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Guida alla TV USA (5): la Cable Tv

Sono 80 milioni le famiglie americane che possiedono un contratto per vedere la tv via cavo, ovvero il 72% del totale delle famiglie statunitensi provviste di un apparecchio televisivo. La maggior parte delle reti via cavo viene trasmessa ora anche via satellite, ma il 90% delle prime 20 reti via cavo puo’ contare su un’audience

di corbetz
18 Novembre 2008 14:00


tv via cavo cable Sono 80 milioni le famiglie americane che possiedono un contratto per vedere la tv via cavo, ovvero il 72% del totale delle famiglie statunitensi provviste di un apparecchio televisivo. La maggior parte delle reti via cavo viene trasmessa ora anche via satellite, ma il 90% delle prime 20 reti via cavo puo’ contare su un’audience potenziale di oltre 90 milioni di famiglie americane anche perche’ il 95% delle case e’ cablata, pronta per ospitare le trasmissioni. Negli Stati Uniti vi sono piu’ di 300 canali via cavo attualmente disponibili sull’intero territorio nazionale.

CABLE NETWORKS
Il modello economico di sopravvivenza delle reti via cavo si basa sulla raccolta pubblicitaria e sul pagamento degli abbonamenti. Ogni mese un Cable Operator paga la rete televisiva per poterla distribuire ed averla nel proprio pacchetto, garantendole una percentuale delle revenue provenienti dalla raccolta degli abbonamenti. Il cable operator quindi raccoglie piu’ CABLE NETWORKS (ovvero i canali) e vende al consumatore un “pacchetto mensile” di canali, un bouquet. Restano esclusi dal fee mensile alcune reti considerate premium che si devono pagare sempre a parte, come il canale di qualita’ HBO, Showtime Unlimited o Starz! (il servizio on demand). Molte reti via cavo possono contare anche su revenue derivanti dalla vendita di DVD ed episodi dei propri show e la vendita dei programmi all’estero.

Una buona notizia per i cable operator riguarda le revenue: immaginate che per ogni famiglia abbonata una rete media incassa 5 centesimi al mese. Sono 80 milioni di famiglie, cioe’ 4 milioni di dollari al mese, 48 milioni di dollari all’anno. In aggiunta ci sono le revenue pubblicitarie. Una rete via cavo di medie dimensioni puo’ contare su circa 10 milioni di dollari al mese e i prezzi degli slot pubblicitari su una rete via cavo sono sensibilmente piu’ bassi rispetto ad un broadcast network. Questo tipo di canale puo’ quindi contare su circa 150 milioni di dollari di revenue annuali lorde tra i ricavi dell’abbonamento e quelli dalla pubblicita’. I Cable Operators, ovvero coloro che vendono il pacchetto finale al consumatore, corrispondono infatti circa dai 3 a i 5 centesimi di dollaro per abbonato ai nuovi canali. I network via cavo maggiori possono richiedere cifre ben piu’ elevate che possono anche arrivare ai 2$ per abbonato. Sono molti i fattori che concorrono nella negoziazione di questa cifra, ma la maggior parte dei network tende a conservare la quota esistente incrementando la propria presenza e la posizione negoziale in quanti piu’ mercati televisivi possibile.

I costi di produzione delle reti via cavo variano molto da canale a canale. CNN ad esempio richiede e conta su una fitta rete mondiale di raccolta delle informazione e su un costante utilizzo di studi televisivi di proprieta’. ESPN invece deve coprire numerosi eventi sportivi in tuta la nazione con studi locali e ha iniziato anche la differenziazione producendo prodotti legati comunque allo sport pur non essendo eventi live. Alcuni prodotti possono poi essere venduti in tutto il mondo o ad altri network (come ad esempio Sex & The City di HBO). I grandi gruppi che possiedono piu’ reti via cavo (ad esempio MTV Networks, Discovery e Turner) tendono a concentrare le attivita’ di produzione di network differenti nelle stesse infrastrutture (operations center). Altri gruppi che possiedono sia broadcast network che cable network (ad esempio ABC – che possiede ABC family -, NBC che possiede – CNBC -) fanno un uso condiviso delle proprie strutture organizzative e produttive. Altri canali slegati da qualsiasi gruppo come The Weather Channel (canale tutto dedicato alle previsioni meteorologiche) devono invece mantenere in autonomia tutte le strutture produttive e il personale, ma per coprire i costi si stanno lanciando – con successo – su altre piattaforme (internet, telefonia mobile ecc.), diversificando la propria attivita’ e moltiplicando i canali di revenue.

