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Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: tutte le interviste

Ospiti della serata del talk di Fabio Fazio: Luca Mercalli, Giorgio Napolitano, Luca Parmitano, Raphael Gualazzi & Bloody Beetrots, Silvio Orlando.

pubblicato 13 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:41

22.42 Saluti finali con Enrico Bertolino. La puntata finisce qui: appuntamento al 26 Aprile, dopo Pasqua, tra due settimane. Buona serata a voi, io vado a cena…

22.42 Ci si saluta con due brutte notizie: la guerra in Ucraina dell’Est continua e si spara, mentre in Kansas c’è stato un attacco antisemita contro due sinagoghe.

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22.40 Canta Se Stasera Sono Qui, voce e chitarra vicino l’Arno. Sbaglia gli accordi del brano…

22.36 Diodato stasera è a Firenze e canterà un brano scritto da Luigi Tenco. Ma prima, pubblicità.

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22.34 La storia del ragazzo che ha trovato il portafogli, lo ha riconsegnato e ha ricevuto due coltellate ai fianchi. Gramellini lo invita in trasmissione per offrirgli una birra.

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22.29 Il collegamento via Skype di stasera è con Mauro Seminara da Lampedusa: si trova davanti al cancello della zona militare dove sbarcano solitamente i migranti. In questa settimana ne sono arrivati già più di quattromila.

Le condizioni meteo che ci sono adesso favoriscono gli sbarchi. Alcune persone vengono imbarcate a forza. Tanti migranti sono costretti ad abbandonare il proprio paese, passano dalla Libia dove subiscono vessazioni e abusi, poi vengono costretti ad imbarcarsi e lasciati in mare. Non posso rifiutarsi di partire, vengono minacciati. Il Centro di Lampedusa è in ristrutturazione: quelli che sono arrivati stanotte hanno dormito all’addiaccio nella zona militare.

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22.26 Si parla del Salone del Mobile appena conclusosi a Milano, con gli oggetti più strani e particolari: la T-Sculpt, una termoscultura di nome Shackleton ideata da Marco Sensi. D’estate raffredda, d’inverno scalda: Fazio la prova.

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22.23 La storia del bambino scomparso e ritrovato a Domegge di Cadore: la favola a lieto fine di Massimo Gramellini è occasione dell’ennesima colata di retorica.

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22.20 Il collegamento con Silvio Orlando riprende in un momento di pausa. “Mi hai disturbato tantissimo!” dice l’attore.

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22.17 La storia del Tamiflu, il farmaco della cura dell’aviaria: è risultato inefficace ed è costato allo stato svariati milioni.

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22.14 Il sito della Nasa permette di votare il prototipo di tuta spaziale che si preferisce. Si richiama in studio Parmitano per decidere: “non sono bravo nel fashion ma non metterei la due, sembra da Buzz Lightyear.”

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22.11 I grandi misteri del giornalismo italiano: perché i titolisti fanno un lavoro e i giornalisti un altro? Chi ti abilita per dare le pagelle? Nessuno. Ecco le pagelle di Gramellini. 4 pieno a Claudio Bucci, 5 a Cuperlo. 6 a Berlusconi per la creatività (la storia della delocalizzazione in Romania è favolosa). 7 a Scajola. 8 a Giorgia Meloni e la sua autoironia sulla storia della cozza.

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22.09 ci si ricollega con Silvio Orlando.

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22.07 A Milano è passato uno street artist francese che ha lasciato diversi ricordi sui segnali stradali della città.

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22.06 Fazio ha una zampata di intelligenza: parla del fatto che queste notizie non devono distruggere l’importanza di una sentenza come quella della Legge 40, arrivata questa settimana, che sconfessa la fecondazione eterologa così come la conoscevamo. Quando ha queste reazioni almeno ha buonsenso.

22.04 Malasanità: Pier Paolo Brega Massone, la donna morta per la RU486, il Tamiflu.. e lo scambio degli ovuli fecondati tra due donne, per uno scambio di provette.

