Home Notizie Marco Liorni a Blogo: Il mio futuro da autore? Pieno di suggerimenti a quegli strani individui che sono i conduttori Tv!

Marco Liorni a Blogo: Il mio futuro da autore? Pieno di suggerimenti a quegli strani individui che sono i conduttori Tv!

L’intervista a Marco Liorni alla vigilia della seconda puntata dell’intrattenimento Il Dono.

di Hit
pubblicato 26 Dicembre 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:57

Stasera andrà in onda dalle frequenze della prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo la seconda emissione del nuovo programma d’intrattenimento Il Dono. Alla guida di questa nuova autovettura approntata dalla scuderia Magnolia per Rai1 ci sono, come è noto, Paola Perego e Marco Liorni. La scorsa settimana abbiamo sentito la parte femminile di questa nuova coppia televisiva, oggi è la volta della parte maschile. Marco Liorni ci ha dunque parlato di questa sua nuova avventura televisiva, con un occhio anche allo specchietto retrovisore della sua carriera, ma anche lanciando uno sguardo su quello che potrebbe essere il suo futuro. Buona lettura.

Sei approdato in prima serata con Il Dono con che auspici ?

I migliori auspici; tutti abbiamo lavorato col sorriso, con passione e duramente dalla scorsa primavera: guardandolo si percepisce che è un programma sincero.Poi è un linguaggio tv nuovo, senza studio e con un tratto delicato.

Avrai visto la prima puntata del programma in onda. Che te ne sembra?

Di solito non mi rivedo mai per non condizionarmi. Ma stavolta mi ha proprio catturato. Ho messaggiato grazie a chi ha lavorato in postproduzione, hanno fatto lavoro eccellente.

Quale è stata la cosa più difficile che hai dovuto affrontare nel condurre questa trasmissione?

È stato un lavoro diverso: la diretta ce l’hai in pugno, senti se sta andando e che cosa metterci come conduttore, toni, ritmo, varietà; qui devi sottrarre tutto, raccontando in modo essenziale e essere dentro la storia sempre anche se le riprese sono molto frammentate nel tempo; poi nei dialoghi cercare una specie di transfer con l’intervistato per portarlo a tirar fuori ciò che ha dentro; accade anche in diretta, ma qui hai modo di creare una intimità preziosa.

Quali sono i punti di forza del Dono e perchè il telespettatore del sabato sera dovrebbe guardarlo ?

Si tratta di storie belle, proposte come un piccolo film e più vere del solito. Nel senso che andando a prenderle lì dove vivono i protagonisti hai autenticità: le persone a casa loro non hanno i condizionamenti e i tempi di uno studio tv, possono pian piano recuperare pensieri e emozioni.

Ti faccio la medesima domanda che ho fatto alla tua partner del programma Paola Perego e cioè a chi vorresti fare un Dono oggi e cosa gli regaleresti?

Ah beh lo farei al mio prof di lettere Cretoni: lui mi aveva fatto un dono, la lettera di Seneca a Lucilio sul tempo. Adesso vorrei scrivergli una lettera e dirgli che l’ho incorniciata: è una Verità della vita che ho scoperto crescendo. Lui è stato un grande prof e sapere che ha lasciato insegnamenti importanti ai suoi allievi credo sia il dono che apprezzerebbe di più.

Di seguito “Il tempo”, Seneca scrive a Lucilio:

Seneca – Lettera a Lucilio, libro I: l’uso del tempo

    Dammi retta, Lucilio, dedicati di più a te stesso e tieni da conto tutto per te il tempo che finora, in un modo o nell’altro, ti lasciavi portare via.

    E’ proprio così, credimi: il tempo ci viene tolto o sottratto, quasi a nostra insaputa, oppure ci sfugge non si sa come. E la cosa più indecorosa è perderlo per trascurata leggerezza.

    Prova a pensarci: gran parte della vita ci scappa via mentre agiamo in modo sbagliato senza far niente, e l’intera esistenza trascorre in occupazioni inutili e che non ci riguardano veramente.

    Trovami, se sei capace, uno che dia al tempo il giusto valore che capisca quanto può essere importante una giornata, che si renda conto che noi moriamo un po’ ogni giorno.

    Perché questo è il punto: noi pensiamo alla morte come qualcosa che stia davanti a noi, mentre in gran parte è già alle nostre spalle: tutta l’esistenza trascorsa è già in suo potere. Allora, caro Lucilio, fa come mi scrivi.

