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Maurizio Crozza a DiMartedì del 15 dicembre 2015 (VIDEO)

DiMartedì: la copertina satirica di Maurizio Crozza.

pubblicato 15 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 07:09

Maurizio Crozza ha aperto la nuova puntata della seconda stagione di DiMartedì (in diretta su Blogo) con la consueta copertina satirica.

Il comico si è subito occupato del decreto salva-banche e delle sue conseguenze anche politiche. A partire dalle polemiche per il presunto conflitto di interessi del ministro Maria Elena Boschi, della quale anche Roberto Saviano ha chiesto le dimissioni pensando già al suo nuovo romanzo ‘Etrurria’. Crozza ha proposta di nominare come ministri “solo gente senza famiglia come Bambi e Oliver Twist” ma non come Heidi per evitare guai per via del nonno:

Poi viene fuori dopo vent’anni che il nonno era vicepresidente Monte dei Paschi.

Dopo un duro riferimento a Bankitalia che oggi vuole vietare la vendita dei titoli subordinati mentre “finora vi siete occupati delle agendine di fine anno“, Crozza è passato alla Leopolda:

Domenica si è chiusa la Leopolda 6. Avete notato? Segue la numerazione dell’iPhone. Il prossimo anno sono indecisi se chiamarla Leopolda 7 o Leopolda 6s. Giova, sei andato alla Leopolda? Ah no, i giornalisti non allineati non potevano avvicinarsi nel raggio di 200 metri.

In questo senso il comico ha svelato che i controlli all’entrata non erano anti-Isis, ma contro Travaglio (in collegamento), giornalista che “vorrebbero accompagnare al confino ma con gentilezza come con vecchiette sulle strisce”. In chiusura i riferimenti al “cuore a destra” di Renzi e all’asta della bandiera chissà dove.

In apertura di post il video integrale della copertina.

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