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Le Iene, diretta 19 Marzo 2015: tutti i servizi

Le Iene in diretta su Blogo: le anticipazioni sui servizi di questa sera.

pubblicato 19 Marzo 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:48

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0.45 Ultimo balletto. Ultimi richiami di Ilary e Teo alle iniziative. Linea a Fronte del Palco e buonanotte a tutti.

0.42 e ri-pubblicità. A mezzanotte e quarantadue.

Stefano Tacconi e l’imbianchino non pagato

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0.38 Stefano Tacconi viene raggiunto dalla Iena e promette di pagare. Al telefono, Cristian se lo mangia vivo (giustamente). Comunque si recupera tutta l’attrezzatura dell’imbianchino. (Lo avrà pagato davvero?).

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0.35 Il servizio della Iena Veronica parla di un giovane operaio che è stato fregato da uno dei suoi idoli, Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus. Gli ha imbiancato la casa e non lo ha ancora pagato.

La famiglia e l’omosessualità

0.31 “Ma se due gay vogliono fa’ na famiglia, ma a te che te frega?” dice Lucci. “Quando La Russa mi dà ragione… mi preoccupo”

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0.30 E Mario Adinolfi interviene, pro famiglia uomo-donna ovviamente.

0.28 Lucci continua a incalzare Roberto Formigoni, facendogli interventi continui anche in interviste altrui.

Sei al telefono col fidanzato tuo?
Sei sicuro della tue eterosessualità?
Secondo te i gay vanno curati?

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0.26 Enrico Lucci è al convegno sulla famiglia a Milano. Il contrasto tra famiglia cosiddetta tradizionale e le nuove famiglie, di omosessuali o di genitori single, è al centro di questo servizio. Naturalmente viene intervistato Formigoni.

Affittopoli a Roma

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0.22 Altra questione, gli immobili in concessione ad associazioni e partiti che si autoriducono anche i canoni di locazione. L’esempio del Pd in Via De Giubbonari a Roma, che è passato da 1200 euro a 200 euro di propria iniziativa, è l’ultimo gancio per il sindaco Marino.

0.21 Il problema resta comunque, oltre a quello della trasparenza, quello della manutenzione che viene pagata dal Comune ma non effettuata.

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0.19 Nemmeno i consiglieri comunali riescono ad ottenere i nominativi delle concessioni.

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0.16 Affittopoli al comune di Roma, sui canoni di affitto non pubblicati sul sito del Comune. Ignazio Marino prova un po’ a salvarsi, ma la legge sulla trasparenza non viene bene applicata dal primo cittadino della Capitale.

#Isola e Divino Otelma

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0.12 Ma viene scoperto. E via, costretto ad andarsene. Ma ci riprova: con irruzione nudo nel camerino di Alessia Marcuzzi. Che giustamente gli dice “le aveva già fatte Volo queste cose!”

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0.06 Dopo qualche peripezia trova un traghettatore, Adolfo. Si parte la mattina prestissimo e si arriva sulla sospirata Isola. Si cammina un bel po’.

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0.02 L’infiltrato vuole arrivare all’Isola dei Famosi. Un consulto con il Mago Otelma e il suo sale cerimoniale per riuscire a individuare quali saranno le isole. E si parte per l’Honduras, a vedere se si può riuscire a raggiungere La Palapa.

0.00 Si torna in studio parlando di Rocco Siffredi all’Isola.

23.54 e pubblicità.

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23.53 I nuovi giocattoli? Bambole normali e Barbie trans.

Le pagelle dei politici di Enrico Lucci

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23.51 Seconda vittima, Alessandro Di Battista dei M5S per una bufala su Boko Haram in Nigeria. E le battute di Lucci al grillino spopolano su Twitter.

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23.47 Enrico Lucci passa per Pagella Politica, un sito che si occupa di sbugiardare i politici facendo fact checking continui sulle loro dichiarazioni. Le ultime “bufale”? Salvini sull’euro, e Cuperlo sulla disoccupazione giovanile. (“È vero che stamo nella mmmm*rda, ma non è ancora diarrea”, commenta Lucci con Cuperlo).

#eutanasia

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23.44 Chi può decidere come e quando morire? Le risposte, certo, sono molteplici e il tema è molto delicato.

