Home Rai 1 Usigrai contro Gubitosi: “Giannini a Ballarò è schiaffo a 1700 giornalisti Rai”

Usigrai contro Gubitosi: “Giannini a Ballarò è schiaffo a 1700 giornalisti Rai”

Non solo il caso Ballarò riaccende la polemica tra Usigrai e Gubitosi. C’è anche una mail inviata ai dipendenti Rai dal dg…

pubblicato 6 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:47

Lo abbiamo menzionato nel post dedicato al commento di Andrea Vianello sull’approdo a Ballarò di Massimo Giannini. E allora vediamo nel particolare cosa l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, rimprovera al dg Luigi Gubitosi (il confronto dialettico sul tema non è nuovo, come si evince dal video in apertura che si riferisce allo scorso maggio). Nella nota diffusa ieri si legge:

Siamo alla spending review a giorni alterni. O più probabilmente agli spot personali quotidiani.
L’ennesima chiamata di un giornalista esterno è uno schiaffo dato a 1700 giornalisti Rai. E anche alla tanto decantata revisione della spesa. Il Direttore Generale dica con massima trasparenza i contenuti del contratto siglato con Massimo Giannini: la Rai deve essere una casa di vetro, quindi parli con chiarezza.
E già che c’è dica quanti giornalisti esterni (compresi i pensionati di altre aziende) sono contrattualizzati con le testate e le reti Rai, e quanto costano ai cittadini.

Per il momento la richiesta di trasparenza in merito al contratto di Giannini non è stata accolta (Vianello ha citato la “doverosa riservatezza aziendale”), ma l’Usigrai ha criticato Gubitosi anche per la mail che il direttore generale ha inviato a tutti i dipendenti dell’azienda pubblica per chiedere suggerimenti in merito alla riforma dell’informazione, che ha già ricevuto l’ok del cda (Antonio Verro unico contrario):

Ieri il Dg ha inviato a tutti i dipendenti della Rai una versione decurtata delle linee guida di riforma, invitandoli a mandare suggerimenti via mail: metodi acquisiti in aziende private dove è cresciuto professionalmente per lacerare le relazioni sindacali. Con l’obiettivo di far saltare una riforma indispensabile e che l’Usigrai chiede da anni, ma che il Dg evidentemente sventola solo come sua operazione di immagine.
Ma i giornalisti Rai non ci cascano: l’ascolto e il rispetto non sono una mail aperta (tanto poi decide il capo), l’ascolto e il rispetto partono dalla valorizzazione delle risorse interne. Ancora una volta mortificate.

Quindi la chiosa, ovviamente polemica ancora sull’ingaggio di Giannini, risorsa esterna alla Rai:

Ecco perché una mail a quell’indirizzo noi la invieremo: il Dg vuole suggerimenti per la riforma della Rai? Ecco il nostro: “Basta con gli esterni. Valorizzare le risorse interne. Ecco la spending review.

La polemica era prevedibile e la posizione dell’Usigrai, al netto dei riferimenti velenosi, è condivisibile soprattutto sul caso Giannini. È vero che Floris era anche lui esterno alla Rai (ma fino al 2008 era un uomo della tv pubblica, anche per contratto), ma la domanda sorge spontanea: perché la tv pubblica, in tempi di spending review, non ha avuto il coraggio di lanciare un suo dipendente in prima serata? Possibile che non ve ne fosse nemmeno uno all’altezza del vicedirettore de La Repubblica (non esattamente il giornalista più popolare in Italia)?

Rai 1