Home Notizie TvBlogger per l’estate – Estate senza Festivalbar, inverno senza Sanremo?

TvBlogger per l’estate – Estate senza Festivalbar, inverno senza Sanremo?

Giunge a proposito, questo pezzo per il nostro TvBlogger per l’estate, che pubblichiamo a tempo di recordEstate senza Festivalbar e probabilmente inverno senza Sanremo. Perchè? Non mi sembra che le città italiane d’estate siano vuote a tal punto da rendere sconveniente la realizzazione di un evento musicale di piazza che da anni attira giovani e

31 Luglio 2008 09:44


Giunge a proposito, questo pezzo per il nostro TvBlogger per l’estate, che pubblichiamo a tempo di record

Estate senza Festivalbar e probabilmente inverno senza Sanremo. Perchè? Non mi sembra che le città italiane d’estate siano vuote a tal punto da rendere sconveniente la realizzazione di un evento musicale di piazza che da anni attira giovani e meno giovani. E mi pare anche che nel mese di Febbraio ogni rete televisiva riempia il palinsesto parlando del festival della canzone italiana. Eppure non basta.

A volte sembra esserci tanto rumore per nulla, perché poi gli ascolti non manifestano questo attaccamento della gente a tali manifestazioni. E allora meglio chiudere? Forse si, se non si ha la capacità di rinnovarsi, di cambiare. Nell’era di Youtube i ragazzi non aspettano il Festivalbar per ascoltare i loro idoli e non si attende Sanremo per sentir cantare persone ormai fuori dal giro da anni. Se uno spettacolo condotto da Adriano Celentano in periodo di garanzia sulla stessa rete riesce ad ottenere un pubblico maggiore di Sanremo, che prevede la partecipazione di circa venti cantanti, allora vuol dire che è quello che la gente desidera.

Uno spettacolo, allestito per gli spettatori, non una vetrina per far in modo che il cantante di turno possa avere il suo “contentino”. Voi direte che anche Celentano aveva il suo tornaconto, ma almeno il suo show è piaciuto. Non basta creare una accozzaglia di nomi pseudo-famosi per garantire il successo. Manca totalmente la fantasia in entrambe le manifestazioni canore. Non c’è partecipazione dal punto di vista emotivo, perché molti oltre a voler ascoltare belle canzoni vogliono anche sapere se la Tatangelo è stata accompagnata da D’Alessio o Ilary Blasi da Totti.

Altrimenti non si spiegherebbe come facciano ad esistere e a essere seguiti con trasporto, programmi quali L’Isola dei famosi o Amici dove il coraggio e il talento dei concorrenti sono messi in secondo piano dalle discussioni che si creano tra i partecipanti stessi. E allora? Gli italiano non sono più quelli di cinquant’anni fa, quindi la parola d’ordine è rinnovare, d’altra parte panta rei.

Laura.