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22.01 Fazio porta la sua: Sottobanco di Starnone compie 20 anni. Silvio Orlando è in scena all’Ambra Jovinelli di Roma e ha un auricolare per farsi parlare da Fazio, che in questo modo lo costringe a fare gesti inconsulti in scena.

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21.59 Si passa a Marcello Dell’Utri: Gramellini si dice deluso dal suo comportamento: non ha imparato niente dalle spy story? Ha usato carta di credito e telefonino…

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21.58 Si comincia ovviamente dalla foto scattata a piazza Barberini dell’agente che schiaccia la ragazza caduta in terra. Gramellini si lancia sulla sua solita retorica.

21.56 Che Fuori Tempo Che Fa con Massimo Gramellini. Si prende in giro il secondo che è caduto dalla sedia.

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21.50 Ci si saluta con la pubblicità e poi Che Fuori Tempo Che Fa.

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: diretta, Luciana Littizzetto

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21.47 Notizia “nonsosesai”: dramma nella tv italiana. Gabriel Garko è protagonista di una fiction su Rodolfo Valentino e nella prima puntata c’è una scena di nudo integrale.

Il grande taglio del torrone: Piersilvio non vuole far vedere questa scena di nudo. Piersi: ma tagliare un nudo di Garko è vilipendio alla nazione! Certo, dura 15 secondi la scena: ma quanto ce n’è? E che è, Gabriel CARGO? Comunque 15 secondi son tanti eh..

21.46 Poteva mancare Dell’Utri?

In Libano? Cosa fa, si cura coi cedri?

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21.43 Si parla di Renzi, ora: mette ansia dicendo “se non riesco a fare questo questo e questo me ne vado”.

Matteo, l’ansia cronica ci fai venire!

E invece Silvio..

Tu affideresti tuo nonno a Berlu? E vuole occuparsi dei disabili… Certo, la fa a casa sua, anche se non esiste e non è stata inaugurata. E’ un genio, vuole lavorare in un posto che non c’è!

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21.42 Fazio invece non è proprio un rappresentante alfa..

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21.41 E vogliamo non parlare della scarsità di fighi sul territorio italiano? Meno male che c’è Roberto Bolle..

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21.36 Ed ecco il discorso sulla Marcuzzi e la naturale regolarità del suo intestino. AL posto suo c’è un’altra diva: Shakira. E via… Poi la Marcuzzi si è lamentata dei fotografi invasivi:

Alessia, ricorda: L.A.C. Limonare al chiuso!

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21.33 Ti ho visto bene con Napisan, dice la Litti. “Sembravate coetanei!”

Perché non mi hai portato? C’era Clio o l’hanno venduta con le auto blu? Perché non gli hai chiesto del secondo mandato? E’ Iron Man, è unico!

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21.32 La Littizzetto si profonde in complimenti per Gualazzi:

Potrebbe fare il lottatore di greco-romana, altro che il pianista!

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: diretta, Luca Parmitano

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21.31 Quante mutande ti porti via? Una ogni due giorni, risponde Parmitano.

In assenza di gravità, il Walter si solleva da solo?

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21.30 Arriva la Littizzetto con un veemente “Parmitano portami via!”.

Mi porti nel Soyuz con te? Anzi, prendi lui, magari!

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21.28 Oggi è il 44esimo anniversario dell’Apollo 13 e della famosa frase Houston, abbiamo un problema. Ma Parmitano, nella sua disavventura, non l’ha pronunciata.

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21.25 si torna in studio con una foto scattata dalla sonda Curiosity da Marte, che mostra la terra. Perché dobbiamo arrivare su Marte?

La nostra natura è esplorazione. Vogliamo vedere cosa c’è dietro quel pianeta: è anche una cosa filosofica, perché se pensiamo a cosa ha fatto l’uomo nella sua evoluzione è innegabile che vogliamo scoprire di più.

21.20: pubblicità.

