Home Grande Fratello Grande Fratello: è davvero finito un ciclo o si può puntare ancora sul reality show?

Grande Fratello: è davvero finito un ciclo o si può puntare ancora sul reality show?

Il reality show più longevo della tv italiana è ancora un programma sul quale si può puntare?

pubblicato 5 Maggio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 04:52

E’ difficile parlare di Grande Fratello senza scomodare i massimi sistemi. Inevitabilmente, infatti, il discorso si sposterebbe altrove, sull’opportunità di mandare in onda un programma di questo tipo, sull’etica, sulle potenzialità sociologiche e pedagogiche della televisione, entrando in un turbinio di osservazioni dal quale sarebbe impossibile uscirne.

Si tratta, ovviamente, di quesiti giusti e legittimi, assolutamente da non sottovalutare ma al momento li accantoniamo perché il discorso in questione è incentrato unicamente sulla qualità televisiva del Grande Fratello e nient’altro.

La tredicesima edizione del GF è a poche settimane dal termine. La media ascolti delle puntate serali, finora, è pari a 4 milioni di spettatori, con uno share del 18%: il classico limbo nel quale una trasmissione non si può definire né flop, né tanto meno un successo.

I seguenti risultati, però, assumono una connotazione maggiormente negativa se si pensa alla media ascolti della dodicesima edizione, l’ultima andata in onda prima del famoso anno sabbatico: una media spettatori di 3.800.000 pari ad uno share del 17%.

Anche se il paragone non è del tutto corretto, in quanto la dodicesima edizione è durata quasi sei mesi, si può tranquillamente asserire che l’anno sabbatico non ha portato alcun beneficio al reality show.

Proviamo a capire perché, analizzando cosa è mancato e cosa ha funzionato in questa edizione.

1. Il Kick-Off è stato visto da 5.400.000 spettatori con uno share pari al 24%. Sette giorni dopo, gli spettatori sono calati di un milione e i punti persi allo share sono stati 5. La solita balla del “calo fisiologico” non regge: gli spettatori sono scappati perché alcune scelte autorali viste durante la prima puntata hanno provocato una sensazione di triste déjà vu. Non si può attendere più di un anno per vedere ancora il triste giochino del concorrente, vittima del solito “scherzone”, a cui viene comunicato che non può entrare nella Casa ma che alla fine entra ugualmente. Trattasi di tormentoni tristi, degni della più malinconia meteora televisiva. Non ci voleva molto a capirlo.

2. Il gossip selvaggio è stato una piaga delle ultime edizioni. Dalla quinta-sesta edizione in poi, si è diffusa con successo l’idea che la vita privata dei concorrente andava vivisezionata al solo scopo di ricavare anche il più innocuo degli scheletri nell’armadio e metterlo in piazza. Questo modo di fare ha creato notevole indotto ad altre trasmissioni di Canale 5 ma la qualità di tutto ciò è stata ovviamente infima. Il punto più basso si toccò quando Pomeriggio Cinque bloccò un ospedale di Roma per documentare il parto di un ex fidanzata dell’ex marito di Guendalina Tavassi. Probabilmente, anche in redazione nacque il dubbio su che diavolo stessero facendo in quel dannato ospedale. Quest’anno, il gossip selvaggio è stato quasi inesistente tranne per la storia di Leonardo Tumiotto e Chicca Rocco che, dopo il terzo botta e risposta (dialogo a distanza alimentato da Pomeriggio Cinque e poi ripreso dal GF), però, ha già cominciato ad annoiare. Su quest’aspetto, quindi, sono stati compiuti passi in avanti.

3. Il cast fisso e la durata minore sono stati altri due aspetti positivi. Per ammortizzare i costi, infatti, l’edizione di due anni fa toccò quota 161 giorni. Il punto più comico venne raggiunto quando, dopo 110 giorni, altre persone ancora furono chiamate per partecipare. Più che la casa del GF, sembrò un centro di prima accoglienza. Raggiungendo i 30 e i 40 concorrenti a botta, il pubblico ha fatto fatica ad affezionarsi e, infatti, la vincitrice della dodicesima edizione (entrata al giorno 78!) è letteralmente sparita. Anche in questo caso, quindi, il GF ha ragionato sugli errori.

4. Tra le pecche più grandi di questa edizione, c’è lo scontato e anche un po’ ridicolo ammiccamento continuo ai social network. La modernità non dipende dal mezzo ma solo dal contenuto. Un programma può spruzzare freschezza e modernità anche se lo spettatore lo sta guardando da un Tv Tuner del Game Gear. Occorre lavorare sui contenuti e non sul modo di farli fruire. E invece no: “L’edizione più cross-mediale di sempre!”. E chi se ne frega!

5. Alessia Marcuzzi. La conduttrice delle ultime otto edizioni del programma non è stata mai messa in dubbio anche quando la trasmissione non navigava in buone acque in fatto di ascolti. Un guizzo della Marcuzzi, in otto anni di reality, è difficile da ricordare e da riportare. Quando si parla di Marcuzzi, si parla solo di scapezzolamenti e del pubblico guardone che potrebbe spizzarle l’intimo da sotto il palco. E nient’altro. Una conduttrice più schietta e sanguigna, come Ilary Blasi ad esempio, che potrebbe aprire contatti più diretti con i concorrenti e litigarci anche pesantemente quando si presenta il bisogno, avrebbe potuto apportare una maggiore sensazione di novità.

6. Ovviamente, è fondamentale la personalità dei personaggi. E’ sufficiente fare un piccolo paragone: nel 2014, un tronista rischia ancora di morire calpestato da una calca umana; nel 2014, invece, un gieffino non viene riconosciuto per strada neanche da suo zio.

7. L’ultimo punto è semplice semplice: provare a cambiare giorno di messa in onda?

Se l’anno scorso Mediaset ha optato per un anno sabbatico, significa che il Grande Fratello infondeva ancora fiducia nonostante i dodici anni di età.

Dopo l’edizione di quest’anno che, come abbiamo già scritto, non ha portato alcun salto in avanti, quale sarà la prossima decisione?

Il bivio che si presenta, di sicuro, è il seguente: cambiare come si deve o chiudere.

Una volta per tutte e senza rimpianti.

Grande Fratello