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Fox: Hole in the Wall. Già visto a “Distraction”

Niente da fare, la passione per una certa forma di fare spettacolo inventata in Giappone è inarrestabile: irriverenza, totale assenza di formale decoro e regole strampalate dove l’importante è divertirsi in modo buffo più che vincere. Lo ha dimostrato lo show estivo di ABC I Survived a Japanese Game Show e oggi lo dimostra un

di aleali
3 Settembre 2008 07:00

hole in the wall Niente da fare, la passione per una certa forma di fare spettacolo inventata in Giappone è inarrestabile: irriverenza, totale assenza di formale decoro e regole strampalate dove l’importante è divertirsi in modo buffo più che vincere. Lo ha dimostrato lo show estivo di ABC I Survived a Japanese Game Show e oggi lo dimostra un gioco tv giapponese, Brain Wall, che è nato nel 2006 in oriente e che il 7 settembre arriverà negli Stati Uniti con 26 puntate di questo format ribattezzato “Hole in the Wall“, letteralmente “buco nel muro”. Cos’è? Tetris umano. Già visto anche in Italia.

Nell’ultima edizione di Distraction condotta da Teo Mammucari nel 2007 è sta infatti inserito un gioco ispirato a questo viralissimo game giapponese, dove il concorrente si trova di fronte un muro di cartongesso con un buco di varia forma che arriva addosso al giocatore, il cui obiettivo è superarlo ponendosi fisicamente nel modo corretto.

Il game completo (l’originale orientale è un gioco facente parte di un programma che ne ha molti altri diversi) prevede una sfida tra due squadre da tre elementi per la vincita di 100 mila dollari (25 mila aggiudicati comunque a chi arriva al gioco finale). Nella prima manche un concorrente da solo (il capitano) sfida un membro capo della squadra avversaria, nel secondo gioco i due concorrenti rimanenti affrontano contemporaneamente i muri, nel terzo si mette in mezzo tutta la squadra e nel quarto sempre tutti e tre devono superare muri che arrivano più veloci di prima. La squadra con più punti guadagnati nelle manche precedenti potrà ottenere il premio finale con un muro “al buio”, con la guida vocale dei propri compagni di squadra.



Dimenticavo: appena dietro l’area di gioco (che non si può superare ne in avanti ne all’indietro) c’è un piscina che “accoglie” ogni singolo giocatore incapace di superare i difficilissimi muri che si pongono davanti. Come qualsiasi gioco giapponese fa ridere e non poco, anche se è di una sciocchezza senza pari. Ed è appunto quello il suo segreto. E se fosse riproposto in Italia come gioco pre serale o in access prime time? Magari in una forma leggermente più razionalizzata? A seguire, un video esplicativo della versione giapponese.