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Il Ministro Sandro Bondi e i TG che fanno paura

Caro Ministro Bondi, mi rivolgo a Lei (come già fece Maria Giovanna Maglie) nella speranza che passi di qui, anche solo per caso, magari cercando il Suo nome su Google, e che ci legga. Anche il nostro bravo disegnatore ha dedicato una vignetta alle sue esternazioni a proposito dei telegiornali e dell’informazione in Italia. Il

30 Dicembre 2008 09:30

Sandro Bondi, Ministro dei Beni Culturali Caro Ministro Bondi,
mi rivolgo a Lei (come già fece Maria Giovanna Maglie) nella speranza che passi di qui, anche solo per caso, magari cercando il Suo nome su Google, e che ci legga. Anche il nostro bravo disegnatore ha dedicato una vignetta alle sue esternazioni a proposito dei telegiornali e dell’informazione in Italia.

Il succo di questo mio intervento si può riassumere banalmente in un “violento” quando si spara, bisognerebbe mirare bene.

Mi spiego. Lei ha affermato, caro Ministro, che

Esiste un grave problema che riguarda l’informazione televisiva che tratta vicende di cronaca nera senza alcuna cautela e senza alcuna considerazione di chi guarda […] Possibile che i telegiornali siano diventati una serie ininterrotta di notizie catastrofiche, e che non vi sia spazio per parlare del bene che tante persone fanno?


E ha rincarato la dose, caro Ministro, parlando di suo figlio, che si spaventa guardando i tg. Per poi chiosare in questo modo, chiedendo a se stesso, a noi, a chissà chi altro se

non vi sia spazio in televisione per un’informazione che parli del bene che tante persone promuovono senza alcun tornaconto? […] Se non sapremo arrestare questo circolo vizioso della televisione non vi sarà fine al peggio, al brutto, al deteriore, al pessimismo, al volgare, e all’orrore. Vogliamo per una volta mettere da parte le divisioni politiche e svolgere un’azione comune per la difesa di certi valori fondamentali? Spero che qualcuno voglia riprendere il mio appello


E noi, questo Suo appello, come vede, caro Ministro, lo riprendiamo. E le rigiriamo alcune domande e questioni.

Siamo proprio sicuri, caro ministro, che il brutto, il deteriore, il pessimismo, il volgare, l’orrore derivino proprio dai tg? Ma quei tg non raccontano, teoricamente la realtà delle cose?

Oh, certo, non si preoccupi, qui su TvBlog lo sappiamo bene che la Televisione e la Verità sono due cose distinte – sebbene, pensi un po’, ci sia chi si affanni a sostenere con forza e veemenza il contrario, non trova? -.

Sappiamo che la presenza di una telecamera, di un commentatore, di un punto di vista, la realtà la modificano. E lo sanno anche i nostri lettori, che fanno parte del Pubblico.

Ma i Tg che raccontano la violenza, la guerra, la crisi, la miseria, caro Ministro Bondi, cosa diavolo dovrebbero fare? Parlare di gattini salvati da un albero o da un fiume in piena? Di gesti di carità da feste natalizie? Non dovrebbero raccontare la Guerra di Gaza (e le decine di altre guerre sparse in giro per il mondo, alcune delle quali ci vedono, nostro malgrado, coinvolti)?

La volgarità, caro Ministro, mi consenta di dirlo, risiede altrove, in altre tipologie di programmi. Oppure, se vogliamo, risiede nell’informazione quando questa non cerca nemmeno di essere obiettiva e si rassegna ai dictat provenienti dall’alto.

Il Suo appello, caro Ministro, mi sembra tanto simile a quelle Gnocca Gnus che ipotizzava il nostro ironico Mimmo Lombezzi invitando la televisione – ironicamente, lo ricordo – a diffondere l’ottimismo patriottico a colpi di tette e buone nuove.

Il mio appello, caro Ministro, si rivolgerebbe invece a un’Informazione corretta. Per il resto, se volete una Realtà meno fosca, cupa, oscura e violenta, caro Ministro, cari Politici, fate qualcosa voi per primi per renderla tale. Vedrà che allora si racconteranno altri tipi di realtà, in quella televisione che lei vitupera tanto. E, da Ministro dei Beni Culturali, potrà dunque correggere la propria mira e sparare contro quella televisione brutta, volgare, pessimista, deteriore e orrifica.