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Home Ballarò, Massimo Giannini a TvBlog: “Cercheremo di migliorare la qualità del talk. Basta politici mandati da ufficio stampa di partito” (VIDEO)

Ballarò, Massimo Giannini a TvBlog: “Cercheremo di migliorare la qualità del talk. Basta politici mandati da ufficio stampa di partito” (VIDEO)

Il nuovo conduttore di Ballarò risponde alle domande di TvBlog

pubblicato 15 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:31

Alla fine della lunga conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di Ballarò, TvBlog ha avuto modo di porre due domande a Massimo Giannini, da domani sera padrone di casa del talk show di Rai3, la cui prima puntata si aprirà con Roberto Benigni.

Quali elementi saranno mantenuti rispetto al vecchio Ballarò?

Il talk continuerà ad esserci; cercheremo di migliorare, se ci riusciremo, la qualità del talk. Cercheremo di chiamare sempre meno gente mandata dall’ufficio stampa del partito e di far parlare quelli che a nostro parere hanno davvero qualcosa di interessante e di rilevante da dire. Questo sarà l’elemento di continuità rispetto al passato; ma vi aggiungeremo un forte spirito di militanza giornalistica, cercando di raccontare storie, fare inchieste e, soprattutto, dare notizie. Questo sarà il vero valore aggiunto.

Il M5S non l’ha accolta benissimo in Rai. Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha definito incomprensibile il suo ingaggio. Quali sono i rapporti con il Movimento di Grillo, considerando che lei viene da La Repubblica, quotidiano ostile al Movimento e osteggiato dai grillini.

Il Movimento 5 Stelle non accoglie bene nessuno in genere, non soltanto sul fronte televisivo. Io non ho davvero nessun pregiudizio verso il movimento. Anzi, la mia intenzione è di cercare – ma bisogna che siano d’accordo soprattutto loro – di dare anche a loro la possibilità di esprimersi su tutte le questioni che riguardano il dibattito politico. Il problema vero è che sono loro che si ritraggono. Io li inviterò e cercherò di averne quanti più possibile. Ovviamente tentando, anche lì, di individuare quelli che abbiano più cose da dire e non soltanto da urlare e contestare il sistema.