Home Gomorra – La Serie, Andrea Scrosati (Sky) a TvBlog: “Budget? Più di 14 milioni di euro. A differenza di Romanzo Criminale, nessun rischio di identificarsi coi cattivi”

Gomorra – La Serie, Andrea Scrosati (Sky) a TvBlog: “Budget? Più di 14 milioni di euro. A differenza di Romanzo Criminale, nessun rischio di identificarsi coi cattivi”

L’intervista di TvBlog al vicepresidente per l’area cinema e spettacolo di Sky e canali partner

pubblicato 29 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:04

A margine della conferenza stampa di presentazione di Gomorra – La Serie, in onda da martedì 6 maggio alle ore 21.10 su Sky Atlantic Hd, TvBlog ha rivolto alcune domande ad Andrea Scrosati. Il vicepresidente per l’area cinema e spettacolo di Sky e canali partner ha spiegato perché la serie diretta da Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini, ispirata al romanzo di Roberto Saviano, non rischia di provocare emulazione nel pubblico. Quando gli abbiamo chiesto della nuova edizione di X Factor e Simona Ventura, invece, la risposta è stata molto meno loquace. Ci riproveremo!

In conferenza stampa non si è fatto riferimento al budget utilizzato per la serie. Non deve essere particolarmente contenuto…

Il budget di questa produzione è in linea con le produzioni internazionali importanti, magari non di quelle mostruose. È un budget rilevante per le produzioni italiane ed è stato possibile averlo perché c’erano diversi partner, anche internazionali. C’è anche un contratto con La7 che prevede un pre acquisto dei diritti free. Produrre qualcosa che ha una immediata vendibilità all’estero ti garantisce di avere le risorse per fare un prodotto ancora più importante; risorse che vengono utilizzate in Italia per talenti italiani.

Ho letto di 14 milioni di euro….

Qualcosina di più.

Anche alla luce di quanto successo con Romanzo Criminale, c’è il rischio di mitizzazione in Gomorra?

Il ruolo che ha un broadcaster, un committente, non è di entrare nella linea editoriale di una storia, di un prodotto, anche se è innegabile che in questo senso c’è una responsabilità. Il nostro ruolo è di realizzare un prodotto eccezionale e per farlo bisogna dare un livello di autonomia editoriale elevato. Nella fattispecie, avendo avuto la fortuna di vedere tutte le 12 puntate e di aver seguito la scrittura, in questa storia l’empatia, l’identificazione con i protagonisti criminali è impossibile. Ciascuno di essi ha la classica parabola terrificante, ma non solo: la quotidianità in cui vivono è di una spietata crudeltà. Non c’è nulla, nemmeno un sorriso, un momento di gioia; forse c’è un po’ di esaltazione, ma è talmente inquietante da non dare nessun elemento identificativo. In questo senso c’è molta differenza con Romanzo Criminale, che raccontava una storia inventata – pur basata su uno scenario reale di 25 anni fa; una storia in costume, finita. Questo ha dato agli sceneggiatori più libertà creativa. In quella storia i ragazzi vivevano anche un momento di esaltazione, mentre qui non c’è.

Passiamo alle nuove produzioni. C’è una data ufficiale di messa in onda di 1992?

Stiamo ipotizzando un periodo che va da dicembre 2014 a gennaio 2015. Per fare Gomorra ci abbiamo messo quasi 5 anni, un po’ troppo. Però per noi il punto fondamentale è che non abbiamo problemi di palinsesto. Noi abbiamo il lusso di lavorare per i nostri abbonati e loro si aspettano di vedere qualcosa di perfetto. Per quanto ci riguarda, dunque, l’importante è che il prodotto sia eccellente, poi quando andrà in onda lo vedremo.

Novità su Il Papa Giovane?

Sorrentino scriverà il soggetto e la sceneggiatura questa estate. Siamo ancora in fase di scrittura.


Chiudiamo con l’intrattenimento live. Simona Ventura resterà a X Factor o passerà a Italia’s got talent? A proposito, il titolo resterà questo?

Stiamo pensando e lavorando, quando saremo pronti lo diremo.

Sky Atlantic