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21.19 Una foto di Parmitano in tuta da astronauta è fonte di ricordi e ringraziamenti a tutte le persone che gli hanno permesso di arrivare fino lassù, letteralmente.

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21.18 Lo spazio è nero assoluto, dice Parmitano: totale assenza di colore.

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21.16 Vengono mostrate le foto dallo spazio scattate da Parmitano e mano a mano condivise su Twitter, dove ha un profilo seguitissimo.

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21.13 E quando si entra nell’atmosfera cosa si sente? 4,91G. Un numero e una grandezza.. la pressione? La capsula arriva a 1500 gradi quando si entra in orbita. Gli astronauti si allenano per mantenere uan buona capacità cardiovascolare anche in situazione estreme, può esserci un restringimento del campo visivo: per entrare in orbita ci vogliono 10 minuti buoni. E la paura? Bella domanda, dice Parmitano.

La paura comunque è mancanza di conoscenza. La paura scompare quando possiamo accendere una luce all’interno di una stanza buia.

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21.11 Sulla ISS sei fuori dal mondo, dice Parmitano, però senti un senso di appartenenza all’umanità. La velocità della ISS permette di confermare una cosa: è vero, la Terra gira. Oh grazie della conferma.

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21.09: Viene mostrato il video riassunto dell’esperienza di Parmitano nello spazio. Certo, pure Mozart ci mette del suo, però che roba..

21.06 Cosa manca a Parmitano di quei sei mesi nello spazio?

Mi manca la vita nello spazio, sì. Mi manca lo sguardo sul mondo. Sicuramente un’esperienza così ti cambia, cambia la visione e il modo di vedere le cose. Vivere in orbita significa vivere anche la cosa più mondana in modo straordinario. Sulla terra invece guardo la cosa più ordinaria con lo sguardo della straordinarietà. Anche la pioggia scrosciante ha un suo fascino: nello spazio non c’è, non riusciamo a vederla, non sentiamo il rumore.

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21.04: Parmitano è ambasciatore del semestre di presidenza italiana in Unione Europea.

Io sento che il vento della storia sta soffiando fortissimo, in Italia c’è un’opportunità straordinaria: esserne protagonisti. Dobbiamo raccontare una storia di opportunità: io non sarei arrivato all’Agenzia Spaziale Europea se non ci fosse stata l’Europa.

21.03: si torna in studio: arriva Luca Parmitano sulle note di Rocket Man di Elton John. Ma l’originalità!

20.59: pubblicità, poi arriverà Luca Parmitano.

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: diretta, Giorgio Napolitano

20.57 Il primo ricordo di viaggio di Napolitano?

Agosto 1946, a Praga. C’erano pure gli americani, non c’era ancora la guerra fredda.. Fu il mio primo viaggio. Andai anche nel ’49 a Parigi al Congresso Mondiale della Pace: la prima immagine che ricordo fu quando, dopo l’invito a cena, un gigante nero che era Paul Robson cantò Old Man River di fronte a tutti.

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20.55 Gli interessi dei singoli paesi hanno spesso causato disequilibri di forze nel progetto europeo, dice Napolitano. Bisogna che le cose cambino.

Vale ciò che diceva tanti anni fa Monnet: ci sono interessi che si tendono a difendere, ma bisogna individuare l’interesse comune europeo e far convergere in spirito di comunanza i propri interessi. Il cambiamento del mondo è necessità, è la motivazione per un balzo in avanti dell’integrazione europea: se ci integriamo di più avremo un ruolo importante.

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20.52 Un momento di ricordo: l’incontro con il cancelliere tedesco Willy Brandt. Si incontrarono all’Internazionale Socialista prima della caduta del muro di Berlino. Parlarono dell’avvicinamento tra il PCI e l’Internazionale Socialista. Napolitano ricorda che non ebbe alcuna percezione, in quel momento, della caduta del muro di Berlino che sarebbe avvenuta in quelle ore.

