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Boss In Incognito, diretta: Giuseppe Di Martino del Pastificio di Gragnano

Boss in Incognito, la diretta della sesta puntata: protagonista Giuseppe di Martino dell’omonimo Pastificio di Gragnano.

pubblicato 25 Gennaio 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:27

  • 21.09

    Ultimi sketch di Zio Gianni, poi LOL 🙂 e finalmente comincerà la sesta puntata in diretta di Boss in Incognito.

  • 21.20

    E si comincia! Giuseppe di Martino si presenta: ad del pastificio Di Martino, con 140 dipendenti e 110 milioni di tonnellate di pasta ogni anno, distribuite in 45 paesi nel mondo.

  • 21.22

    Di Martino racconta anche la recente acquisizione della pasta Antonio Amato, fallita e poi acquistata all’asta dai Di Martino. “È stato uno slancio emotivo” commenta l’amministratore.

  • 21.23

    La Di Martino utilizza solo grano dalla provenienza certificata. Nasce così il Pastificio Dei Campi, dove sono coinvolti anche mugnai e contadini per un controllo più stretto sulla filiera. L’idea di fare così è venuta dopo che il papà Di Martino è morto per un cancro allo stomaco, forse causato anche dalle tossine che si sviluppano nel grano ammuffito.

  • 21.25

    Marco e Valerio sono i figli del boss. Il maggiore, Valerio, va al pastificio col padre. Marco, invece, ha avuto dei problemi di crescita perché fino a 3 anni non ha parlato. Di Martino è orgoglioso dei suoi bambini.

  • 21.27

    Si trasformerà in Giordano. La reazione dei figli è di totale stupore (e pure un po’ schifo, viste le espressioni della signora moglie..)

  • 21.28

    “TI assicuro che non ti si può guardare…” commenta la moglie, che gli nega persino un bacio di saluto.

  • 21.30

    Il primo incontro è con Michele, un coltivatore di grano che spiegherà a “Giordano” sementi e simili.

  • 21.31

    “Quand arriv sant’Antonio si trebbia” spiega Michele per chiarire al boss in incognito i lavori della terra. Si parla di giugno, ovviamente. Intanto si vanno a recuperare i semi: 25 kg di sacco di sementi, tutti da scaricare serenamente nella seminatrice. “Faccio finta che non pesano, ma pesavano tantissimo” commenta Di Martino. E se piove? Giornata finita…

  • 21.35

    E il Boss si mette pure alla guida del trattore per seminare, ma accelera troppo e si blocca nel terreno. Il trattore va tirato fuori. Michele dice che hanno rotto la leva della seminatrice… Praticamente il Boss ha rovinato la giornata, non può più seminare il grano che c’era.

  • 21.37

    Michele racconta la sua storia a Giordano: è cresciuto in campagna, ha iniziato a 12 anni a lavorare, non riuscirebbe a vivere fuori dalla campagna. Ha perso una sorella per colpa di una leucemia, aveva solo sei anni e Michele si commuove nel ricordarla. “È morta a casa, tra le mie braccia” racconta l’uomo. “Vuol dire che non era per questo mondo, così dice sempre mia madre e così dico io”.

  • 21.40

    Il Boss si sposta nel pastificio, a controllare da vicino come venga fatta la preziosa pasta. Ad accompagnarlo c’è Francesco, che lavora nel pastificio da sempre e ha vissuto anche il fallimento del 2011. Primo compito assieme: pulire i vetri della pressa.

  • 21.42

    Poi tocca impastare: semola di grano duro e acqua. Fa caldo, ma il profumo della pasta calda entra nel naso “e ti ecciti” commenta il Boss. Si passa alla trafila al bronzo, che rende la pasta ruvida e rugosa. Il cambio di trafila di Francesco è perfetto, quello di “Giordano” un po’ meno…

  • 21.44

    Il Boss controlla e trova la prima pecca: per sistemare la trafila mal posizionata, Francesco si è arrampicato senza rispettare le leggi della sicurezza… Il boss è preoccupato. E pubblicità.

