Giada Desideri non c’entra nulla con l’Antitrust (semmai Giada Di Miceli)

In questi giorni abbiamo trascurato l’affaire Antitrust che sta mietendo varie vittime, più o meno colpevoli, nello showbiz. Dall’insigne Mara Venier, rea di aver sfoggiato i gioielli della sua creazione all’Isola dei Famosi, a Cristina Chiabotto, ugualmente accusata di aver fatto pubblicità ai gioielli di cui è testimonial, questa volta a Controcampo.

Quel che più dispiace è vedere travolto nel marasma della rete un personaggio assolutamente estraneo alle vicende incriminate. Stiamo parlando di Giada Desideri, che per un clamoroso errore è stata scambiata per Giada Di Miceli da tutta la stampa online (quando si dice un tipico caso di refuso pericolosamente contagioso). Le più importanti testate nazionali hanno spacciato la Desideri per la prezzemolina di Questa Domenica, peraltro di nuovo nell’occhio del ciclone per aver smentito le dichiarazioni di Omar Monti sulla verginità perduta grazie a lei.

Ad aver esibito il marchio Monella Vagabonda nel salotto di Paola Perego, con tanto di segnalazione da Striscia la Notizia, non è Giada Desideri ma Giada Di Miceli. Lo diciamo una volta per tutte, difendendo il nome di un’attrice (nota soprattutto per Un Posto al Sole e Gente di Mare) che con la pubblicità occulta non c’entra nulla. Prendetela come un’errata corrige che non ci riguarda, per sopperire a clamorosi svarioni della carta stampata che non vengono mai corretti.