Home Rai3, Antonio Di Bella: “Che tempo che fa del lunedì, esperimento riuscito”

Rai3, Antonio Di Bella: “Che tempo che fa del lunedì, esperimento riuscito”

Il direttore della terza rete del servizio pubblico rivendica il successo di Ballarò, Report e del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano.

pubblicato 6 Novembre 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 00:27

Antonio Di Bella non ha dubbi: la rete che dirige è riuscita a mantenere la sua identità, l’esperimento di Che tempo che fa del lunedì è “riuscito perché abbiamo raddoppiato gli ascolti” e “la trasmissione ha inserzionisti più rilevanti“. Ed ancora: lui da Rai3, nonostante le indiscrezioni che lo danno in direzione Tg1, non si muove perché lì “io sto benissimo“. Intervistato da Il fatto quotidiano il direttore della terza rete della Rai ha rivendicato il successo di Ballarò ed ha assicurato che in passato “Floris ha tenuto la schiena dritta. Io ne sono testimone, abbiamo resistito a interferenze e pressioni politiche abbastanza pesanti“, mentre oggi il governo dei tecnici fornisce più serenità un po’ a tutti:

Fanno da schermo ai partiti e ci consentono di lavorare con più tranquillità. Abbiamo finalmente una libertà editoriale completa. La stessa Milena Gabanelli può fare il suo eccellente lavoro in serenità.

Proprio quel Report, accusato da Antonio Di Pietro di aver compiuto l’omicidio dell’Italia dei Valori. Di Bella non ci sta e replica facilmente alle confuse idee dell’ex magistrato:

Report non uccide nessuno. E’ una trasmissione d’inchiesta che colpisce a destra a sinistra e anche al centro. Ha un pubblico che va dai 25 ai 50 anni, in particolare, e questo ci aiuta molto per la raccolta pubblicitaria.

Ok, il governo dei tecnici è oro rispetto al passato. Ma questo non consente di stappare bottiglie di champagne. In Rai qualche problemino, si fa per dire, c’è:

In quattro anni ci hanno tagliato le risorse del venti per cento. Apprezzo l’attenzione dei vertici al bilancio perché dobbiamo scongiurare il peggio, soprattutto se ci sembra così vicino. Ma il discorso che facciamo al governo di Mario Monti vale anche per il presidente Tarantola e il direttore generale Gubitosi: va bene risparmiare, è inevitabile, ma per tornare a crescere bisogna investire sul prodotto e il prodotto televisivo si chiama programma.

Per quanto concerne i contenuti, Di Bella ha spiegato che  “cerchiamo di inserire qualcosa di nuovo“, pur non avendo “grossi capitali a disposizione, anzi dobbiamo fare di necessità virtù“. Ad esempio, da sabato prossimo in seconda serata partirà Telepatia di Oliviero Beha

“che riprende storiche inchieste di Viale Mazzini e manda i propri giornalisti su quei luoghi simbolo che sono già stati esaminati, da Sergio Zavoli”.

Senza dimenticare il ritorno di Luisa Ranieri alla conduzione di Amori criminali, il venerdì in prime time. Con l’obiettivo di mantenere (almeno) quota 9%, indice share di Rai3 in prima serata.

Foto | TM News

Rai 1