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20.50 La crisi, dice Napolitano, la pagano soprattutto i giovani a differenza dell’epoca della Grande Depressione. Serve un programma per offrire lavoro ai giovani al termine del loro ciclo formativo: non si dice nemmeno che la riduzione del debito economico italiano è un vero e proprio dovere verso i giovani.

Possiamo lasciare 80 miliardi di euro da pagare di debito ai giovani di oggi? Debiti lasciati dal passato?

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20.47 Il modello dell’economia sociale di mercato, dice Napolitano, è irrinunciabile per l’Europa. E a livello di valori identitari, come ad esempio la musica? Napolitano nomina Claudio Abbado, un italiano che divenne direttore dei Berliner Philarmoniker in Germania. La musica, dice Napolitano, è un linguaggio universale, così come la ricerca scientifica: il mondo della ricerca è “europeizzato”, c’è molto movimento all’interno dei paesi. Si parla di ricercatori europei, ormai: c’è un approccio comune.

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20.43: Ce lo chiede l’Europa… come si pone il Presidente?

E’ una frase equivoca, suona come una frusta

E nei confronti degli euroscettici? Napolitano non ha dubbi:

La controffensiva europeista deve partire dalla forte valorizzazione di quello che si è costruito in Europa in questi 60 anni. Non solo la Comunità Europea a livello economico o il Mercato Comune, ma si è costruito un diritto comune che è una cosa straordinaria per 28 paesi: ricorda quasi il diritto romano. Possiamo avere un ruolo internazionale forte come comunità: sarebbe un progresso straordinario. Il timore è che le rappresentanze euroscettiche potrebbero rallentare questo processo.

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20.40: E gli Stati Uniti come si pongono?

Gli europei devono apparire come una collezione di stati nazionali, ecco perché scatta la logica dei rapporti bilaterali. A questa cosa tengono molto gli Stati Uniti.

Aneddoto: nel 1975 Napolitano non ebbe il visto per gli Stati Uniti per motivi politici, essendo lui comunista della prima ora e deputato del Partito Comunista. Fu proprio Kissinger, allora segretario di Stato, a negargli la firma.

20.39: Comunque Napolitano dice Kissingér, con l’accento sull’ultima E, alla napoletana.

Se si vuole un numero c’è: un Presidente Europeo eletto dai cittadini sarebbe ottimo.

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20.36: E parlando della delusione diffusa dell’Europa? Quali sono le ragioni della delusione?

Due aspetti: delusione motivata da fatti recenti o relativamente recenti, ovvero una risposta europea alla crisi mondiale. Ci eravamo abituati all’idea che l’Europa significasse star meglio ogni volta. C’è delusione perché di fronte ad una crisi senza precedenti l’Unione Europea ha reagito tardi e tra molte difficoltà, anche in modo discutibile. L’UE non è riuscita a stabilire un rapporto più diretto con i cittadini in termini di formazione, comunicazione e coinvolgimento: è un grosso tema che è all’ordine del giorno

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20.35: cosa significa essere europei?

C’è un filo, che è quello della grande cultura europea e che in Italia si è chiamato Rinascimento e non solo. C’è un insieme di valori che hanno rappresentato il tessuto connettivo e poi sono diventati voti quando è arrivato il progetto politico. Siamo partiti da 6, poi 28, poi un continente intero.

20.34 Si parla di Storia e storie.

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20.33 A che cosa serve l’Europa?

A volte si ha l’impressione che sia solo austerità ma non è così. Dopo la contrapposizione tra Francia e Germania durante le guerre, la riconciliazione tra queste due fu il primo passo.

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20.32 Si torna in studio con l’introduzione all’intervista a Napolitano, registrata giovedì al Quirinale. Si parla di Europa.

20.27: pubblicità.

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: diretta, Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots

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20.26: c’è un momento per un’intervista: Raphael Gualazzi ringrazia il coro gospel che partecipa al brano. Viene presentato l’EP Accidentally On Purpose in versione vinile. I due sono in tour, separati però. Bloody Beetroots tiene fede alla sua laconicità.

