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Darren Criss a Blogo: “La mafia in Smitten? Non vogliamo stereotipi”

Darren Criss intervistato da Blogo.

pubblicato 24 Luglio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 12:27

Darren Criss in una commedia romantica tra Alpi e Mafia per Smitten!, titolo (provvisorio?) di Barry Morrow, già premio Oscar© per la sceneggiatura di “Rain Man” e ora all’esordio dietro la macchina da presa. Una commedia romantica, una storia che lo stesso Criss ha descritto ‘perfetta’ per solleticare la curiosità del pubblico americano e stuzzicare la loro passione per il ‘made in Italy’, soprattutto per i suoi paesaggi. Un effetto sul genere “Sotto il sole della Toscana”, pellicola con Raoul Bova distribuita sul mercato internazionale, che dovrebbe portare negli States tutto il fascino e la bellezza dei panorami italiani. “Se non sarà buono, almeno sarà bello” dice simpaticamente Criss, che confessa di amare il nostro Paese, di cui mastica anche un po’ la lingua.

Il tocco di ‘mafia’ può far pensare un po’ agli stereotipi, ammette lo stesso Darren: “Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato al mio professore d’italiano al College che non aveva mai visto Il Padrino. Mi sembra venisse proprio dalla Sicilia: lo stereotipo dell’italiano mafioso lo infastidiva. Ho provato a spiegargli che non si trattava del ‘classico’ film sulla mafia…. Ma quando ho letto il copione, lo ammetto, ho pensato ‘Oh no, il mio professore lo odierà!”. Ma il film tratta anche la mafia in una maniera molto divertente, senza

Anche in questo film lo spirito è diverso. “E’ un film molto molto italiano, che porterà gli spettatori americani anche in posti del Paese meno conosciuti. Mi entusiasma girare in Italia” ha aggiunto Darren che si stava ‘avviando’ a rispondere in italiano (peccato che non abbia insistito).

Dal ruolo di Blaine a quello in Hedwig and the Angry Inch, Criss ha interpretato sempre tuoli emotivamente complessi. Non si sbilancia su quello che gli piacerebbe interpretare, anche se l’idea di un musical su Arlecchino o in generale sulla Commedia dell’Arte non gli dispiacerebbe. Il ragazzo è perfettamente preparato alla gestione delle interviste, senza mai sbilanciarsi sui progetti. Noi vorremmo rivederlo in tv, anche se per adesso non ci sono progetti seriali. Non ha paura di restare ingabbiato in Blaine Anderson: la sua cifra è la versatilità e in quanto attore “sono un mercenario, cambio continuamente. La cosa importante è buttare sempre un occhio a quel che mi circonda, che avviene intorno a me e cerco sempre di fare qualcosa di molto diverso da quanto ho fatto prima

Lo ammetto, ero emozionata e nel video lo si vede. Come ha detto lo stesso Darren ai colleghi e ai ragazzi, il successo di Glee sta nel parlare al ragazzo che c’è in ognuno di noi. Non importa che si abbia l’eta dei protagonisti per apprezzarlo e sono molte le dimostrazioni qui a Giffoni. Non ultima la sottoscritta nonostante le ultime stagioni non esaltanti. Quindi, portate pazienza.