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Le Iene, caso Top One | Enrico Papi a Blogo: “Io non dico il falso in televisione”

Enrico Papi sul caso Top One raccontato da Le Iene

pubblicato 21 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 18:17

Enrico Papi ha scritto a Blogo per fornire la sua versione dei fatti in merito al servizio trasmesso da Le Iene nella puntata di giovedì 19 febbraio (cliccando sulla foto in apertura di post potete rivederlo) a proposito di alcuni tecnici di Top One, programma di Italia Uno da lui condotto nel 2013, che non sarebbero stati pagati.

Di seguito trovate la nota inviata dal conduttore a Blogo:

Leggo sul vostro Blog l’indiscrezione di un mio eventuale impegno in Rai nella prossima estate, sarei veramente onorato di lavorare per la Rai, ma non vi scrivo per questo e neppure per commentare ulteriormente una vicenda ormai passata da tempo che riguarda un pagamento di iva avvenuto e ripeto avvenuto! in ritardo e per questo archiviato e chiuso anche in fase giudiziaria e erroneamente riportato da alcuni siti e giornali come evasione fiscale ma vi scrivo per la vicenda del servizio delle Iene andato in onda nella puntata di ieri.
Approfitto per ribadire che la società che produceva il programma Top One e della quale ero socio ha incaricato e regolarmente pagato una società di Catania ,che è stata segnalata alla produzione come idonea e adatta a svolgere tale attività , che ha gestito attraverso la sua organizzazione e suo personale tutta la parte tecnica.
Le registrazioni si svolgevano in un parco divertimenti in provincia di Catania e si è ritenuto giusto e funzionale utilizzare per la parte tecnica una società appunto di Catania e relativo personale del luogo offrendo allo stesso tempo una opportunità di lavoro a molta gente.
Sono stato interpellato dal programma Le Iene perché alcuni lavoratori di questa società di Catania o collaboratori della stessa hanno scritto al programma denunciando il fatto di non essere stati pagati o pagati in parte.
Mi dispiace moltissimo ma questo non dipende e non è dipeso ne dalla società produttrice del programma e ne da me.
Davide Parenti mi ha contattato per realizzare questo servizio e contribuite a risolvere il caso attraverso un mio appello a questa società di Catania sensibilizzando i responsabili a pagare le persone che hanno lavorato per loro e che non hanno come dicono ricevuto compenso. Per questo mi sono prestato ad essere intervistato.
Non ho avuto modo di vedere il servizio andato in onda ma non dubito che Le Iene, programma che a me piace moltissimo , avrà’ fatto un servizio divertente e ovviamente in linea con il loro stile.
Ecco quindi il motivo per il quale vi scrivo, faccio ancora una volta lo stesso appello a questa società di Catania :
“Visto che voi avete preso quello che dovevate prendere per favore fate lo stesso con chi non ha preso il dovuto. Grazie!”.

Blogo ha anche contattato telefonicamente il conduttore per chiedere alcuni chiarimenti. Papi ci ha raccontato:

Davide Parenti mi ha chiamato prima e mi ha detto ‘io devo fare questo servizio’, io ho risposto ‘io cosa c’entro? La società (si riferisce alla Duck On Line, produttrice di Top One, di cui Papi – secondo Le Iene – sarebbe stato titolare all’epoca, Ndr) ha pagato quest’altra società di Catania’. Lui: ‘No, tu ci servi, questi sono ragazzi che non hanno avuto soldi, se tu fai un appello, ci servi per questo, tu non sei il cattivo del servizio, sei il buono’. Poi mi ha fatto chiamare dal giornalista, ci siamo incontrati…. l’intervista era combinata… non è che loro mi hanno sorpreso, sono stato avvertito il giorno prima. Sapevo che ci saremmo visti e sapevo l’argomento. Poi ci siamo fermati a parlare, era tutto molto cordiale e scherzoso… e io ho fatto vedere di avere dei messaggi… ma non è che ci siamo mai chiamati, né sentiti… lui (Francesco Galletta, Ndr) è una persona carina, siamo usciti a cena ma con gli altri.

Ribadito di non aver ancora visto il servizio in questione perché “sono all’estero”, Papi a proposito de Le Iene ha precisato:

Se mi hanno messo in mezzo sarò costretto a procedere per vie legali, mi auguro che dal servizio loro non abbiano detto che io non ho pagato questi ragazzi, perché non è così.

Questo non lo dicono, ma Agresti dice di avere il sospetto che tu stia coprendo Galletta.

No, io non l’ho coperto. Lui è stato pagato. Se lui non ha pagato avrà i suoi motivi. Oppure loro dicono il falso. Oppure è uno che non ha pagato e allora si farà una denuncia al tribunale.

Agresti dice anche che non hai mandato la documentazione promessa…

Io la documentazione ce l’ho, non l’ho mandata a loro perché Le Iene non è un tribunale, ma un programma satirico. Ho anche una lettera nella quale la società (la Duck On Line, Ndr) scrive ‘io vi pago, ma mi raccomando, dovete pagare tutti i lavoratori, vi impegnate a farlo, rispendendo questa lettera controfirmata’. La lettera è stata controfirmata, io ce l’ho. Io non dico il falso in televisione.

Enrico PapiLe Iene