Home Angelo Teodoli a Blogo: Coliandro è la dimostrazione che Rai2 può innovare anche con la fiction. Io a Rai1? Se ci sarà da innovare volentieri, ma sto bene a Rai2

Angelo Teodoli a Blogo: Coliandro è la dimostrazione che Rai2 può innovare anche con la fiction. Io a Rai1? Se ci sarà da innovare volentieri, ma sto bene a Rai2

L’intervista di Blogo al direttore di Rai2 sul successo del ritorno di Coliandro e su altro

di Hit
pubblicato 17 Gennaio 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:58

Il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta ha emesso un comunicato di grande soddisfazione per i risultati di ascolto della prima puntata della nuova serie dell’Ispettore Coliandro, tornato in onda su Rai2 dopo molto tempo. La Andreatta dice: ” E’ il successo di un personaggio diverso da tutti gli altri investigatori delle serie italiane e internazionali, grazie alla scrittura di Lucarelli, alla regia dei Manetti Bros. e alla straordinaria interpretazione di Giampaolo Morelli.In una settimana in cui ogni giorno c’è stata un’offerta inedita e varia di fiction sulle reti Rai, Coliandro spicca per innovazione e simpatia presso il pubblico giovane e chi è in cerca di una visione scanzonata ma sincera della società di oggi.“.
Abbiamo voluto sentire anche il direttore della rete che ha trasmesso le nuove avventure di Coliandro, ovvero Angelo Teodoli su questo tema, ma anche su altro.

Partenza davvero niente male per L’ispettore Coliandro su Rai2 con 3.253.000 telespettatori ed il 12,65% di share, come commenta questi dati?

Penso che sia uno dei migliori risultati di Coliandro di sempre. Credo che sia anche la dimostrazione che Rai2 a questo punto è un buon vettore per innovare, anche attraverso la fiction.

Spiccano fra i dati il 13,50% ed il 15,68% nelle fasce 45-54 e 55-64, insieme al 15% della classe AA, il 13% della Medio Alta ed al 16% fra i laureati. Insomma un pubblico interessante per quel che riguarda la raccolta pubblicitaria

Assolutamente si. E’ esattamente il pubblico che è chiesto a Rai2, quindi siamo molto contenti di aver raggiunto questo obbiettivo. A dire il vero ne eravamo anche un po’ convinti che Coliandro ci avrebbe dato soddisfazioni da questo punto di vista.

E’ stato difficile riportarlo in onda su Rai2, una rete per altro che ha dovuto negli ultimi anni rinunciare alla fiction?

Riportare in onda Coliandro è stato difficile per motivi di ordine burocratico, amministrativo e legale. Ci sono stati dei problemi indipendenti dalla volontà dell’azienda, quindi non c’è stato qualcuno che si è opposto al suo ritorno. Ora che i problemi si sono risolti, spero che diventi un appuntamento periodico e stabilizzato.

Domanda quasi d’obbligo, ci sarà una sesta stagione ?

Io spero di si, anche alla luce del risultato di ieri sera (venerdì, ndr). Certo dipenderà anche dalla scrittura e dalla disponibilità di Morelli. Io spero che diventi un appuntamento fisso nel palinsesto, un po’ come capita con Montalbano su Rai1.

E’ ipotizzabile dunque nei prossimi mesi la riproposizione delle stagioni precedenti di Coliandro?

Sicuramente le ridaremo, perchè è evidente che se il personaggio passa e si è riaccesa la sensibilità del pubblico è giusto farlo. Adesso vedremo in che modo e in che forma, ma sicuramente tornerà.

Ci saranno in futuro altre fiction in arrivo su Rai2 ?

Ci saranno certamente. L’azienda era già orientata a riprendere il discorso Rai2 con le fiction, questa di Coliandro è la dimostrazione che se serviva un vettore per trasmettere fiction innovativa, Rai2 c’è ed è in grado di svolgere il suo ruolo molto bene. Lavorando sulle tematiche del poliziesco come Coliandro, ma anche sulla commedia, mettendoci dentro un po’ d’ironia, si può fare buona innovazione su questo campo. Penso che sia interessante osservare che non è vero che si fa solo un certo tipo di fiction, si fa anche fiction diversa e che ci sono le condizioni anche di tessuto per poterla farla apprezzare dal pubblico.

Ci sono già delle idee in cantiere in questo senso ?

Penso che il direttore Andreatta stia già pensando ad alcune cose. Molto probabilmente ci saranno delle novità per Rai2 già dal prossimo autunno.

Parliamo anche un momento della sua Rai2, soddisfatto di come stanno andando le cose?

Direi che le cose a Rai2 vanno abbastanza bene. Sono entrati parecchi format nuovi. Questi primi due mesi dell’anno sono sempre un pochino più faticosi per questioni di budget, ma ormai Rai2 ha in magazzino parecchi buoni prodotti, anche di prima serata. Penso che sia una rete che ha un futuro abbastanza tranquillo e per tranquillo intendo dire che ci sono delle buone basi per andare avanti e parallelamente sperimentare cose nuove. Quindi sono abbastanza soddisfatto sotto questo punto di vista.

Parlando di prime serate, Stasera tutto è possibile tornerà già in primavera?

No, in primavera ci saranno The Voice che andrà in onda di mercoledì e Made in Sud il martedì. Stasera tutto è possibile tornerà in autunno con una serie lunga insieme a Pechino Express e ad altre cose.

