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Ballarò, conferenza stampa. Massimo Giannini: “Il format è da cambiare”. Prodi ospite della prima puntata

Dichiarazioni e notizie direttamente dalla conferenza stampa di Viale Mazzini

pubblicato 15 Settembre 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 00:31

13.32 Finisce la conferenza stampa.

13.31 Social network. Vianello: “Abbiamo persone specifiche in redazione che si occuperanno di questo. Ballarò è uno dei programmi con più followers e amici”. L’idea è di avviare un’iniziativa: nella prima parte del programma sarà aperta alla rete, con possibilità di contribuire alla trasmissione. Ci sarà un dialogo aperto con la rete, viene spiegato.

13.28 Giannini: “Io parlai di carrozzone Rai? Non avevo una conoscenza diretta della Rai, non ci avevo mai lavorato. Respiravo un certo clima da analista esterno, che dal momento in cui sono entrato dentro ho rivisto. Perché ho conosciuto le persone. Ho toccato con mano le potenzialità. La Rai quando si muove fa impressione. Ha una tale forza, una tale piattaforma culturale nel Paese che non ve n’è per nessuno”.

13.27 I comici? Giannini: “ Ci stiamo pensando. Un avvicendamento delle migliori firme delle satira italiana è parte di un rinnovamento che stiamo valutando”.

13.25 Giannini: “Invitare prima Scalfari, Mauro, Di Lorenzo? Non ci ho pensato ancora. Domani avremo Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere”.

13.23 Giannini: “Il candidato non è concepito per sostituire il comico. Il candidato è un fogliettone leggero che un quotidiano metterebbe in prima pagina. Timi non un antidoto di Crozza. Crozza faccia quello che vuole”.

13.19 Vianello: “Gli ascolti? Non voglio nascondermi, però è un risultato poco prevedibile. L’anno scorso abbiamo fatto il 13%, quello prima il 16%. La novità è che per la prima volta in 12 anni Ballarò ha un concorrente di informazione politica. Pareggio eventuale? Non sarei contento. Credo di poter portare un po’ di competenza, la marcia in più può essere quella”.

13.14 Sarà un programma orientato a sinistra? Giannini: “Il nostro obiettivo è di fare del buon giornalismo, non un programma di sinistra o di destra. Noi tratteremo tutti allo stesso modo, come ho sempre fatto a Repubblica. Poi, certo, io ho le mie idee. Peraltro io non ho detto che me ne frego della par condicio, ma che essa non deve diventare un’ossessione”.

13.12 Vianello: “Ho letto che io sarei l’autore ombra di Ballarò. Mi fa ridere, io sono il direttore e do il sostegno necessario”.

13.06 Giannini: “Guarderò i dati Auditel, ma non mi ammalerò per questi. Mi e vi invito a ragionare su un orizzonte un po’ più lontano….altrimenti, sia detto senza polemica… Giovanni per la striscia quotidiana cosa dovrebbe dire? ‘Non faccio nemmeno il prime time’. E invece giustamente non lo dice”. Domanda del giornalista di Repubblica: “Giannini ,avevi scritto che uno stipendio pubblico non può superare i 248 mila euro annui. Il suo?” La risposta:
“Dove hai letto che io ho scritto il tetto degli stipendi 248 mila euro? Tu non lo sai. Mai scritto, né detto. Renzi ha introdotto quel tetto e io su Affari e finanza ho scritto che gli stipendi dei manager sono vergognosi. Porre il problema di un ancoraggio dello stipendio del manager è doveroso. Ho trovato sempre rischioso fissare un tetto così rigido nel pubblico perché se no le migliori professionalità se le prendono i privati. La soluzione è ancorare lo stipendio dei manager o dei conduttori televisivi ai raggiungimento dei risultati”.

13.06 Vianello: “Non è vero che la maggior parte della squadra di Ballarò sia andata via. Marza Maglio e Alessandro Poggi sono due inviati rimasti. Faccio i complimenti ai colleghi che hanno accettato contratti più ricchi da parte di tv private, legittimamente. Noi poi abbiamo fatto campagna acquisti prendendo persone bravissime”.

13.01 Domanda del giornalista di Repubblica. È vero che ti stai giocando buona parte della tua carriera? Giannini: “Questi di Repubblica sono sempre esagerati”.

12.58 Giannini: “Perché le polemiche su di me? Forse dipendono dal fatto che nel discorso pubblico italiano Repubblica rappresenta una cosa precisa, cioè un partito”.

12.57 Giannini: “Eviterò il politico mandato dalla segreteria di partito all’ultimo momento”.

12.55 Tra gli ospiti di domani sera ci sarà anche Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

12.50 Sulla polemica dell’Usigrai per la chiamata di un esterno. Vianello: “Io sono un giornalista interno, l’Usigrai è anche il mio sindacato. Sono sensibile alla valorizzazione delle risorse interne. Per Agorà ho scelto un interno, Gerardo Greco. Ma penso allo stesso tempo che la Rai debba essere la culla delle migliori professionalità del Paese. Giannini in Rai è una ricchezza. Mi sembra normale che per sostituire un esterno come Floris abbiamo dovuto ipotizzare di andare a pescare ovunque. Massimo Giannini è la scelta migliore, è un campione. Anche Santoro e Lerner venivano dalla carta stampata”.

