un uomo fortunato? Ho te e quello che provi per me da otto anni. Il sentimento puro è la cura a ogni sbaglio, malessere o piccolo inciampo”.

“Amo tutto di te anche quando cucino per te e invece di goderti il piatto mi trivelli di domande per quanto burro o farina ho messo… anche quando prendi lo scooter per andare al tuo salone che sta a 30 metri da casa”.

Alessandra Amoroso scende le scale: “Che bello che sei!” commenta lei, abbracciandolo. Alessandra: “A me piace tanto cantare d’amore, quando si tratta di parlare e mi blocco…Questa è una serata magica, sono davanti a una coppia bellissima”

Alessandra: “Avete trasmesso tanta felicità, tanta serenità”. Arriva la busta con la lettera di Francesco: “Voi siete un esempio per tutti, credetemi, con tutto il cuore”. Poi arrivano i regalini: “Voi, come me, avete un figlio peloso, un labrador, Orazio”. Un collare a forma di salsiccia per il cane pigro. E un biglietto per una beauty farm, vacanza cane e padroni.

Francesco: “Sono passati tanti anni da quando abbiamo deciso di tenerci per mano… non abbiamo permesso a persone o cose di interferire nel nostro amore. Abbiamo curato il rapporto con i tuoi genitori che amo, con i nostri amici, il nostro cane. E’ stata la nostra vitoria più grande, solo io e te siamo gli artefici di questa meravigliosa famiglia… Nel bene e nel male cureremo le nostre ferite, sarà bellissimo, invecchiare insieme sempre tenendoci da quella mano che ha fatto sì che io e te costruissimo questa famiglia meravigliosa”.

Alessandra canta “Comunque andare” dopo che Matteo ha aperto la busta.

La storia di un amore interrotto. Entra Simone. Il 10 febbraio, le sue due fidanzate (ognuna all’oscuro dell’altra) si sono incontrate, scambiate foto e messaggi su whatsapp. Lui è stato lasciato da entrambe. La sua fidanzata storica lo ha lasciato ma lui è qui per Cristina, la relazione parallela: “Ho capito che amo solo lei”.

Cristina ha accettato l’invito ed è in studio. Parte una serie di fotografie con la musica di Alessandra Amoroso. Lei è commossa.

Simone si scusa per il male che le ha fatto e le dice di non avere vergogna di dire che la ama davanti a tutti. “Non crederò più all’amore senza pensare a te”.

Cristina aveva sempre il dubbio che lui nascondesse qualcosa. “Però l’amore ti porta sempre a pensare in positivo… “

Cristina era convinta che avesse lasciato la fidanzata mentre lui, invece, si è fatto condizionare da diverse situazioni e non è riuscito a lasciare la compagna storica. Cristina: “Ho sacrificato tante cose per lui, però questo non l’ha apprezzato. La mia famiglia l’ha accolto in casa come un figlio…”

Lei è convinta che comunque lui sia ancora condizionato dalla sua famiglia:” Hanno fatto sì che la nostra storia finisse…”

“Se io ho passato due anni con uno che mi diceva bugie, però mi piaceva… adesso che è da solo?” Per lei il problema è dentro di lui: “Se lui era di animo pulito non avrebbe mai fatto una cosa del genere…”

“Ci separa solo questa busta…”
“No, ci separa quello che hai fatto tu in questi due anni…”

Lei lo ama ancora ma ha paura di soffrire ancora troppo… “Non so più lui chi è” ammette lei.

Maria: “E’ una chiusura definitiva da parte tua?” Cristina ha apprezzato il gesto che ha fatto, da valutare. “Però in questo momento non è la cosa giusta per me stessa…”

Busta chiusa.

Come da tradizione per l’ultima puntata, Maria fa entrare in studio tutte le persone che hanno lavorato con lei quest’anno. E parte un filmato. “16 anni di storie raccontate, persone ritrovate, amori mai dimenticati, abbracci desiderati, seconde possibilità, 16 anni di C’è posta per te, E poi… il finale di alcune storie, tutte a lieto fine”.

Il ringraziamento di Maria per l’affetto del pubblico. “Grazie di cuore di seguirci ogni anno, speriamo che tutti continui così, ce la mettiamo tutta, grazie grazie grazie di cuore”. Io sono orfano di C’è posta per te da tre minuti e non riesco ancora a metabolizzarlo, lo dico. Buonanotte!