Home Rai 1 Giffoni 2014, Cesare Bocci a TvBlog: “La Tv di Stato deve fregarsene degli ascolti”

Giffoni 2014, Cesare Bocci a TvBlog: “La Tv di Stato deve fregarsene degli ascolti”

“Mimì Augello tornerà, dobbiamo farlo tornare” dice Cesare Bocci ospite del GFF 2014.

pubblicato 24 Luglio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:09

Cesare Bocci arriva al Giffoni Film Festival per incontrare i ragazzi delle giurie e loro non lo deludono: sul Blue Carpet scandiscono il suo nome come hanno fatto in questi giorni con Lea Michele o Matt Bomer e solo qualche minuto prima per il cast di Braccialetti Rossi.

Abbiamo il piacere di intervistarlo, ma sconsiglio vivamente di procedere in questo tipo di attività quando si nutre una sconfinata stima verso l’interlocutore e ancor più quando una magnifica collega ha già realizzato due articoli di grande spessore e qualità. Insomma, confesso la paralisi dell’intervistare di fronte a Cesare Bocci e a una carriera che spazia con disinvoltura tra cinema, tv e teatro.

A breve tornerà sulle scene teatrali e per il futuro ha diversi progetti in cantiere sui quali non si sbilancia, ma dei quali torneremo a parlare. E’ già stato annunciata la terza stagione di Una Grande Famiglia ed è nel cast della miniserie in sei parti Un’altra vita di Cinzia Th. Torrini.

“Si è diversi solo se si è se stessi” dice ai ragazzi e agli adulti restando sul tema della 44esima edizione del Festival, “Be Different”. Segue l’attesa dei ragazzi in sala attraverso un monitor di servizio, scambiandosi così il ruolo con i giovani giurati: per una volta è lui che segue loro in ‘tv’. In questo caso non c’è per nessuno l’angoscia degli ascolti:

“Gli ascolti ci sono, bisogna rispettarli, ma il pensiero dev’essere sempre rivolto a fare una cosa bella, che piaccia. Gli ascolti tv non devono né bloccare la creatività, né indirizzarla verso determinate vie. La tv, soprattutto quella di Stato, deve pensare a fare cose belle e se ne deve fregare degli ascolti, perché dalla libertà sono venute fuori cose straordinarie”.

Ecco, la paralisi a questo punto è completa: nessun link al fatto che nella sala accanto ci fosse Carlo Degli Esposti di Palomar, che produce da sempre anche Il Commissario Montalbano – che per il momento ha fatto perdere le sue tracce -, nessun riferimento ai suoi gusti tv, alle serie che ama, ai personaggi che lo hanno conquistato. Un’occasione per rivederlo e risentirlo, speriamo presto. Intanto vi lasciamo alle immagini.

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