E Monte Bianco ?

Monte Bianco va ripensato un po’ evidentemente. La società che lo produce ci sta lavorando, quindi in base al progetto e ai cambiamenti che ci sottoporranno decideremo il da farsi. Era un programma molto spettacolare, ma forse sull’efficacia televisiva occorre lavorarci sopra ancora. D’altronde quando si fanno cose nuove è inevitabile rimetterci mano, per metterle a punto bene.

Ci saranno degli appuntamenti nel day time di The Voice?

Non sono previsti.

Giuria completamente rinnovata quest’anno, è stato difficile far quadrare il cerchio nella sua scelta?

Scegliere i coach di The Voice significa trovare un equilibrio fra quattro persone, con quattro personalità diverse, con quattro esperienze musicali differenti. L’insieme deve essere equilibrato, mettere per esempio tre rocker anche se molto famosi è sbagliato, perchè devi avere un gruppo di persone che deve essere in grado di giudicare e valutare diversi tipi di musica. Non è tanto i nomi messi la, ma l’equilibrio fra di loro che deve essere trovato. La giuria che abbiamo messo insieme è secondo me molto equilibrata.

Parliamo dei singoli componenti della giuria

C’è il ritorno di Raffaella, c’è la modernità di Emis Killa con il mondo del rap e dell’hip hop. C’è la storia del pop italiano con Max Pezzali e c’è una cantautrice molto potente ed importante come Dolcenera. Credo che sarà una edizione di The Voice molto vivace.

Uno dei prodotti che stanno dando maggiori soddisfazioni in questo periodo e anche non solo in termini di ascolto ma anche di innovazione positiva è certamente Quelli che il calcio. Siete pronti ad ampliare questa esperienza anche in altre porzioni del palinsesto di Rai2? Entrando di più nello specifico, si era parlato di altri progetti per la Gialappa’s, ci può dare delle novità al riguardo?

Quelli che il calcio va fortissimo e siamo contenti di come stia venendo. Con la Gialappa’s stiamo lavorando per confezionare delle seconde serata, che poi tendenzialmente possono diventare delle prime per l’autunno. E’ un po’ la tecnica che abbiamo utilizzato per Made in Sud, che prima è andato in onda in seconda serata, per poi diventare un appuntamento da prime time.

Avete già uno scheletro d’idea rispetto a questo futuribile appuntamento con la Gialappa’s ?

Ci sono alcune idee, ma nulla che ancora è stato cristallizzato. Quest’anno hanno lavorato molto per Quelli che il calcio ed ora per l’appuntamento del Dopofestival, quindi per questo nuovo programma di seconda serata ci vedremo nei prossimi mesi.

Parlando sempre di seconde serate, come giudica a ragion veduta il programma di J-Ax Sorci verdi?

E’ stato un esperimento. Noi abbiamo dato spazio non solo a J-Ax, ma anche a Elio, Rocco Tanica, abbiamo dato cioè la possibilità a degli artisti la cui principale attività è nel mondo della musica e che non hanno mai fatto dei programmi tutti loro, di esprimersi liberamente in televisione. I meccanismi televisivi sono diversi da quelli musicali. L’idea quindi di fare un programma televisivo tutto tuo, deve far scattare dei processi diversi da quelli a cui sei abituato. Lasciare libertà di creazione ti da la possibilità di scoprire quali sono le strade che poi devi seguire.

Quale dei programmi che ha sperimentato è quello da seguire in futuro ?

Tutti quanti hanno delle possibilità, dipenderà dalle disponibilità degli artisti, dalle condizioni economiche. Ci sono dei germi in ciascuno dei programmi che abbiamo lanciato, poi come si coagulano, quello è da decidere in un secondo tempo insieme.

Rivedremo J-Ax in un programma tutto suo su Rai2?

Lo spero. J-Ax è un personaggio particolare, esuberante e pieno di idee. Adesso farà delle cose in questo semestre, poi ne riparleremo qualora ci fossero le condizioni.

Settimana prossima partirà questo esperimento di Fixer, è prevista una serie prossimamente dopo la puntata pilota di mercoledì?

In realtà non andrà in onda perchè ci sono degli impedimenti tecnici e di autorizzazioni varie. Però sarà comunque testato con un indagine di marketing ed in base a quella decideremo il da farsi. E’ un programma interessante che si occupa anche di temi importanti. E’ un format tutto nostro interno che vogliamo proporre più avanti. Il meccanismo è quello dell’esperienza diretta, cioè di poter discutere di cose che vedo succedere davanti a me.

Chiudiamo con una domanda sul toto direttori. Si dice che può essere nominato direttore di Rai1, una rete per altro che conosce molto bene essendo stato vice direttore per molti anni. Che ci dice al riguardo e le piacerebbe tornarci con i galloni di direttore ?

A me piacerebbe rimanere a Rai2, se devo essere sincero, perchè è una rete divertentissima. Qui si può fare innovazione e non si tratta di gestire nulla. Sono però un aziendalista, quindi là dove trovo spazio per poter fare cose nuove sarò felice di andarci. Se è Rai2 ci starei benissimo, se è Rai1, sarà Rai1 se si dovrà innovare, oppure altro. Sono a disposizione dell’azienda.

Grazie al direttore di Rai2 Angelo Teodoli ed in bocca al lupo.

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