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23.41 Si parla di sedazione terminale e della differenza con l’eutanasia: la sedazione è molto più dolorosa perché porta alla morte per soffocamento, mentre l’eutanasia avviene attraverso somministrazioni farmacologiche. Il dottor Riccio ha le idee chiare:

Ci sostituiamo a Dio sia quando interrompiamo le terapie e quando prolunghiamo le vite con le terapie. Anche il Papa lo chiese al Cardinal Martini al tempo. Da quello che risulta dai testi scritti sì, e non deve spiegarlo un medico.

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23.37 Mario Riccio è il medico anestesista che nel 2007 staccò la spina a Piergiorgio Welby e nel corso della sua vita lo ha fatto altre 50 e 60 volte. È stato prosciolto e il giudice gli ha detto è stato anche legale farlo.

23.36 Il dottor Melazzini è cattolico praticante e credente. Non ha mai pensato di chiedere l’eutanasia. L’unica salvezza è non pensare a ciò che si è perso.

È sbagliato dare la possibilità di scegliere della propria vita. La vita è un bene indisponibile. L’anticipo della morte non deve mai essere preso in considerazione. Lei la chiama libertà questa? Questa è paura. Quando arrivi a ipotizzare un determinato percorso, la paura prende il sopravvento.

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23.33 La SLA colpisce la muscolatura volontaria, quindi il dottor Melazzini non può mangiare e bere. Si alimenta a flebo. “Mi sono scontrato con l’impotenza della scienza medica. Io amo tantissimo andare in montagna. Mi prende l’invidia, apprezzo la bellezza di ciò che con la mente riesco a fare. Quindi mi sono attrezzato con la carrozza elettrica 4×4 e vado su sentieri di montagna”

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23.29 Si parla di Eutanasia nel servizio di Matteo Viviani. Ci si ricollega ad un servizio di qualche settimana fa. L’Eutanasia in Italia non è legale, ma non tutti sono favorevoli alla dolce morte. Si parla di Mario Melazzini, un medico che si è ammalato di SLA a 43 anni, e che non intende però essere favorevole all’eutanasia.

23.24 e pubblicità.

Le nuove rotte dell’immigrazione via terra

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23.22 Incrociano quattro ragazzi clandestini dal Pakistan e dall’Afghanistan. Sono tre mesi che camminano per raggiungere l’Europa.

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23.20 Un ragazzo li scorta fino a pochi chilometri dal confine. Dovranno essere sicuri di essere in Ungheria. Trovano anche dei documenti e vestiti lasciati dai migranti prima di provare a passare la frontiera.

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23.17 Ma il capo dei trafficanti si impensierisce e non vuole farli passare. Pelazza e gli amici vorrebbero andarsene per evitare che le cose si mettano male. Cambiano modalità.

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23.15 All’hotel Vila Lira trovano chi potrà aiutarli, il proprietario dell’albergo. Che è un po’ restio all’inizio, visto che due italiani senza documenti sono rari, ma con una scusa riescono a sistemare la questione.

23.12 Tocca a Luigi Pelazza. Si parla di immigrazione, ma non via mare, bensì via terra: i clandestini entrano dall’Ungheria, primo avamposto di Schengen. Il giro di Pelazza parte da Pristina, in Kosovo, fino a Belgrado e da lì a Subotica, al confine tra Serbia e Ungheria.

La multa alla Presidente del Consiglio comunale di Messina

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23.11 Giulio Golia va a chiedere conto e ragione ad Emilia Barrile, in Comune. E la donna ovviamente si arrampica sugli specchio.

23.10 Il comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi dice che si è sentito addirittura sconvolto dall’idea che la presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile volesse far indagare qualcuno della Digos.

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23.06 Giulio Golia va a scoprire perché la Presidente del consiglio comunale di Messina abbia chiesto chiarimenti sulla multa ricevuta dopo aver parcheggiato in un posto per disabili.

La trufffa delle case

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23.04 Le Iene vengono allo scoperto con l’uomo, che promette di sistemare le cose vendendo la propria casa. Poi viene lasciato a piedi a 7 km dal primo centro abitato.

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23.00 Il costruttore ha uno schema predetto: propone di fare la casa in sei mesi. Chiede 20mila euro di caparra. E poi sparisce. Le Iene organizzano incontri combinati all’insaputa del costruttore truffatore, prima con Marica, poi con Davide e la moglie, poi con Roberta.

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22.57 Marica e il marito, e Davide con la moglie, sono stati truffati da un costruttore. Il terreno sul quale dovevano sorgere le case non era di sua proprietà, intasca la caparra di 20mila (e 25mila euro) e poi scompare. Anche a Roberta e marito è successa la stessa cosa.