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20.24 Duccio Forzano si sta superando tra luci e regia: bellissime le inquadrature dall’alto.

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20.22 Cantano Tanto Ci Sei, la canzone eliminata a Sanremo. Bloody Beetroots comunque è uno spettacolo a sé.

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20.21 Filippa Lagerback introduce gli ospiti musicali: Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots, già autori della sigla di Che Tempo Che Fa.

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: diretta, Luca Mercalli

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20.19 Iniziamo a familiarizzare con i RAEE, i rifiuti elettronici come i cellulari: vanno smaltiti a parte, portandoli ai rivenditori che poi hanno l’obbligo di portarli alla distruzione. Ci sono delle leggi in merito.

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20.17 I nostri consumi comunque sono problematici anche per colpa dei rifiuti industriali, che sono quasi 100 volte più dei nostri: ciascuno di noi, ogni chilo di rifiuti ha 500 kg di risorsa immobilizzata alle spalle. Il pericolo è per gli animali: la foto dell’albatros che ha mangiato plastica&co. è agghiacciante.

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20.14 Nell’era petrolchimica produciamo invece molti rifiuti che non hanno via di chiusura dei loro cicli: restano nell’ambiente e sono tossici. Qui sopra la tabella con le percentuali di rifiuti che gettiamo ogni giorno, circa un chilo e mezzo a persona così ripartito: in totale circa il 90% dei nostri rifiuti è riciclabile.

20.13: Ecco Luca Mercalli: l’argomento della serata è il Lat B della nostra vita, ovvero i rifiuti che produciamo. Dove sono finiti i rifiuti dell’antichità? Beh, sono nei musei: tutti i prodotti prima del Novecento erano biodegradabili, al di là di metalli e co.

20.12 Puntuale l’inizio con Fabio Fazio subito galvanizzato dalla prossima intervista a Giorgio Napolitano.

20.05: Mentre a Blob va in onda un microspecial su Moana Pozzi, su Twitter sono già iniziate le varie gag in attesa dell’intervista a Giorgio Napolitano:

Che Tempo Che Fa, puntata 13 Aprile 2014: anticipazioni e live su Tvblog

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Serata inusuale a casa Fazio per l’appuntamento domenicale di Che Tempo Che Fa: sarà infatti trasmessa, per la prima volta in un programma televisivo, l’intervista al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, registrata giovedì scorso nella sala Vetrata del Quirinale. L’intervista, come vi avevamo anticipato noi di TvBlog, è un evento molto particolare perché per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana un Presidente appare in tv in un prime time per parlare di argomenti di attualità politica, in questo caso specifico di Europa.

Oltre al Presidente della Repubblica saranno presenti in studio Luca Mercalli, cui è affidata l’apertura della serata con un intervento su clima e ambiente, sempre più collegati e complicati, e l’astronauta dell’European Space Agency Luca Parmitano, primo italiano a camminare nello spazio durante la missione Volare che lo ha visto abitare sulla ISS per circa sei mesi.

Arriveranno inoltre Raphael Gualazzi & Bloody Beetroots, che eseguiranno per la prima volta dopo Sanremo la canzone Tanto Ci Sei, quella scartata a favore di Liberi O No che è giunta seconda in finale.

Immancabili naturalmente Luciana Littizzetto, che stasera potrà commentare quasi in diretta le dichiarazioni di Napolitano, e Massimo Gramellini, che co-conduce lo spazio della seconda parte della puntata Che Fuori Tempo Che Fa raccontando i fatti più o meno assurdi e importanti della settimana appena trascorsa. In collegamento dall’Ambra Jovinelli di Roma ci sarà Silvio Orlando; la musica di fine serata è affidata, come sempre, a Diodato che in giro per Roma interpreta i classici della musica italiana.

Appuntamento alle 20.10 su TvBlog per la diretta liveblogging e tanti commenti. A dopo!

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