Home Netflix Lost, Netflix in America rilascia la versione ridotta del finale (ma poi la sostituisce con quella andata in onda)

Lost, Netflix in America rilascia la versione ridotta del finale (ma poi la sostituisce con quella andata in onda)

Netflix ha pubblicato una versione ridotta del finale di Lost, tagliando alcune scene andate in onda in televisione. Il servizio, poi, ha ripristinato la versione andata in onda

pubblicato 8 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 06:19

Netflix ha voluto aggiungere, nelle ore scorse, un altro mistero a quelli che Lost ha presentato nel corso delle sue sei stagioni. In questo caso, però, non c’entra l’isola nè i suoi personaggi, ma un misterioso taglio di alcune scene del finale nella versione disponibile sul servizio di streaming on demand.

Alcuni utenti della piattaforma, infatti, hanno notato che l’episodio finale della serie tv (che in America è all’interno del catalogo di Netflix) non conteneva alcune scene andate invece in onda nel finale del 2010. Tra queste scene (se state recuperando lo show, sono spoiler), quella in cui Jack (Matthew Fox) parla con Locke (Terry O’Quinn) mentre stanno calando Desmond (Henry Ian Cusick) nella grotta, ma anche il dialogo tra Hurley (Jorge Garcia) e Ben (Michael Emerson) fuori dalla chiesa. In tutto, 18 minuti di scene tagliate, portando il finale disponibile su Netflix a 86 minuti rispetto ai 104 che i telespettatori hanno visto.

Come mai Netflix avrebbe preferito una versione ridotta dell’ultimo episodio invece di quella che tutti conoscono? Il colosso sta indagando, ma sembra probabile che si sia trattato di un errore: la versione rilasciata da Netflix, infatti sarebbe quella montata per le repliche in syndication, in modo da permettere di inserire nel corso delle scene maggiori spazi pubblicitari.

Damon Lindelof, co-creatore della serie tv, ad Entertainment Weekly ha spiegato di essere sicuro che si sia trattato di un errore:

“Sono assolutamente confuso. Che lo si apprezzi o si odi, il finale che è andato in onda è quello definitivo ed alterarlo significa sfidarne la spiegazione. Qualcuno mi ha detto che non è colpa di Netflix… Che è un semplice errore e che qualcosa è stato frainteso -mi sembra di ricordare che la Abc ha realizzato un montaggio per le repliche che tagliasse ad un ‘format’ (42 minuti per dare spazio alle pubblicità), ed in qualche modo è stata spedita a Netflix. A volte accade con i nostri finali -ci è stato chiesto un episodio più lungo e la Abc era d’accordo a mandarlo in onda, ma poi dovevamo montare un’altra versione più breve per le repliche o il mercato internazionale. Di solito lasciamo questi tagli (dolorosi) alla discrezione dei nostri montatori… Ma dal momento che il telefilm si trova in dvd e su Netflix, non c’è NESSUNA ragione per averne una versione ridotta”.

Un errore, quindi, che elimina anche le ipotesi di chi ha pensato che si trattasse di una versione voluta da Carlton Cuse e dallo stesso Lindelof che, ironicamente, ribadisce che quella andata in onda è l’unica versione:

“Non ho intenzione di ‘cambiare’ o di rimontare il finale… Continuiamo a sostenerlo così com’è, ma bisogna ripristinare quella versione, così la gente può apprezzarlo od odiarlo nella sua interezza. Inoltre, Deckard (personaggio di Blade Runner, ndr) è un replicante”.

Poco dopo che gli utenti hanno notato il taglio, Netflix ha provveduto a sostituire la versione online con quella completa. Almeno questo mistero su Lost è stato risolto: per gli altri, guardate l’ultimo episodio.

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