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22.55 Si torna in studio parlando di religione, a commento del servizio di Nadia Toffa. In Italia ci sono sempre meno cattolici.

22.49 e pubblicità.

Le esercitazioni militari in oasi protetta

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22.48 Per trovare un luogo alternativo al poligono di Drasi, le Iene vanno a chiederlo a Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia. Appuntamento alla prossima volta.

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22.47 Sono state fatte delle riprese anche con un drone, che ha mostrato crateri continui. Un geologo del WWF dice che potrebbero aver causato anche le frane del terreno.

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22.44 Si va in Sicilia per mostrare le esercitazioni militari che avvengono in un’oasi protetta, al poligono di Drasi. A parlarne è Claudio Lombardo, che è attivo in un’associazione ambientalista che vuole difendere il territorio. Le bombe arrivano persino in mare e vengono pescate dai pescatori. L’Arpa ha rilevato una massiccia presenza di piombo nel terreno e in mare, minando l’ecosistema della zona.

22.36 pubblicità.

I soldi di #MafiaCapitale

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22.35 Alemanno dice che i soldi non possono essere restituiti perché non ci sono più. Non ci pensano, come invece rimarca la Iena prima della chiusura del servizio.

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22.31 Ignazio Marino dice che non potrà restituirli perché sono stati reinvestiti. Mirko Coratti, ex presidente del consiglio comunale indagato, rifiuta di rispondere e li rimanda all’avvocato. Gli altri politici interrogati dalla Iena tergiversano, tra cui Franco Frattini.

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22.29 Si parla di Mafia Capitale. I soldi che sono stati utilizzati vanno restituiti o no? Coro unanime da destra a sinistra. Ma quei politici che hanno ricevuto i soldi da cooperative coinvolte, li restituiranno?

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22.27 Ha fatto scalpore, qualche giorno fa, la foto di una suora a seno seminudo con un rosario in mano. Crasse battute di Mammuccari. Si discute sull’utilizzo della donna nella pubblicità e del quantitativo di pubblicità sessiste che affollano l’Italia.

22.21 pubblicità. Da Twitter, una foto della Iena Nadia Toffa all’epoca del servizio.

Nadia Toffa, Iraq e l’Isis

22.21 Con la voce del califfo capo dell’Isis, si chiude il servizio di Nadia Toffa sull’Iraq.

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22.18 Nadia Toffa intervista un bambino che è stato reclutato dall’Isis e poi è riuscito a liberarsi e scappare. Il bimbo racconta di cosa accadeva nei campi, dai video con le esecuzioni dei peshmerga fino alle pillole che venivano somministrate per drogarli. Vorrebbe rivedere i suoi amici, ancora nelle mani dei terroristi, e vorrebbe vendicarsi per poter poi essere libero.

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22.16 Viene mostrato un video dei campi di reclutamento e addestramento di soldati bambino da parte dell’Isis.

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22.13 Il comandante dei guerriglieri peshmerga non porta i gradi per non essere preda dei cecchini. A duecento metri dalla roccaforte, c’è l’Isis con le bandiere e i miliziani pronti a sparare. Ma la vita nel villaggio continua, i peshmerga devono proteggerli. Anche Nadia Toffa e la troupe vengono rimandati indietro, perché c’è rischio di attacchi.

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22.11 L’Uomo d’Acciaio, vittima di numerosi attentati non riusciti da parte dell’Isis, dice che bisogna stare attenti all’Isis perché ci sono molte persone che credono a questi terroristi, e il rischio è che prendano sempre più piede.

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22.09 Sono i peshmerga i veri eroi di questa guerra, dice Nadia Toffa. Impediscono all’Isis di arrivare ai pozzi di petrolio combattendo sulla montagna che divide le zone dei due schieramenti.

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22.07 Una giornalista della comunità Yasidi collabora attivamente per cercare di salvare le donne. Dice che il prezzo per ogni donna è arrivato a 10mila dollari per riscattarla.

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22.06 Nadia Toffa racconta che è in corso una vera tratta delle schiave: viene mostrato un video, già pubblicato, su una normale giornata in cui i miliziani dell’Isis si preparano alla compravendita delle donne.

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22.04 Le donne intervistate sono della comunità Yasidi, non musulmane. Sono 4000 le famiglie, per un totale di ventimila persone, accampate nei campi profughi allestiti sul confine tra Kurdistan e Turchia dalle Nazioni Unite.

