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I Fatti vostri: a processo Magalli, Guardì e gli autori accusati di aver diffamato una mamma

Rinviati a giudizio l’ex direttore di Rai2 Massimo Liofredi, i tre autori Michele Guardì, Giovanna Flora e Maria Rosaria Zamponi e il padre della bimba al centro del caso, Simone Ortu

pubblicato 9 Maggio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 04:43

Non tutelarono adeguatamente una bimba di cinque anni e diffamarono la madre. Questa è l’accusa che il Tribunale di Piacenza rivolge a I Fatti vostri, la trasmissione quotidiana in onda su Raidue con la conduzione di Giancarlo Magalli. E tra i sei a doversi presentare davanti ai giudici (il dibattimento inizierà il 23 giugno) ci sarà anche lo stesso Magalli. Gli altri sono l’ex direttore di rete Massimo Liofredi, i tre autori Michele Guardì, Giovanna Flora e Maria Rosaria Zamponi e il padre della bimba al centro del caso, Simone Ortu.

La vicenda risale al 12 ottobre 2009, quando ospite de I Fatti vostri fu Ortu; il quale, intervistato da Magalli, raccontò dei medicinali che la moglie avrebbe somministrato alla figlia, degli ematomi rilevati sul corpo della ragazza durante una visita in ospedale e delle scene poco edificanti – tra cui l’assunzione di stupefacenti – alle quali l’innocente bambina, che all’epoca aveva 5 anni, avrebbe assistito.

Dopo tale ospitata la moglie di Ortu decise di sporgere querela. Nel 2011, come ricostruisce Il Giornale, la Procura aveva chiesto l’archiviazione per Magalli, che fino a quel momento risultava l’unico indagato insieme ad Ortu; ma la donna, difesa dall’avvocato Emanuele Solari, si era opposta e, davanti al Gip, aveva ottenuto un supplemento d’indagine che portò gli inquirenti ad allargare il cerchio dei presunti responsabili ed a sollecitare il processo per il sestetto.

Così si arriva a pochi giorni fa, quando accusa e difesa si sono confrontate davanti al Gup Giuseppe Bersani. Al termine della camera di consiglio è giunto il rinvio a giudizio. Ortu avrebbe affermato “contrariamente al vero, che la consorte aveva consegnato a lui due flaconi di Roipnol da somministrare alla figlia minore per farla addormentare e che successivamente la bimba era stata ricoverata in ospedale con dei lividi”.
A Magalli viene rimproverato di aver contribuito al consumarsi del reato “supportando le dichiarazioni dell’Ortu”.

Dovranno essere valutate in sede dibattimentale anche le ipotizzate violazioni della legge sul sistema radiotelevisivo, per il mancato controllo sull’esposizione di un minore coinvolto in vicende giudiziarie.

Mentre i legali che difendono i sei accusati si dicono certi di riuscire a dimostrare la loro innocenza, l’avvocato Solari ha confermato il deposito di una richiesta di risarcimento danni per mezzo milione di euro.

Le questioni private, specie quando di mezzo ci sono minori, non dovrebbero essere trattate in televisione. A maggior ragione sulle reti Rai, che dovrebbero garantire più e meglio di altri le reali esigenze del servizio pubblico.

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