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Santoro su Benelli smascherato da Striscia e licenziato da Mediaset: “Nessuno controlla i giornalisti?”

Il commento del conduttore di Servizio Pubblico sul licenziamento di Fulvio Benelli

pubblicato 15 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 14:57

Michele Santoro in apertura della puntata di Servizio Pubblico di ieri, 14 maggio 2015, ha confermato che il suo talk show tornerà in onda tra 5 settimane dopo le quattro puntate di Announo di Giulia Innocenzi. Il 18 giugno è previsto un appuntamento speciale – una diretta da una piazza – per celebrare di fatto il suo addio dal video.

Premesso questo, è doveroso dare conto del commento del conduttore campano sul caso di Fulvio Benelli, il giornalista prima smascherato da Striscia la notizia e poi licenziato in tronco da Videonews con tanto di annuncio ufficiale in diretta da parte di Del Debbio.

Se nei giorni scorsi sul suo blog Gad Lerner aveva espresso solidarietà nei confronti dell’inviato (“Poiché sono gli autori e i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati (precari) come Fulvio Benelli, a lui, licenziato ieri da Quinta Colonna, voglio esprimere solidarietà: avrà provato di persona cosa significa essere usati come capro espiatorio“), ieri Santoro ha detto:

Nessuno si scandalizza. Gli fanno vedere la qualunque, tanto ormai… E poi la colpa è del giornalista! Cioè, nessuno li controlla ‘sti giornalisti, vanno avanti da soli.

Quasi a voler richiamare le responsabilità di Paolo Del Debbio, Mario Giordano e Claudio Brachino, rispettivamente conduttore di Quinta Colonna e Dalla vostra parte, direttore del Tg4 e responsabile dei due programmi e direttore di Videonews.

Non contento, Santoro, sornione più che mai, ha aggiunto:

Solo noi andiamo in tribunale

con possibile riferimento al caso del presunto falso scoop di Mattino Cinque, svelato proprio da Servizio Pubblico, per il quale Federico Novella aveva replicato duramente in diretta.

Da segnalare, infine, che Benelli in passato ha lavorato anche per Santoro, firmando a giugno scorso il reportage sul caso Speziale e il mondo degli ultrà nel calcio tramesso da Servizio Pubblico Più.