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La Tv da salvare e da buttare – Talk show giornalistici

Nuovo capitolo de “La tv da salvare o da buttare”. Questa volta, dopo i tg e i reality (i relativi game mostrano che i nostri lettori salvano, per il momento, il Tg1 e L’Isola dei famosi), prendiamo in esame i talk show, ma non quelli tradizionali, no, quelli di matrice giornalistica. Quelli d’inchiesta, in un

21 Novembre 2008 08:17


Nuovo capitolo de “La tv da salvare o da buttare”. Questa volta, dopo i tg e i reality (i relativi game mostrano che i nostri lettori salvano, per il momento, il Tg1 e L’Isola dei famosi), prendiamo in esame i talk show, ma non quelli tradizionali, no, quelli di matrice giornalistica. Quelli d’inchiesta, in un certo senso, che riproponiamo (senza pretesa di completezza ma a scopo ludico, nel nostro game di oggi).

Nella doppia pagina di analisi e interventi de La Stampa di ormai più d’un mese fa, compariva anche il parere di Bruno Gambarotta (uno che la televisione la conosce, avendo fatto in qualche modo il successo di Fantastico ’87, avendo condotto Porca miseria e Svalutation e la più recente edizione di Lascia o raddoppia?, uno che ha fatto la radio e il teatro). Un intervento che merita di essere riportato integralmente.

Un sentimento d’indignazione e un moto di rivolta: è quello che provo ogni volta che Vespa o Mentana dedicano una puntata dei loro programmi a rievocare un caso di cronaca. Mentre l’indagine è ancora in pieno svolgimento! Con il plastico che riproduce il teatro del crimine! Con la sfilata di psicologi, sociologi, criminologi, avvocati a fare la ruota, pronti a dire tutto e il contrario di tutto, inducendo lo spettatore a credere che la vera giustizia sia quella che, nel breve arco di una puntata, si amministra nello studio, non quella delle aule giudiziarie, lenta e farraginosa, con quelle “stupide” garanzie per l’imputato



Un conto è rievocare processi con sentenze passate in giudicato, un conto è inscenare, in nome dell’Auditel, quella sinistra e macabra parodia di un’indagine che non è una fiction ma coinvolge persone vere. Non credo che esista un altro Paese al mondo dove sia consentito un uso così disinvolto e spettacolare degli atti giudiziari.



Come dar torto al Gambarotta, la cui visione su un certo tipo di programmi – o meglio, su certe puntate di un certo tipo di programmi, per onestà – è certo un po’ tranchant ma decisamente lucida? E voi, cosa credete sia diventata, oggi, l’informazione approfondita da talk show?