Home Notizie History, John Dickie a Blogo: “De Gustibus racconterà l’Italia attraverso il cibo. La mafia? Il confronto con i giornalisti d’inchiesta mi imbarazza”

History, John Dickie a Blogo: “De Gustibus racconterà l’Italia attraverso il cibo. La mafia? Il confronto con i giornalisti d’inchiesta mi imbarazza”

Lo storico e saggista britannico è stato intervistato da Blogo.

pubblicato 6 Dicembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 07:33

John Dickie è uno storico, saggista, docente di Studi Italiani presso l’University College di Londra e volto di History, canale 407 di Sky, per il quale ha realizzato i seguenti documentari: Mafia Bunker, Sacro Denaro e Chiesa Nostra.

Dopo essersi occupato, quindi, di criminalità organizzata e Vaticano, John Dickie è passato alla cucina con De Gustibus – L’epica storia degli italiani a tavola, un programma che andrà in onda a partire dal 1° gennaio 2016, ogni venerdì a partire dalle ore 22 su History.

De Gustibus non sarà un semplice programma di cucina ma un viaggio in sei puntate riguardante la storia culinaria italiana e il rapporto tra il nostro paese e il cibo: basato sul suo libro Con Gusto – Storia degli italiani a tavola, John Dickie ci accompagnerà dall’antica Roma fino ai giorni nostri, passando per il Rinascimento, il Risorgimento, la Grande Guerra, il Fascismo e il boom economico, in un viaggio che avrà come filo conduttore, appunto, il cibo.

Intervistato da noi di Blogo a margine della conferenza stampa di History, tenutasi a Roma lo scorso 3 dicembre, John Dickie ha parlato più a fondo di questo programma, regalandoci un esempio:

De Gustibus non è un programma di cucina, è un programma che racconta la storia d’Italia attraverso il cibo. Faccio un esempio: la pizza, le prime testimonianze della pizza nella sua forma moderna napoletana risalgono agli anni ’80 dell’800 e ne parlano con ribbrezzo e disgusto, era considerata un pericolo mortale! Ne parlarono in questi modi, Carlo Collodi, Matilde Serao… Perché la pizza era disgustosa nell’800? Perché c’era il colera e la pizza era un cibo di strada. Il nostro scopo non è presentare prelibatezze allo spettatore. Non è un ricettario visivo. E’ un racconto di storia: raccontiamo re, papi, generali, ideologie, miti e la religione che ha plasmato i gusti degli italiani. Quando si parla di cucina, si racconta spesso l’Italia del Mulino Bianco quando invece è una storia fatta di scienza, di imprenditoria, di guerre, complotti, dittature, morti ammazzati… Speriamo di trasmettere un amore molto profondo per la cucina italiana.

Parlando del suo lavoro sulle mafie, invece, Dickie rifiuta fermamente il paragone con i giornalisti d’inchiesta:

Se ho avuto problemi per il mio lavoro sulla mafia? Toccando ferro, o toccando legno come si dice in inglese, no. E’ una domanda che mi imbarazza perché conosco amici giornalisti d’assalto che sono veramente persone a rischio. Io, come storico, non ho mai avuto minacce. E’ imbarazzante questo confronto implicito.

Infine, parlando di Vaticano e del nuovo scandalo Vatileaks, John Dickie ci ha ricordato come i suoi precedenti lavori hanno toccato proprio i temi dei quali si sta parlando in questi giorni:

La storia della totale mancanza di trasparenza e dell’incompetenza della gestione delle finanze della Chiesa Cattolica, a molti livelli, non solo nel Vaticano ma anche nelle parrocchie e negli enti morali, l’abbiamo già raccontata nel nostro documentario sui soldi della Chiesa trasmesso da History.

Per altre dichiarazioni, è disponibile il video.