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Il futuro della tv è digitale e Pay

Una recente ricerca della School of Management del Politecnico di Milano non ha dubbi: il futuro della tv è in digitale e sempre più con uno spiccato profilo “pay”. La tv analogica, generalista e gratuita, è destinata a soccombere. A dirlo sono le cifre, già ora il giro d’affari complessivo degli operatori pay tv rappresenta

21 Novembre 2008 10:39



Una recente ricerca della School of Management del Politecnico di Milano non ha dubbi: il futuro della tv è in digitale e sempre più con uno spiccato profilo “pay”. La tv analogica, generalista e gratuita, è destinata a soccombere. A dirlo sono le cifre, già ora il giro d’affari complessivo degli operatori pay tv rappresenta il 38% del totale del business televisivo, entro il 2010 supererà il 50%.

Questo sorpasso è quindi destinato ad avvenire prima del 2012, data fissata per il fatidico switch-off che porterà allo spegnimento su tutto il territorio nazionale del segnale analogico. Fra due anni la tv digitale e a pagamento varrà più di 3.5 miliardi di euro su un totale che raggiunge circa gli 8 miliardi, contando anche tv mobile (quella che viaggia sui cellulari) e web tv.

A farla da padrone nel settore è chiaramente Sky che, da sola, raccoglie l’87% del giro d’affari. Il digitale terrestre è in crescita, ma rappresenta solo il 9% del totale. L’evoluzione ha chiaramente un carattere ambivalente. Indubbio che la qualità complessiva della tv sia destinata a crescere, anche ragionando sulla semplice equazione “più canali=più scelta“, ma risulta meno ovvia la conclusione della ricerca condotta dal Politecnico di Milano cioè che questo farà diminuire il numero di spot.

Lo studio giunge a questa conclusione perchè ragiona sulla percentuale degli introiti delle pay tv che deriva dalla pubblicità, una quota che non supera il 14%. Questo è in realtà dovuto al fatto che il fatturato di Sky e Mediaset Premium, i due operatori più importanti, deriva dal costo degli abbonamenti (spesso piuttosto salati) che i clienti/telespettatori sottoscrivono.

Come tantissimi abbonati a Sky possono ormai rilevare da parecchio tempo la presenza degli spot, soprattutto in tutti i canali dell’offerta Mondo (quelli nella numerazione 100), è cresciuta a dismisura. Nemmeno gli episodi di telefilm con durata inferiore ai 25 minuti sono esenti dalla “pausa pubblicitaria“, esattamente come avviene sui canali generalisti dell’analogico.

Il futuro della tv pure sarà digitale e Pay, ma gli amati/odiati spot non ci abbandoneranno.

Mediaset Infinity