Home Notizie Agcom insiste: “Su La7 troppo spazio a Renzi, a Studio Aperto e Tg4 squilibrio per Forza Italia”

Agcom insiste: “Su La7 troppo spazio a Renzi, a Studio Aperto e Tg4 squilibrio per Forza Italia”

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha inoltre richiamato Rai, Rti, La7 e Sky ad assicurare una presenza adeguata a tutte le liste e non soltanto a quelle con maggior rappresentanza parlamentare

pubblicato 8 Maggio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 04:45

Mentre i partiti minori protestano per l’intenzione di Bruno Vespa di ospitare Renzi, Grillo e Berlusconi in tre puntata speciali di Porta a Porta in prima serata, relegando alla seconda tutti gli altri leader, l’Agcom, in un comunicato stampa, torna a chiedere maggiore rispetto del pluralismo alle televisioni.

Dopo aver esaminato i dati relativi al monitoraggio sul pluralismo politico e istituzionale in tv riferiti al periodo 19 aprile – 2 maggio, nonché gli esposti pervenuti in materia di par condicio, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha richiamato Rai, Rti, La7 e Sky ad assicurare una presenza adeguata a tutte le liste e non soltanto a quelle con maggior rappresentanza parlamentare.

In merito all’ordine dato a La7 qualche giorno fa, l’Agcom ha constatato una contrazione del tempo di parola del Presidente del Consiglio, ma ha segnalato la necessità di un’ulteriore riduzione, riservandosi “una valutazione complessiva in occasione dei prossimi Consigli”.

A proposito di Studio Aperto e Tg4, l’Autorità presieduta da Angelo Cardani, ha preso atto di una riduzione della concentrazione, nelle edizioni principali, del tempo riservato a Forza Italia, ma ha segnalato anche in questo caso un persistente squilibrio riservandosi un ulteriore esame.

L’Agcom inoltre ha raccomandato a tutte le emittenti maggior equilibrio dei tempi di parola del Presidente del Consiglio e degli altri esponenti del Governo, ricordando quanto previsto in materia dalla normativa vigente.

Infine sono stati rivolti due ordini di riequilibrio a Tgcom 24 e Laeffe, il primo per l’eccessivo spazio fruito da Forza Italia rispetto agli atri soggetti politici, il secondo per quello riservato al Movimento 5 Stelle.