  • 21.51

    È il momento dello spurgo, per ripulire la trafila dagli ultimi residui e stabilizzare il nuovo impasto. Di Martino parla della pasta quasi in modo erotico. 50 sfumature di grano.

  • 21.52

    “Ma la posso mangiare?” chiede il Boss in incognito a Francesco. E assaggia assaggia..

  • 21.53

    Dopo aver avviato la produzione, Francesco e Giordano si prendono un caffè e Francesco racconta la sua storia: 30 anni a lavorare con la pasta, poi il fallimento della Amato, la cassintegrazione, i tre figli da mantenere (di cui una nata durante la disoccupazione): “i figli non si buttano, dove vivono due ne possono vivere anche tre.. mi privavo io e mia moglie, ma loro no”. Francesco ha affrontato i tre anni di mobilità camminando e andando molto in bici, ma ammette di aver rischiato di andare fuori di testa. “Ho avuto i brividi a rientrare nel pastificio, non ci credevo”.

  • 21.56

    Tocca a Vincenzo, detto Enzo, fare a tutor al Boss: si occuperanno del magazzino. Il muletto non è proprio cosa di Giordano ed Enzo trema dalla preoccupazione. “Non si può.. Disastroso” sorride Enzo.

  • 21.58

    E il boss scassa il pallet muovendo male il muletto: pallet che viene pagato dall’azienda. Giordano resta malissimo, ma Enzo cerca di abbozzare: “mettiamo in conto”

  • 22.00

    Vincenzo racconta parte della sua storia al Boss: si è sposato una settimana dopo che era morto il padre, che aveva lavorato in pastificio. “Ho pianto al mio matrimonio per mio padre, ma da quel momento poi non ho mai pianto”

  • 22.01

    “Per un anno ho preso la cassintegrazione, ma stavi male perché non sapevi quello che succedeva. Ho due figlie eccezionali, ieri hanno compiuto 14 anni, e allora è normale che hanno richieste, abbiamo comprato strumenti musicali…” elenca Vincenzo a Giordano. Problemi non ne sono mancati con la vecchia azienda, ma oggi sta bene.

  • 22.03

    Ma il peggior momento per Vincenzo non è stato perdere il lavoro… È stata una malattia che lo ha portato a fare accertamenti per 5 anni. Non si capiva cosa avesse. Enzo glissa sul racconto, dicendo che è stata “una cosa bruttissima” e rilancia sul lavoro.

  • 22.05

    Videochiamata con Flavio Insinna che chiede come vada: il Boss si toglie parrucca e giubbotto per tornare ad essere se stesso… Ed ecco apparire i figli per un saluto e un rimprovero: “papà sei tirchio!”

  • 22.07

    Un messaggio affettuoso da parte dei suoi “dipendenti speciali”, i suoi bambini: e il Boss si commuove definitivamente. Se Marco è goffo e tenero, Valerio è più spiccio, da bravo adolescente. Ma la smorfia di commozione ci sta tutta.

  • 22.09

    Un altro Michele per il boss, al confezionamento nel Pastificio Dei Campi. Il metodo di confezionamento delle mezze candele, una pasta particolarmente impegnativa. ” Te lo spiego mo’, nun t’o spiego cchiù” dice Michele dopo il secondo chiarimento.

  • 22.11

    Il Boss sbaglia e fa cadere una scheggia di legno nella tramoggia prima del confezionamento: Michele lo rimprovera sonoramente. “Ma la posso toccare la pasta?” “E mica è ‘na femmena che a puo’ tocca’!” dice Michele.

  • 22.13

    Michele è spazientito dalla goffaggine di Giordano nel confezionamento: “te l’ho detto tre volte. La pasta, meno la tocchi e meglio è. Se vedi che è fuori, la scuoti e la pasta si assesta”.

  • 22.15

    Giordano non è attento, spreca la pasta, e Michele lo richiama continuamente. Ma un caffè non si nega nemmeno ai più scarsi, quindi ora si può parlare di sé: Michele racconta la sua storia.

