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Duilio Giammaria a Blogo: Ecco il mio nuovo Petrolio da stasera su Rai1

Il conduttore di Petrolio ci presenta la nuova serie del programma della prima rete della Rai.

di Hit
pubblicato 30 Marzo 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:30

Torna in onda stasera sulla prima rete della Rai alle ore 23:30 il programma d’inchiesta giornalistica Petrolio, nato nella struttura del vice direttore Ludovico Di Meo. Anche per queste nuove 6 puntate Duilio Giammaria andrà a scovare le ricchezze del nostro paese, per valorizzarle e per imparare a sfruttarle al meglio. Nella prima emissione in onda stasera di questa nuova serie si parlerà del mondo delle infrastrutture, dal cantiere Italia con le grandi opere ancora da fare o incompiute, allo Shinkansen, il treno super veloce che attraversa il Giappone, al ponte di Oresund, il gigantesco complesso infrastrutturale che unisce la Svezia alla Danimarca, talmente imponente da avere ispirato una serie televisiva.

Ma per raccontarci meglio queste nuove 6 puntate di Petrolio, Blogo ha invitato il conduttore del programma Duilio Giammaria a presentarle ai nostri lettori.

Rimettere al centro il prodotto

La vocazione di Petrolio, mia e quella dell’intera redazione è quella di alzare lo sguardo. Partiamo sempre da vicende che hanno una rilevanza nazionale per fare dei confronti con quello che avviene nel resto del mondo. E’ quello di cui forse l’Italia ha più bisogno in questo momento: una visione che consenta a noi tutti di riposizionarci in un contesto internazionale e globale. La televisione è uno strumento ideale da questo punto di vista, la possibilità di proiettare l’Italia nel mondo e portare il mondo in Italia

L’Italia è e rimane una super potenza a livello internazionale. Quando ci chiudiamo nelle anguste cronache nazionali della crisi economica di questi anni, ce ne dimentichiamo. O meglio se ne dimentica chi non ha rapporti con il mondo esterno. A Tokyo, si è appena inaugurata una mostra intitolata Il Denaro e la Bellezza, che racconta come Firenze capitale della finanza mondiale del 1400 fosse anche la capitale della creazione artistica. Ho visto i giapponesi, cittadini della terza potenza economica mondiale, divorare con gli occhi i fantastici dipinti di Donatello e le altre meraviglie che arrivavano dal nostro paese, le potenzialità nella valorizzazione del nostro patrimonio è un altro dei nostri cavalli di battaglia e siamo convinti che Petrolio possa contribuire a creare condivisione e consapevolezza.

Petrolio è un programma che cammina sulle gambe e nella testa di chi lo fa e come tutti noi è dunque in costante evoluzione. Non mi iscrivo al club dei format televisivi come si trattasse di formule magiche o esoteriche. Il vantaggio di Petrolio è che è nato “spontaneamente” nel cuore di una grande rete come RAI 1. E’ la dimostrazione che nella nostra azienda sopravvive un anima creativa: dal direttore generale ai direttori di rete sin giù nelle “fabbriche televisive” come Petrolio, basta mettere al centro il prodotto, lasciar fare a chi conosce e ama questo mestiere, perchè le cose accadano e la televisione si rigeneri interpretando interessi e gusti del nostro pubblico. La ricchezza di Petrolio deriva dalla fiducia del direttore Giancarlo Leone, ai vicedirettori Di Meo, Pastore dalla struttura di Cerioni alla produttrice Portaluri, alla curatrice Moriondo, sino alla formidabile squadra autoriale Brandi, Ciorciolini, Iacolino, Linguiti, la redazione e i preziosi assistenti. La tv è sempre un lavoro di squadra e più il team è variegato e motivato e più i programmi riescono meglio

Partiamo stasera con una inevitabilmente “scottante” puntata sulle infrastrutture: dall’analisi della situazione italiana a una visione internazionale: avremo reportage tra gli altri, dal sud Italia, dall’Expo, da Tokyo.
Ci occuperemo di nuovo di valorizzazione e conservazione del nostro patrimonio culturale con una puntata intitolata Caccia al Tesoro, poi ancora le Città, le Risorse- quelle energetiche ma anche intellettuali- che generano ricchezza, con un interessante viaggio nella Silicon Valley e naturalmente, cibo, acqua e dunque l’Expo.
Petrolio è il programma che pur non nascondendo le difficoltà pensa a cercare e se possibile, indicare possibili soluzioni.

Petrolio nella mia idea è un programma aperto: una redazione “liquida” in cui la classe dirigente, i nostri telespettatori, i giovani e gli intellettuali possano contribuire liberamente.
Basta guardarsi intorno e cambiare punto di vista per rendersi conto che le cose possono di nuovo migliorare. Basterà mettere al centro il merito: persone giuste e e motivate nei posti giusti. Sono stato da poco nella Silicon Valley ed è sorprendete trovare nostri ingegneri nel cuore delle aziende più innovative. Abbiamo capacità da vendere, capacità che cercano solo il giusto terreno per esprimersi.

Petrolio si occuperà anche di scenari internazionali – in collaborazione con le migliori televisioni di servizio pubblico europeo – stiamo preparando una formidabile serata scenario per cercare di capire cosa sia l’ISIS, cosa ci sia dietro, come sia potuto succedere che crescesse sotto gli occhi di un occidente distratto.
La nostra migliore risposta al terrorismo è quello di capire e di non avere paura. La propaganda dell’ISIS si basa proprio sui nostri timori. Non solo in occidente ma in tutte le società arabe e del medio oriente deve farsi sentire forte e chiara la voce di chi dice: “non abbiamo paura della vostra assurda violenza”, arabi e europei sono dalla stessa parte. Dalla parte di chi vuole vivere e prosperare in un mondo in cui i propri figli crescano sicuri e felici. Cosa c’è di più forte e rivoluzionario di cercare la felicità? Petrolio è anche il programma che dichiara apertamente il suo intento: è importante avere l’ambizione di essere felici…

Duilio Giammaria

Rai 1