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22.01 Le violenze più forti hanno colpito anche le bambine piccole, fino a 7 anni. Una giovane madre sembra pregare mentre racconta ciò che ha perso durante la prigionia.

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21.58 Alcune testimonianze delle donne catturate e poi scappate dai terroristi sono raccapriccianti. Parlano di violenze, percosse, matrimoni combinati a forza con gli assassini dei loro uomini e padri, controlli continui, sostanze messe nelle tubature per inquinare l’acqua e stordire le donne. Alcune di loro sono state vendute. Altre, bambine di 8 anni, già date in moglie sin da piccoline.

21.57 Selin è una delle donne che ha combattuto l’Isis sul fronte di Kobane. È morta qualche mese fa, suicidandosi per non finire nelle mani dei terroristi.

21.55 Si torna in studio. Si parla dell’attentato a Tunisi. Nadia Toffa è andata in Iraq a intervistare le donne che combattono l’Isis.

Lavoro nero alla Curia di Napoli

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21.52 Il Cardinal Sepe, incrociato da Calabresi, ovviamente plaude alle parole di Papa Francesco. E Calabresi gli mostra il video di Gerardo e Luigi che chiedono di essere pagati. “Certamente”, risponde il cardinale. E mentre Calabresi incalza, il cardinale si allontana e non risponde alle domande sul perché abbiano sospeso i pagamenti ai due dipendenti.

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21.49 Nonostante le promesse, il contratto di lavoro non è arrivato. Dopo 3 anni in nero, Gerardo e Luigi hanno fatto causa. E dalla Curia hanno sospeso i pagamenti, nonostante i due continuino a lavorare. A spiegarlo è un Monsignore che è rimasto anonimo, e che spiega come il Cardinal Sepe sappia tutto del loro lavoro in nero.

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21.46 Due dipendenti dell’arcidiocesi di Napoli raccontano di essere assunti a nero dalla Curia. Sono pagati con assegno ma non ricevono contributi oramai da anni. Dopo 7 mesi in nero, la Curia propose un contratto di 4 ore, ma in realtà Gerardo e Luigi lavorano 8 ore al giorno, e il contratto è stato firmato dal Cardinal Crescenzio Sepe della Diocesi di Napoli.

21.44 Paolo Calabresi (indimenticato Biascica di Boris e uno dei più bravi attori italiani, sia detto), parla del Papa che ha condannato il lavoro nero, dicendo che chi fa l’elemosina con i soldi tolti ai dipendenti perché magari tenuti con pessimi contratti è un peccatore.

il caso Dolce & Gabbana

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21.41 Si torna in studio e Ilary Blasi parla ancora di Dolce & Gabbana, elencando le celebrità e le reazioni impreviste (tra cui quella di Carlo Giovanardi). Si parla proprio del cambio di idee dei due stilisti nel corso degli anni.

21.36 Pubblicità.

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21.33 Le Iene sono andate a Polizzi Generosa, il paese dove è nato e cresciuto Domenico Dolce e dove il tempo si è fermato a 50 anni fa. Un vox populi per sentire se gli abitanti del piccolo paese sono d’accordo o meno con il loro figliol prodigo. E naturalmente, la maggior parte è d’accordo con le esternazioni dello stilista, perché siamo in Sicilia e dobbiamo solo far vedere quanto son retrogradi.

E infatti su Twitter qualcuno intuisce il taglio del servizio e dice la sua.

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21.31 In un’intervista doppia de Le Iene nel 2005, proprio i due stilisti avevano dichiarato esattamente il contrario.

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21.30 Ed ecco uno dei servizi clou della serata: i Vip contro Dolce & Gabbana dopo le esternazioni contro i figli in provetta pubblicate su Panorama.

La storia di #Claudia

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21.27 Claudia racconta di aver fatto una “figura di m*rda” col Papa, pur se il Pontefice ha riso quando ha letto il bigliettino di saluto. È molto emozionata e contenta. Dopo c’è tempo per mangiare e per un paio di chiacchiere.

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21.25 La mattina della visita al Santo Padre, Claudia viene accompagnata da tutta la famiglia. Papà Gaetano aggiorna Nina, la iena, sulla salute della figlia. Il nome della malattia non si sa, ma la bambina sta molto meglio rispetto all’anno scorso.