  • 22.15

    “Sono sposato, ho tre figli, mia figlia maggiore vuole prendere psicologia criminale però non mi chiedere che cos’è che non lo so”. Michele è deciso: l’università si deve fare. “I soldi escono, l’importante è che loro abbiano qualcosa in più rispetto a quello che io non ho fatto”. E si torna a parlare dei problemi economici dell’ex pastificio Amato, quando ai dipendenti non venivano pagati gli stipendi.

  • 22.18

    Il figlio di Michele ha avuto problemi di crescita, uno spettro autistico, che ha richiesto visite specialistiche a Roma nel corso di cinque anni. Ora ha 10 anni e sta molto meglio. Una storia simile a quella del Boss, che con Marco (il minore) ha vissuto gli stessi momenti di paura per la salute del figlio.

  • 22.21

    Un nuovo ramo dell’azienda Di Martino è sempre in campo alimentare: si parla di tonno e andiamo a Baronissi, sempre in provincia di Salerno. Il boss si infiltra per imparare a “sfilettare” il tonno e conosce Sara, addetta alla pulizia del pesce.

  • 22.22

    “L’ho c*zziato perché non teneva il coltello come dicevo io”. O meglio, una raffica di c*zziate da parte di Sara al boss. I Sandra & Raimondo del tonno. “M’accis’!” commenta il Boss.

  • 22.24

    Si passa alla sistemazione del tonno nelle scatolette, riempiendo le zone a partire dal centro. Nell’inscatolamento Giordano se la cava meglio, anche se resta un dubbio: ma il peso delle scatolette sarà sempre lo stesso?

  • 22.26

    Sara si confida un po’ con Giordano: ha un figlio, si è sposata a 25 anni. Dopo la nascita di Matteo, il bambino, è finita l’enfasi dell’amore con il marito. “Lui non era più lui”. Per fortuna ha un nuovo compagno: Sara vorrebbe tanto sposarlo, anche se non può farlo in chiesa come lui desidererebbe, e vorrebbe vivere con lui e dargli un altro figlio. Ma si sente “vecchiarella”.

  • 22.30

    Tempo di rimettersi giacca e cravatta e procedere al confronto con i dipendenti. Giuseppe di Martino torna ad essere se stesso.

  • 22.31

    Primo confronto con il contadino Michele, quello che aveva perso la sorella da bambina. Il Boss sente l’amore che l’uomo prova per la piccola perduta.

  • 22.33

    Per Michele un buono da 5000 euro per l’aiuto alla sua famiglia. “Parte di questi soldi andranno al centro dove è stata ricoverata mia sorella per due anni o tre” confessa Michele. “Grazie per mille anni ancora” e pubblicità.

  • 22.39

    È il momento di Sara a confronto dal boss: è emozionata, e piange “anche se sei una tosta” commenta Di Martino. Per lei un soggiorno a Milano col figlio per il derby Milan-Inter. Niente annullamento del primo matrimonio in Sacra Rota quindi..

  • 22.42

    Invece un assegno di 3000 euro come anticipo per una macchina, e via col secondo desiderio. E il terzo? Una tiara da principessa, un diadema per un weekend nel più bel relais d’Italia con il compagno Antonio. “Mi piacerebbe che tu avessi una vera famiglia” “Sarete il primo invitato al mio secondo matrimonio” ride Sara.

  • 22.44

    E il confronto ora è con Michele del confezionamento: il Boss gli fa notare che non gli ha fatto togliere i braccialetti prima di lavorare, Michele fa autocritica. Ma è anche molto attento al confezionamento, preciso nei dettagli, e al Boss questo piace. (Michele gli dà anche del voi)

  • 22.46

    Per Michele e la sua famiglia un viaggio in un parco divertimenti in Francia, tutto pagato dal boss, e un assegno di 5000 euro e borsa di studio per l’università della figlia. “Mi ha colpito che hai detto che quando entri al lavoro i problemi li devi lasciare al cancello”. E il boss promette: “finché io faccio pasta, tu avrai un lavoro”.

