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La vita oltre il Muro, Discovery World racconta Berlino Est ai tempi della Guerra Fredda

Discovery World racconta La vita oltre il Muro, doc che da stasera 9 novembre – 23° anniversario della Caduta del Muro di Berlino – spiega la vita nella DDR.

pubblicato 9 Novembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:23

Il 9 novembre 1989 cadeva il Muro di Berlino. Discovery World (Mediaset Premium) sceglie proprio il 9 novembre per mandare in onda – rigorosamente in prima serata – la prima delle quattro puntate de La vita oltre il Muro, documentario che si prefigge di raccontare la vita nella Repubblica Democratica Tedesca, la DDR socialista, durante la Guerra Fredda.
Realizzato dalla RTÉ, la tv pubblica irlandese, per il ventennale della Caduta del Muro, La vita oltre il Muro cerca di ricostruire l’atmosfera in cui si viveva non solo a Berlino Est e nell’area della DDR, ma in generale nell’Europa dell’Est assoggettata al potere dell’URSS. Per farlo si serve di materiali d’archivio, di filmati d’epoca e soprattutto dei racconti di quanti hanno vissuto per 40 anni in un mondo che in molti casi non hanno scelto, ma che è stato imposto loro da una spartizione post-bellica. A guidarci in questo viaggio nel tempo – ed è difficile credere che da allora siano passati poco meno di 25 anni – l’economista e giornalista George Lee. Di certo il racconto non sarà tragicomico come in “Good Bye Lenin”: in questo caso, piuttosto, si scava nelle ‘vite degli altri’.

Discovery World, il canale doc del pacchetto pay di Mediaset Premium, dedica i venerdì di novembre alla storia recente: quattro puntate per ricostruire, per quanto possibile, la vita quotidiana, comune, privata dei cittadini della Germania dell’Est. “Beyond the Berlin Wall” (questo il titolo originale della serie) fa raccontare a chi si è ritrovato dalla parte ‘sbagliata’ del Muro 40 anni di Guerra Fredda tra USA e URSS, le due Superpotenze che hanno tenuto sotto scacco il mondo con la minaccia di una guerra nucleare. E il microfono di Lee passa di mano in mano, tra chi ha sofferto allora e chi soffre oggi di nostalgia, tra chi ha combattuto contro un regime e a chi ha creduto in un’ideologia sgretolatasi, infine, come il Muro di Berlino.

Ogni puntata, infatti, si snoda attraverso quattro o cinque storie che si intrecciano per restituire un quadro, quanto più possibile sfaccettato, di quel che voleva dire vivere nella DDR. Nella prima puntata, in onda stasera venerdì 9 novembre, si raccontano le vite segnate dal Muro, come quelle dei fratelli Rudolf e Johannes Muller, dell’ex funzionario della Stasi Hagen Koch che ha disegnato la linea di demarcazione su cui sarebbe stato costruito il Muro (eretto nel 1961), e di Peter Roos, l’ingegnere che pur di riconquistare la libertà ha rischiato di tutto per riaverla.

Confine di Berlino Est ed Ovest, prima della costruzione del Muro - 1955

La seconda puntata, in onda venerdì 16, si addentra nei perversi meccanismi della Guerra Fredda, combattutasi a discapito della vita della gente comune, terrorizzata dalla Polizia Segreta e violata nella propria quotidiana intimità. Ce lo raccontano Hartmut Richter, un dissidente perseguitato dalla Stasi, il giornalista irlandese Henry McDonald, allora convinto sostenitore del comunismo, Rudolf Muller, che torna a raccontarci la sua epopea e di come abbia scavato un tunnel sotto il Muro per riabbracciare i suoi figli, e Birgit Bose, atleta che ha visto il proprio corpo distrutto dal doping, alla ricerca della vittoria a tutti i costi.

Venerdì 23, invece, si racconta della Caduta del Muro, mostrata in diretta tv e soprattutto di come, in realtà, la divisione del Paese e il controllo sovietico avessero piegato lo spirito di un popolo esploso al primo concreto cenno di ‘debolezza’ del regime, ‘costretto’ dal nuovo corso politico ad aprire le frontiere. George Lee raccoglie le testimonianze dei sostenitori del regime e di chi vi si è opposto, da quella di Vera Olschlegal, la bella attrice che ha sposato uno dei politici più in vista della Germania orientale, a Herbert Kunz, uno degli agenti che spiava le vita degli altri; da Radjo Monk, poeta che si è opposto al regime, all’ex leader del Partito Laburista irlandese Ruairi Quinn, che si è recato in Ungheria prima della caduta della Cortina di Ferro.

Il Muro è abbattuto - 1989

Il viaggio nella DDR si chiude venerdì 30 con uno sguardo tra passato e futuro. Lee intervista funzionari della Stasi ormai in pensione che si sentono traditi da un regime a cui hanno dedicato la vita, ma si torna anche su Hartmut Richter, ex prigioniero della Stasi che teme il ritorno del regime. Si aggiunge anche le testimonianza di una nostalgica 80enne, che rimpiange le certezze che il governo Sovietico garantiva, perfetta espressione dell’Ostalgie, la nostalgia per la vita ai tempi del regime dell’Est che abbraccia la migliore tradizione del ‘si stava meglio quando si stava peggio’. Ma ci sono anche le storie di chi ha aperto canali commerciali con la Polonia e di chi ormai vive della Berlino multiculturale, dinamica e all’avanguardia di oggi. Davvero un viaggio nel tempo che parte stasera alle 21.00 su Discovery World: peccato che non sia trasmesso in chiaro. Meriterebbe.

Foto | © Getty Images

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