    Tieni stretto il tuo tempo ora per ora, dipenderai meno dal futuro se avrai in pugno il presente. Mentre rimandiamo le nostre scadenze, il tempo passa.

    Tutto ci è estraneo, Lucilio, solo il tempo è veramente nostro: l’unica cosa di cui la natura ci ha fatto padroni ma è passeggera e instabile, e chiunque può estrometterci da questa proprietà.

    Che sciocchi gli uomini!

    Quando ottengono da qualcuno delle inezie di nessun valore, facili da rimpiazzare, sono pronti a farsele mettere in conto; ma non c’è nessuno che si senta in debito se gli concede del tempo; eppure questa è l’unica cosa che non si può restituire, nemmeno se si prova grande riconoscenza.

    Forse ora mi domanderai come mi comporto io, che con te, sono così largo di consigli.

    Ti risponderò con franchezza: faccio come un riccone ordinato e diligente, tengo il conto di quello che spendo.

    Non posso dire di non buttare al vento nulla, però posso dire che cosa butto via e spiegare perché; sono in grado di render conto della mia povertà.

    Naturalmente capita anche a me, come alla maggior parte delle persone cadute in miseria senza loro colpa, che tutti siamo pieni di comprensione, ma nessuno sia disposto a dare una mano.

    Ma che importa?

    Secondo me non è povero chi si fa bastare quel che gli resta, anche se è poco.

    Quanto a te, però preferirei che tenessi ben stretto quello che hai; e dovrai cominciare subito.

    Perché come dicevano i nostri vecchi: è troppo tardi far economia quando si è arrivati al fondo; tanto più che nel fondo non c’è solo ben poco, ma anche il peggio.

    Addio!

La Vita in diretta va fortissimo e batte quotidianamente il competitor, quale è stata la mossa decisiva che ha permesso al programma di innestare la marcia giusta e compiere il sorpasso?

Credo l’offerta di fondo. Vedendo il programma riconosci un modo preciso di trattare persone e storie, quindi valori. Poi voglio ringraziare tutte le persone del gruppo di lavoro che ogni giorno ce la mettono tutta: un quotidiano così non può funzionare bene se non funziona bene la macchina che c’è dietro.

La Vita in diretta è il programma della tua Vita? In altre parole lo vorrai condurre ancora per molte stagioni oppure hai altre aspirazioni professionali?

Ahi! Il grande dilemma!! La cosa che mi piace di più è mischiare le carte nei linguaggi televisivi e cercare cose nuove. Si può fare anche in Vita in diretta, un po’ lo abbiamo fatto e lo faremo ancora. Vediamo che ne pensa l’editore, di sicuro sono felice del rapporto affettuoso col pubblico e orgoglioso di presentare un programma così identificativo per la Rai.

Lo hai condotto con Mara Venier e con Cristina Parodi, dimmi pregi e difetti delle tue due partner televisive

I difetti non si dicono! Anche perché rendono possibili i pregi: soprattutto intuito televisivo in Mara, soprattutto eleganza in Cristina.

Hai una lavagna nera davanti a te ed in mano un gessetto bianco, cosa scriveresti in poche parole per descrivere i tempi tv che stiamo vivendo?

Tanta scelta, indispensabile consolidamento delle identità delle reti.

Ora invece hai davanti a te un monitor con le immagini della prima puntata del primo Grande Fratello. Che emozioni e che sentimenti ti suscita vedere quel ragazzo che apriva la porta della casa ai concorrenti del primo reality show della televisione italiana ?

L’ho rivista per caso da poco! che notte quella!!! Comunque la si pensi, potentissimo. Ero molto molto coinvolto, era un momento diciamo epocale per la tv. Sono soprattutto ricordi belli di tante persone che ho conosciuto lì ed è stato davvero una fortuna esserci, da tanti punti di vista.

Se un giorno il Marco autore vorrà prendersi tutto il tempo sul Marco conduttore, Marco Liorni che farà?

Ahahah sarà felice di dare suggerimenti a Marco autore per interagire meglio con quegli strani individui che sono i conduttori tv!

Marco Liorni è molto di più che un conduttore televisivo. Marco Liorni è uno che sa di televisione, capisce il mezzo, lo mastica, lo tratta e sopratutto lo sa scrivere. Già, lo scrive e questa è cosa non da poco. Non da poco per la televisione di oggi, per la Rai di oggi e per quella di domani. In bocca al lupo