Storicamente la capacita’ di crescita dell’offerta via cavo era limitata a livello locale dalla capacita’ trasmissiva analogica del cavo. Il digitale invece ha introdotto la possibilita’ di distribuire centinaia di canali via cavo, anche se permangono difficolta’ per i Cable Operators minori, a causa dei limitati introiti per la pubblicita’ e quindi una minore capacita’ di investimento tecnologico. Valide alternative per questi distributori potrebbe essere il passaggio alla tecnologia via satellite (meno costosa) oppure la distribuzione via internet: IPTV e VOD.

CABLE SYSTEM OPERATORS
Un cable operator e’ una societa’ che tramite un contratto si occupa a livello locale di distribuire il segnale via cavo e vendere un pacchetto commerciale al consumatore finale. Generalmente gli accordi con i clienti finali e con le reti via cavo sono esclusivi. Ad esempio, se compro un appartamento in un certo palazzo, non avro’ liberta’ di scegliere a quale operatore via cavo rivolgermi se nella mia zona ve ne sono piu’ di uno. Dovro’ per forza sottoscrivere un abbonamento con l’operatore che ha fisicamente cablato il mio palazzo e che serve la mia zona e quindi vedere i canali con cui l’operator ha stipulato i contratti per la mia zona. Ovviamente sono sempre compresi tutti i canali generalisti e in genere l’offerta e’ completa. La maggior parte degli operatori via cavo sono di proprieta’ di grandi multiple-system-operators (MSO). I MSO possono vendere pubblicita’ nei momenti adiacenti alla programmazione della rete via cavo, che potrebbe non coprire necessariamente 24 ore di programmazione. La visione delle reti via cavo (non importa se generaliste o no) e’ sempre subordinata al pagamento di un abbonamento, in quanto e’ necessario un decoder che consenta la visione dei canali. Ecco perche’ gli Stati Uniti sono abituati “da sempre” alla visione della tv a pagamento.

L’operatore via cavo che conta il maggior numero di cilenti (oltre 23 milioni, quasi un terzo dell’intero mercato via cavo) e’ Comcast. Time Warner e’ il secondo gruppo con circa la meta’ degli abbonati di Comcast. Cox e Charter sono i successivi della lista con circa 6 milioni di sottoscrittori. Vi sono poi altri operatori minori che operano nei mercati televisivi piu’ piccoli, che possono anche arrivare solo a 250.000 sottoscrittori. Ultimamente tutti gli operatori stanno cercando di aumentare le proprie revenue offrendo servizi ancillari aggiuntivi: accesso a internet, telefonia, servizio di Video On Demand, HDTV, servizio DVR ai nuovi come ai vecchi clienti, facendo pagare fee aggiuntive. Diversificando l’offerta possono estendere il proprio mercato o rafforzare quello esistente: sono circa 25 milioni le famiglie che hanno sottoscritto mediante il proprio cable operators anche l’accesso a internet e questo numero e’ probabilmente destinato ad aumentare nei prossimi mesi. La distribuzione del segnale delle reti via cavo da parte dei cable operators si e’ dimostrata negli anni come una delle attivita’ di maggior profitto assoluto dell’industria televisiva statunitense.

time warner logo cable Infatti, basta guardare alle tariffe proposte dall’operatore Time Warner (uno degli operatori piu’ forti nella zona in cui risiedo qui in California) per capire il perche’:
– SOLO TELEFONIA (con telefonate illimitate negli Stati Uniti, Canada, Porto Rico): 44,95$/mese (35,5 euro)
– SOLO INTERNET VELOCE (10 Mbps): 56,95$/mese (45 euro)
– SOLO TV VIA CAVO: 47,95$ (HBO costa 15$/mese aggiuntivi) (38 euro base + 12 euro per HBO)

La combinazione dei pacchetti sopra indicati consente sconti di 3-10$ mese a seconda della combinazione scelta. L’offerta che include TUTTO costa 99$/mese (per il primo anno) e quindi 115$/mese. (78 euro e quindi 91 euro).
Ogni servizio tipo HD, DVR, ricevitore base (obbligatorio) e quello aggiuntivo per un’altra stanza comportano tutti il pagamento di fee aggiuntivi di minimo 5$ a servizio, il che fa lievitare istantaneamente il prezzo dell’abbonamento mensile.

Quali canali sono ad esempio compresi nel pacchetto base di Time Warner per Los Angeles, CA?
Li potete vedere a questo link. Inserite come zipcode il mitico 90210 (Beverly Hills), date OK e quindi nel menu successivo scegliete “City of Los Angeles” e quindi cliccate su “See Channel Lineup”. Sono piu’ di 250: buon divertimento!

Nella puntata precedente abbiamo parlato di: LPTV e transizione al digitale.
Nella prossima puntata, giovedi’ 20 novembre, la Tv via Satellite.