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Sanremo 2015, Giovanni Caccamo vince tutto. E l’embargo…

Giovanni Caccamo (Sugar, l’etichetta di Caterina Caselli), con “Ritornerò da te” sbanca Sanremo 2015. Vince la gara assoluta, il Premio della critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio-Tv-Web nella sezione giovani

pubblicato 14 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 18:35

Giovanni Caccamo ha vinto Sanremo 2015 fra i giovani.

Il cantante ha battuto in finale i Kutso, dopo aver superato i “quarti di finale” e dopo aver eliminato Enrico Nigiotti in semifinale.

Ma non è l’unico successo ottenuto dal giovanissimo cantautore, questa sera.

Caccamo, infatti, ha letteralmente sbancato Sanremo 2015.

Sanremo 2015, Caccamo vince Premio della critica

Sanremo 2015Giovanni Caccamo, con Ritornerò da te fa l’en plein dei premi giornalistici.

Vince il premio della critica “Mia Martini” – Sezione giovani, assegnato dai giornalisti accreditati in Sala stampa al Roof dell’Ariston.

Ecco i risultati dello scrutinio: 108 i voti validi (ci sono anche 3 schede nulle, 1 scheda bianca, a dimostrazione che astensionismo o dimostrazioni di dissenso del tutto fini a loro stesse ci sono anche fra i giornalisti chiamati a esprimere preferenze a un Festival della canzone).

Giovanni Caccamo, con Ritornerò da te ha ottenuto 45 voti.
Ecco gli altri:
Amara 24 voti
Kutso 15 voti
Serena Brancale 9 voti
Chanty 6 voti
Enrico Nigiotti 4 voti
Rakele 3 voti
Kaligola 2 voti

Sanremo 2015, Caccamo vince Premio Sala Stampa Radio-Tv-Web

Giovanni Caccamo a Sanremo 2015 - Vincitore del Premio della critica e del Premio Radio-Tv-Web

Stesso esito per il premio assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web “Lucio Dalla” (tv, radio e siti accreditati presso il Palafiori): vince Giovanni Caccamo.

Ecco la classifica di questo secondo premio.

Giovanni Caccamo, 42 voti
Amara, 35
Kutso, 23
Enrico Nigiotti, 10
Rakele, 9
Serena Brancale, 9
Chanty, 7
Kaligola, 2

Nel video, registrato a Casa Sanremo, al Palafiori, Giovanni Caccamo si esibisce con un altro “cavallo di razza” musicale della scuderia della major di Caterina Caselli, Malika Ayane.

Giovanni Caccamo: chi è

Classe 1990, siciliano, Giovanni Caccamo ha cantato allo Zecchino d’Oro nel 2001 e si è visto persino in una puntata del 2010 di X Factor (Mara Maionchi lo scartò. poi lo richiamò per un ripescaggio). In conferenza stampa all’Ariston ha raccontato simpaticamente di aver approcciato Battiato per fargli sentire qualche suo pezzo. Poi l’apertura dei concerti del cantautore, un primo tour, infine il contratto con la Sugar. Che, si sa, porta bene.

A chi gli ha chiesto perché non cercare un nome d’arte, il giovane cantautore ha risposto che quello «è il cognome di papà». Un papà che ha perso presto. E quindi, tutto sommato anche giustamente, non glie ne frega niente degli sfottò che suscita.

Sotto l’ala protettiva anche di un “big” come Rosario Fiorello, si è fatto vedere anche nell’edicola.

E lo stesso Fiorello non nasconde il suo tifo scatenato su Twitter.

Caccamo premio della critica: la Rai viola il suo stesso embargo

Sanremo 2015 - Caccamo vince il premio della critica

Una curiosità. Come di consueto, la notizia è stata comunicata prima di tutti ai giornalisti, con preghiera di embargo.

Come ogni anno, ci si chiede se qualcuno violerà l’embargo (e nel caso chi). L’anno scorso fu il Corriere della Sera a violare l’embargo addirittura sul vincitore finale.

Quest’anno, be’, quest’anno lo spoiler è arrivato da qualcuno che non ti aspetti. Il sito Radiocorrieretv.blog.rai.it. Sì. La Rai.

Il pezzo è stato poi rimosso, e ora alla URL corrispondente si trova la pagina di Errore 404.

La pagina rimossa

Ma su Google se ne trova ancora traccia.

Caccamo premio della critica

La segnalazione ci è arrivata da Nicola Accardo di Melty, su scoperta di un suo redattore, Gigi D’Aquino.

Caccamo premio della critica Rai viola embargo

Che cosa ci insegna tutto questo?

Ve lo dico subito: che l’embargo, cari colleghi, cari amici della Rai, cari tutti, è anacronistico. Sì, è vero, serve per preparare prima i pezzi. Ma ormai c’è internet, c’è Twitter, ci sono i social. Aboliamolo, non serve più a niente (e, no, non è il caso di prendersela con chi ha commesso l’errore: mica lo ha fatto per anticipare tutti, ha solo sbagliato. Altrimenti, cosa si doveva fare, lo scorso anno, col CorSera?)

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