Home Serie Tv Il Bosco, il mistero della fiction non riesce ad avere il ritmo giusto per il thriller

Il Bosco, il mistero della fiction non riesce ad avere il ritmo giusto per il thriller

Il Bosco non trova il ritmo per dare al mistero della serie la suspence che cerca per diventare interessante, andando a realizzare scene lente con dialoghi che riescono poco ad interessare

pubblicato 20 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 18:16

Più che thriller o mistery, nella prima puntata de Il Bosco c’è l’attesa di capire di cosa realmente parli la fiction: la troppa suspence che percorre il primo episodio della serie tv di Canale 5 potrebbe essere nociva per chi pensava di seguire un thriller e si ritrova davanti ad una trama che invece lascia intendere poco, con lo scopo ovviamente di aumentare la curiosità del pubblico.

Ma come succede con tutti i mistery, quando si propone al pubblico una storia dai contorni sbiaditi e si lascia nel dubbio dove si voglia andare a parare, si ottengono due risultati: o il pubblico s’incuriosisce e resta davanti alla tv, o si stufa di dover aspettare che arrivi una soluzione e cambia canale. Giocare col mistery ha questi effetti, ed il fatto che anche Il Bosco debba averci a che fare è scontato.

Ambientare una fiction in una cittadina e, soprattutto, far risiedere i misteri dei suoi abitanti in un bosco che fin dal suo aspetto indica che nasconde più di un segreto è il minimo che si possa aspettare da una fiction che sembra voler seguire il filone de Il tredicesimo apostolo: raccontare qualcosa di diverso senza però allontanarsi troppo dagli schemi della fiction italiana.

Ecco che, allora, il cast è quello rassicurante che i telespettatori delle fiction della Taodue conoscono, mentre i dialoghi cercano di trovare qualche momento brillante per poi scendere a livelli mediocri. Il Bosco vorrebbe differenziarsi dalle altre fiction, e ci prova, andando a seguire due storyline che ricordano i mistery americani in cui tutti hanno un segreto: sia i professori dell’università al centro della serie che gli studenti. Ma sembra che le intenzioni degli autori debbano scontrarsi con eccessivi momenti riempitivi, scene che dovrebbero portare tensione alla storia ma che a tratti innervosiscono per quanto cerchino di essere utili alla trama ma non ci riescano.

Che i mistery abbiano bisogno di più di un episodio per poter essere “capiti” è ovvio, ma Il Bosco risente di una lentezza che potrebbe avere gli effetti contrari rispetto a quelli cercati. Se la fiction non trova il giusto ritmo, il tentativo di portare in tv una contaminazione diversa ad un genere già noto al pubblico italiano potrebbe diventare un’occasione non sfruttata appieno.


Il Bosco