12.48 Giannini: “Ascolti? Vogliamo vincere tutti, però se vuoi che ti dica dei numeri non te li do. Non è prudenza o furbizia, ma è un campionato lunghissimo. La Rai gioca un altro campionato, è servizio pubblico; ha dietro di se una missione culturale, missione che altre reti non hanno. È una differenza qualitativa, ma anche quantitativa. Non mi pongo obiettivi di share. Se fai le cose con qualità, alla fine i risultati arrivano. Sembra assurdo dirlo in Italia, invece…”

12.46 Le domande dei giornalisti. Le cifre lette sui giornali sono vere? Vianello: “Sono cifre false, completamente fuori linea. Ballarò ha il maggior costo beneficio, la spesa di quest’anno è assolutamente in linea con quella dell’anno scorso nonostante duri mezz’ora in più. Non diciamo quanto costano i programmi, ma non costano quelle cifre. Mi chiede perché scrivano quelle cifre, senza nemmeno chiedermi una verifica”

12.45 Ballarò andrà in onda fino a mezzanotte. Gli ultimi cinque minuti saranno dedicati a Il Testimone.

12.44 Tra gli inviati ci saranno lo storico Alessandro Poggi e i già conosciuti Francesca Biagiotti, Francesca Fagnani, Eva Giovannini, Alessio Lasta.

12.30 Giannini: “Non ero pronto a tutto questo, nella mia vita tutto avrei immaginato ma non di stare davanti ad una platea di giornalisti tutti per me. Anche in trasmissione ringrazierò Giovanni, che è un mio amico. Abbiamo un eccellente rapporto. Si merita un tributo. Poi, naturalmente, ognuno fa le sue scelte. In bocca al lupo a Giovanni. Poi ringrazio la Rai che, in un momento così difficile e anche traumatico, ha individuato una soluzione coraggiosa. Io facevo un altro mestiere e perché venivo da un quotidiano considerato un partito – che è una stupidaggine. Sono orgoglioso del mio passato, lo rivendico. Ho trovato, e non mi aspettavo di trovarla, la presenza di una squadra magnifica. Sono meravigliato in positivo del livello qualitativo di tutta la struttura della Rai e nello specifico della squadra di Rai3. La polemica con l’Usigrai? Io facevo un ragionamento storico. In Rai ci sono professionalità”.

Su Ballarò: “Andavo ospite quasi solo a Ballarò. Nell’ultimo anno ha avuto un piccolo calo di ascolti. Il format è da cambiare. Il talk show è in affanno è la sensazione che questi programmi producano un rumore di fondo. Vorrei convertirlo questo rumore. Per ridurre questo rumore bianco bisogna riequilibrare i valori in campo. Il conduttore è importante, ma non decisivo; lo è il lavoro che c’è dietro, della redazione. Ballarò ne ha una formidabile. Il lavoro degli inviati è più importante del conduttore e del talk show. L’idea è di recuperare un rapporto forte con il territorio. Noi dobbiamo dare notizie, cosa che tutti i talk show ormai non fanno più”.

Giannini ancora: “La musica della sigla segnala un cambio di passo. Quella della vecchia a me ricordava l’Italia del dopoguerra. Prima puntata? Ci sarà Benigni, che ci fa un regalo. Sarà una sorpresa, non chiedetemi dettagli su cosa farà. Sarà in studio? Sorpresa! La sua presenza è il segno di un investimento fortissimo su un uomo che fa un grande regalo alla Rai. Gli ospiti? Non sono decisivi, però la partita la si vince col lavoro giornalistico. Nella prima puntata non ci sarà Renzi, che credo non andrà da nessuna parte. Nel faccia a faccia ci sarà Romano Prodi, che è un personaggio di rilievo assoluto. È tanto che non si presenta in occasioni pubbliche. Ilvio Diamanti declinerà a suo modo una parola chiave in ogni puntata. La sondaggista? Non ho avuto dubbi, anche per rispondere a chi diceva che Repubblica occupa Raitre. Sarà Alessandra Ghisleri, che è la sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi. È un cortocircuito che mi diverte molto. Non faremo Sandra e Raimondo, ma insomma… Infine, chiuderemo ogni puntata con la sitcom, una sorta di House of card ‘alle vongole’: Il candidato con Filippo Timi.

12.25 Vianello : “Ballarò è uno dei brand più importanti del servizio pubblico. Ringrazio Giovanni Floris per i suoi 12 anni di grande successo e prestigio che ha contribuito a rendere Ballarò la trasmissione di informazione più autorevole. Do il benvenuto ufficiale a Giannini, per Rai3 è un grande acquisto. È un giornalista noto al pubblico di Rai3 anche se non è un giornalista prezzemolino, ha centellinato le sue presenze televisive. È uno straordinario giornalista. Massimo porterà se stesso, competenza. Siamo molto soddisfatti della squadra di Ballarò. La nostra missione è delicata e importante: fare informazione nel servizio pubblico è una missione da rinnovare sempre. Più pubblico conquistiamo, più pubblico informiamo, più il Paese è migliore”.

Ballarò, la conferenza stampa

Tra pochi minuti inizierà a Viale Mazzini in Roma la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di Ballarò, da quest’anno condotto da Massimo Giannini, dopo il passaggio di Giovanni Floris a La7. TvBlog seguirà l’incontro con i giornalisti in diretta, dando conto di dichiarazioni dei protagonisti e delle notizie.

Oltre al conduttore, prenderà parte alla conferenza anche il direttore di Rai3 Andrea Vianello. Ricordiamo che Ballarò è firmato da Massimo Giannini, Francesco Caldarola, Martina Cecchi de’ Rossi, Vladimiro Polchi e Francesco Esposito. La regia è di Maurizio Fusco.