Home Notizie Rodolfo Valentino – La leggenda trattata con Onore e Rispetto. Ma le donne non ne escono bene

Rodolfo Valentino – La leggenda trattata con Onore e Rispetto. Ma le donne non ne escono bene

Rodolfo Valentino-La leggenda è un film-tv che non cambia lo stile delle fiction Ares, ma il mondo delle donne cambia e diventa più cattivo rispetto alle altre serie tv

pubblicato 17 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:29

Chi non sapeva chi fosse Rodolfo Valentino prima del film-tv di Canale 5, potrebbe non aver imparato chissà che dalla fiction, ma di sicuro chi segue con affetto le produzioni Ares avrà trovato una nuova storia da seguire: prendendosi qualche -e giustificata- libertà rispetto alla vita del famoso attore dei primi anni del Novecento, il film-tv si allontana dalle intenzioni della biografia preferendo la favola italo-americana del sogno da realizzare.

C’è molto de “L’onore e il rispetto” in “Rodolfo Valentino-La leggenda”: le scenografia, i costumi, la fotografia patinata e soprattutto il cast ed i dialoghi. Sul primo, c’è poco da dire: gli attori sono quasi tutti gli stessi che abbiamo già conosciuto nelle fiction della casa di produzione famosa per i teleromanzi; interpreti a cui non si chiede particolare intesità nella recitazione, ma la capacità di saper reggere una storia che sembra basarsi più su una narrazione ad effetto e sugli sguardi del protagonista. Gabriel Garko, a cui tocca il difficile compito di interpretare Rodolfo Valentino, non fa nè più nè meno di quanto siamo abituati: escluse le scene di ballo, il suo ruolo è quello del bello che deve saper incantare le donne con il suo fisico. C’è da dire che per un ruolo come questo la scelta può anche starci, sebbene sembra più una scelta dovuta al passato di Garko con la casa di produzione.

Se i dialoghi confermano la volontà di puntare ad un racconto popolare, capace di raggiungere la folla più vasta possibile con una semplicità anche imbarazzante, a colpire in questa fiction è l’immagine che ne esce dell’universo femminile, roba che se Laura Boldrini avesse acceso la tv su Canale 5 probabilmente ne sarebbe rimasta sconcertata.

Perfide, vogliose, superficiali e disposte a tutto pur di ottenere ciò che vogliono: queste sono le donne che il protagonista deve incontrare lungo la sua strada verso la celebrità. Un bel cambio rispetto alle precedenti fiction Ares, in cui le donne riuscivano sempre a tenere le redini della storia con un’intelligenza e coraggio superiore ai personaggi maschili. Qui, invece, il protagonista è quasi una vittima, di fronte ad un mondo di donne pronte a pagare pur di vederlo senza vestiti, rendendolo un oggetto e non un artista.

Se il senso era quello di illuminare l’etica del protagonista offuscando la morale degli altri personaggi, “Rodolfo Valentino-La leggenda” riesce a rappresentare un attore passato alla storia del cinema puntando tutto sul proprio corpo pur di riuscire a sfondare. Mercificazione del corpo maschile, mondo dello spettacolo senza scrupoli e donne che fanno branco: così Ares vuole raccontarci Rodolfo Valentino, giocando con la realtà e costruendo l’eroe sottraendo qualità agli altri ruoli. Il tutto, però, dimenticandosi della biografia a favore dell’ormai nota fiction mediocre.


Rodolfo Valentino – La leggenda