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21.23 La salute di Claudia è migliorata un po’. Vuole incontrare il Papa perché secondo lei sembra un supereroe.

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21.20 Il primo servizio è su Claudia, una bambina in sedia a rotelle che è riuscita a coronare il sogno di incontrare il Papa. Claudia ha una malattia degenerativa sconosciuta, e il padre si occupa di lei. Lo scorso anno fu intervistata da Le Iene e il servizio fece talmente tanto scalpore che gli aiuti per lei si sono sprecati, arrivando da tutto il mondo.

Ilary Mammuccari

21.16 Tradizionale balletto per Ilary Blasi e Teo Mammuccari. E subito pubblicità.

21.14 Intanto via Twitter scopriamo che Ilary Blasi è in pantaloni rossi e top nero. E che è quasi tutto pronto per la diretta de Le Iene.

21.08 Ancora qualche minuto e la diretta de Le Iene comincerà. Pronti a commentare con noi?

Le Iene, puntata 19 Marzo 2015 | Anticipazioni

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Le Iene, 19 Marzo 2015: Ilary Blasi e Teo Mammuccari, disturbati dagli interventi irriverenti della Gialappa’s Band, tornano per una nuova puntata dello show di Italia 1 e in diretta liveblogging su Blogo a partire dalle 21.15.

Le Iene | 19 Marzo 2015 | Servizi

A Le Iene va sempre di moda la varietà di argomenti: Nadia Toffa si è recata nel Kurdistan iracheno per incontrare alcune donne che sono riuscite a liberarsi dalla prigionia dell’Isis, che sta mettendo in piedi una vera e propria tratta delle schiave. Sono moltissime, infatti, le donne rapite, stuprate, schiavizzate o vendute dai guerriglieri dell’Isis. Nadia Toffa è riuscita a intervistare un ragazzino che è riuscito a scappare da uno dei campi di addestramento per bambini dell’Isis, sulla linea del fronte dove si trovano i combattenti peshmerga.

Matteo Viviani riprenderà invece il discorso sull’eutanasia: qualche settimana fa ha intervistato tre persone affette da gravissime malattie, che un giorno vorrebbero poter essere libere di porre fine alle loro sofferenze, ma in Italia non è possibile esaudire il loro desidero perché la normativa non lo permette (l’accusa sarebbe di omicidio e si rischiano fino a 15 anni di galera). Matteo Viviani incontra Mario Melazzini, un medico malato di SLA che si mostra assolutamente contrario all’eutanasia e spiega le sue motivazioni; in seguito, a parlare sarà il Dott. Mario Riccio, colui che staccò la spina a Piergiorgio Welby affetto da distrofia muscolare. Il Dott. Riccio mette in evidenza alcuni aspetti più tecnici legati all’eutanasia, come la differenza esistente tra desistenza terapeutica, sedazione terminale ed eutanasia.

Giulio Golia si occuperà invece dei 20 anni dalla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi in Somalia nel 1994 durante un agguato a Mogadiscio. Per la loro morte Hashi Omar Assan è rinchiuso da 16 anni in un carcere italiano, nonostante il somalo si sia sempre proclamato innocente. Ashi è stato arrestato perché un testimone, Ahmed Ali Rage, soprannominato Jelle, lo accusa di aver fatto parte del commando omicida. Jelle indicò il giovane Hashi Omar Hassan al pm durante un interrogatorio, ma poi non si presentò a deporre al processo e fuggì all’estero. Il supertestimone ha poi ritrattato e ha dichiarato di aver mentito. Giulio Golia ripercorre la vicenda mettendo in evidenza le contraddizioni e facendo ascoltare la registrazione di una telefonata del 2002 tra Jelle e un giornalista della BBC di Londra, in cui il supertestimone dice di essere stato pagato per dire che Hashi facesse parte del commando omicida.

Le Iene | 19 marzo 2015 | Diretta streaming

Anche questa puntata de Le Iene sarà disponibile in diretta streaming su VideoMediaset mentre sulla pagina Facebook del programma verranno caricati i singoli servizi a pochi secondi dalla loro messa in onda. Su TvBlog, invece, vi aspettiamo come sempre con il nostro consueto e dettagliatissimo live a partire dalle 21.10.

Le Iene | 19 Marzo 2015 | Second Screen

L’hashtag Twitter per commentare la trasmissione è #leiene, mentre il profilo ufficiale risponde a @redazioneleiene. La pagina Facebook del programma è aggiornatissima anche durante la puntata.


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