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Se (solo) Blob ci ricorda l’esodo ungherese in Austria…

Tra tanti talk, ‘solo’ le immagini di Blob ricordano la fuga degli ungheresi dalla Rivoluzione del 1956.

pubblicato 27 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 10:15

Blob recupera dei filmati sull’esodo degli ungheresi dopo la Rivoluzione del 1956 e li trasmette nella puntata di domenica 27 settembre 2015. “Run for your life” il titolo della puntata, curata da Simona Buonaiuto, che potete rivedere su Rai.tv. Una puntata ‘anomala’ per Blob perché non gioca di montaggi. Non ce n’è bisogno.

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Meno di 10 minuti per raccontare l’angoscia di un popolo in fuga, di uomini, donne e bambini dagli sguardi impauriti in cerca di asilo in un Paese libero e vicino.
E mentre in Ungheria la Rivoluzione antisovietica veniva soffocata nel sangue dall’Armata Rossa, migliaia di cittadini cercavano la salvezza e una nuova vita in Austria. Ma solo poche migliaia di loro riuscirono a entrarvi: dopo poco, infatti, l’Austria chiuse le frontiere. Una scena già vista. La dimostrazione che gli uomini non imparano dal proprio passato.

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Grande fu, allora, la mobilitazione dei paesi europei, con aiuti che arrivarono anche dagli USA (si era in piena Guerra Fredda). Si organizzarono campi profughi e mentre qualcuno chiedeva la chiusura delle frontiere, le telecamere testimoniavano la solidarietà degli austriaci e quella degli italiani che accoglievano i rifugiati (profughi, migranti) con un sorridente benvenuto.

Qualcuno in queste prime settimane di Autunno tv ha accennato all’esodo ungherese: penso a Piazzapulita nella puntata d’esordio e di certo qualcun’altro lo ha fatto. Ma non con questa stessa semplicità, e annessa forza.

Mesi di discussioni televisive, settimane di commenti, attacchi, valutazioni, giudizi sulla gestione europea dell”Emergenza profughi’ e sulla condotta del premier ungherese Orban – che alza muri per impedire l’ingresso dei profughi – sono (più o meno) fioriti in ogni talk italiano che si rispetti. Ma solo Blob è riuscito a ‘raccontare’ quel che ormai sembra impossibile da ricordare. Senza parole, ma con immagini di quasi 60 anni fa.

I miei sinceri complimenti a Blob. Credo che abbia dato una lezione a tanti. E abbia dato molti punti al racconto giornalistico tv di questi ultimi anni.