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Gogglebox: dall’Inghilterra il programma dove lo spettatore guarda la gente che guarda la tv

Gogglebox racconta la televisione attraverso i commenti e le reazioni dei telespettatori. Vorreste vederlo in Italia?

pubblicato 20 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:25

Guardate la televisione in compagnia di qualcuno commentando ogni scena che vedete? Pensate di esprimere concetti interessanti e volete condividerli di fronte alle telecamere? Avete una vita normale, ma avete la capacità di raccontarla in modo interessante mentre seguite un programma in tv? Bene: qualora qualcuno volesse proporre la versione italiana di Gogglebox, candidatevi.

Gogglebox è factual entertainment, prodotto da Studio Lambert (gli stessi di Undercover Boss) trasmesso nel Regno Unito in prima serata da Channel 4 che, dopo un accoglienza gelida (1,2 milioni di telespettatori di media nelle prime quattro puntate della prima stagione), grazie a critiche estremamente positive, a fan famosi e allo zoccolo duro di follower su Twitter è riuscito a triplicare gli ascolti (3,4 milioni di telespettatori nella quinta puntata della terza stagione, trasmessa il 4 aprile 2014) e a conquistare il mondo (è già stato venduto in Cina, in Ucraina, in Canada e in America, trasmesso da Bravo).

In Gogglebox il telespettatore osserva alcuni gruppi di spettatori (coppie, amici o famiglie più o meno numerose) scelti dalla produzione e ripresi da sole due telecamere, mentre guardano e commentano liberamente i migliori e i peggiori programmi televisivi comodamente seduti sui propri divani.

Ogni puntata di Gogglebox non racconta solo la televisione degli ultimi sette giorni vista da persone completamente differenti tra loro per provenienza, età, credo religioso e ceto sociale, ma anche brevi momenti delle vite dei protagonisti, quelli correlati ai contenuti trasmessi in tv o quelli che escono fuori durante le pause.

La produzione ha spiegato che i gruppi di telespettatori sono pagati, e neanche tanto, solo perché sono costretti a guardare per 2-3 volte a settimana i programmi scelti dalla produzione, e ha assicurato che tutti i dialoghi che si vedono sono veri, che le reazioni sono genuine e che la produzione non influenza in alcun modo i protagonisti. Eppure su Metro.co.uk di due settimane fa si legge che una fonte anonima all’interno del programma sostiene che sia tutto finto, che i dialoghi sono creati dalla produzione e che i gruppi di telespettatori registrano i loro commenti in un solo giorno, cambiando abiti e oggetti di scena (cibo e bevande) per non far scoprire l’inganno.

Vorreste vedere la versione italiana di Gogglebox? Quale rete dovrebbe trasmetterla?