Home Rai 4 Ray Donovan, su Rai 4 il drama che attraverso una famiglia racconta ambiguità morali

Ray Donovan, su Rai 4 il drama che attraverso una famiglia racconta ambiguità morali

Su Rai 4 Ray Donovan, serie tv in cui il protagonista è un faccendiere che risolve i problemi di attori e sportivi, che si ritrova a dover affrontare il padre, uscito di prigione e determinato a conoscere la sua famiglia

pubblicato 11 Marzo 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 03:37

Se in Scandal la protagonista Olivia Pope deve risolvere i problemi delle celebrità ed evitare che i loro misfatti finiscano sui giornali, il protagonista di Ray Donovan, in onda da questa sera alle 22:00 su Rai 4, svolge più o meno lo stesso lavoro, concedendo però il proprio talento anche ai criminali ed a coloro che vogliono evitare di finire in carcere.

Ray (Liev Schreiber), infatti, è un faccendiere, al lavoro per uno studio legale di Los Angeles, che si ritrova a dover risolvere i guai in cui finiscono attori, sportivi e celebrità, ricorrendo alla corruzione o alla violenza. Con il suo assistente, l’ex soldato delle Forze armate israeliane Avi Rudin (Steven Bauer) e l’investigatrice Lena Barnum (Katherine Moennig), Ray gira per la città risolvendo le situazioni che gli sono assegnate dal suo capo e mentore Ezra Goldman (Elliott Gould).

Il protagonista è tanto preciso ed attento nello svolgere il proprio lavoro, quanto in difficoltà nel riuscire ad essere un marito e padre presente: la moglie Abby (Paula Malcomson), infatti, gli rimprovera di non passare abbastanza tempo con i figli Bridget (Kerris Dorsey) e Conor (Devon Bagby). Il senso di colpa di Ray, però, deve fare i conti anche con i suoi fratelli, ognuno con una situazione complicata: Terry (Eddie Marsan) è un ex pugile affetto dal morbo di Parkinson, Bunchy (Dash Mihok) ha problemi con l’alcol e la gestione del sesso, mentre il fratellastro Daryll (Pooch Hall) è un pugile professionista ma anche autista di limousine.

Come se non bastasse, nella vita di Ray s’intromette anche il padre Mickey (Jon Voight), spietato criminale con cui il protagonista aveva interrotto i rapporti dopo che lo aveva mandato in prigione e che ora, complice la libertà vigilata che ha ottenuto, vuole vedere il figlio e la sua famiglia. Nonostante Ray non sia d’accordo, Mickey inizia a conoscere Abby ed i suoi nipoti, ma soprattutto inizia a dare consigli ai fratelli del protagonista rischiando di portarli sulla cattiva strada. Ray, che nel frattempo si ritrova anche a dover resistere ad alcune tentazioni che mettono a rischio il suo rapporto con Abby, deve quindi riuscire a svolgere il proprio lavoro impedendo al padre di complicare la vita dei suoi fratelli, cercando un modo per riportarlo in prigione.

La serie tv di Showtime è un thriller dall’impianto classico, che punta molto sul rapporto tra un padre ed un figlio, contestualizzando il tutto in una Los Angeles in cui al lusso offerto dall’industria cinematografica si affianca la criminalità che gestisce i traffici illeciti. Nel mezzo, il protagonista è alle prese con la propria volontà di essere una brava persona, ma anche con un lavoro che lo costringe a compiere azioni ambiguamente morali, che lo tormentano e lo rendono sempre più fragile in un mondo che, però, richiede che sia forte.

Ray Donovan mostra quindi le fragilità di una famiglia, che si ritrova al centro di un drama in cui i problemi finiscono tutti addosso al protagonista, costretto per lavoro e per coscienza a caricarsi le responsabilità anche non sue: un personaggio che ben s’inserisce tra quelli proposti dal network via cavo, ma a cui in questo caso viene affiancata anche la componente familiare, realizzando uno show che partendo da una famiglia complicata mostra i lati oscuri della celebrità.

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