  • 22.48

    Ed ecco Francesco, quello che si era arrampicato sulla trafila dimenticando i protocolli di sicurezza. Il Boss gli fa pelo e contropelo. “L’ufficio del personale mi ha detto che sei solo un aiuto-pastaio”. Francesco è congelato alla consegna della busta…

  • 22.50

    …ma viene promosso a pastaio. Si scioglie in un sorriso liberatorio.

  • 22.51

    E per la famiglia di Francesco, una crociera tutti insieme per fare finalmente una vacanza dopo i tre anni senza stipendio. Francesco è senza parole.

  • 22.52

    Ultimo confronto con Vincenzo: un paio di rimproveri, ma anche un complimento per il suo attaccamento all’azienda, considerata di famiglia dopo che ci aveva lavorato il padre.

  • 22.54

    Per Enzo e la sua famiglia, figlie incluse, un viaggio a Parigi per vederla con occhi diversi dopo il viaggio di nozze poco godute.

  • 22.56

    E pure quattro biglietti per andare a vedere Vasco Rossi con accesso al backstage. Francesco non ci crede dalla felicità, e telefona alle figlie per annunciare le belle notizie.

  • 22.57

    L’appello del Boss ai suoi dipendenti: “fare bene ad una terra che ha tanto bisogno”. E con questa massima (e una citazione di Pirandello) si chiude la sesta puntata di Boss in Incognito.

Boss in Incognito 3, la diretta della sesta puntata: torniamo nel mondo del cibo nella puntata di questa sera di Boss In Incognito, in onda su Rai 2 a partire dalle 21.15 e in contemporaneo liveblogging su Blogo. Il programma, giunto alla terza stagione e condotto per la prima volta da Flavio Insinna subentrato a Costantino Della Gherardesca, svela i “dietro le quinte” del lavoro nelle aziende, mandando il capo a conoscere i dipendenti e i loro bisogni.

Boss in Incognito 3 | Diretta 25 gennaio 2016 | Anticipazioni

Questa sera nella sesta puntata di Boss in Incognito 3, Flavio Insinna ci porta a scoprire la storia del pastificio Di Martino, gestito da tre generazioni dall’omonima famiglia di Gragnano e guidato dall’amministratore delegato Giuseppe di Martino.

Il Pastificio Di Martino di Gragnano è tra i fulcri della storia della pasta in Italia ed è protetto dal marchio comunitario IGP. Per permettere alle telecamere del programma di infiltrarsi nelle aziende senza destare sospetti, quest’anno si fa credere ai dipendenti che la troupe è impegnata nella realizzazione di un nuovo talent show dedicato al mondo del lavoro. Il boss in incognito Giuseppe di Martino verrà presentato come un concorrente in cerca di un contratto di lavoro, che verrà sottoposto ai giudizi degli stessi dipendenti dell’azienda completamente ignari di star rivelando “segreti del mestiere” al loro capo. Di Martino lavorerà insieme a un aiuto pastaio, al confezionamento, alla sfilettatura del tonno, alla semina e con un magazziniere.

Boss in incognito 3 | Diretta 25 gennaio 2016 | Come seguirlo in tv e in streaming

Boss in incognito è l’appuntamento del lunedì sera di Rai2, in onda dalle 21.15. E’ possibile seguirlo in diretta e in live streaming web sul portale Rai.Tv. La puntata è visibile anche grazie al servizio Rai Replay per i 7 giorni successivi alla messa in onda.

Per commentare in diretta Boss in incognito vi consigliamo il liveblogging di Blogo, dalle 21.15 su TvBlog.

Boss in incognito 3 | Diretta 25 gennaio 2016 | Second screen

Il programma è sui social network con una pagina ufficiale su Facebook e un account Twitter, @Bossincognito. L’hashtag ufficiale è naturalmente .

A più tardi!