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Olimpiadi 2012. Elogio di Franco Bragagna (nonostante la gaffe su Licio Gelli)

Anche alle Olimpiadi di Londra Franco Bragagna si rivela molto più di un telecronista: retore, attore e maestro di eloquenza, nonostante qualche gaffe.

5 Agosto 2012 13:32

Non c’è storia. Sentire una telecronaca di Franco Bragagna è un piacere unico (tranne quando interrompe chi parla al suo fianco: se Paolo Bellino guadagnasse un euro per ogni discorso che non riesce a concludere, sarebbe già milionario. E siamo solo al terzo giorno).

Vuoi per la competenza e la sua – volutamente ostentata – tuttologia (la telecronaca della medaglia d’oro conquistata da Daniele Molmenti è stata ethos, pathos e logos allo stesso tempo); vuoi per la sua dialettica, il suo modo di parlare, il suo quasi recitare. Bragagna abbassa e alza il tono di voce a seconda del momento, dell’attimo, del gesto atletico. Pronuncia i nomi stranieri con un infinito gusto (perché Bragagna si piace, e molto anche), ma anche con il piacere non nascosto di insegnare qualcosa allo spettatore a casa (e a lui piacerebbe molto insegnare, come ha confessato a Tvblog).

Bragagna è ormai uomo Rai, ma anche tutto il contrario di quello che ti aspetteresti da un uomo Rai: perché da un telecronista olimpico della tv pubblica non ti aspetti certo di sentir parlare di doping, e subito dopo di onorevoli e senatori, con la chiosa finale “L’accostamento al doping è ovviamente casuale”; perché da un telecronista olimpico della tv pubblica non ti aspetti certo la satira politica durante una gara di atletica (“I cerchi magici non sono solo dalle parti di Gemonio”).

E così, a Bragagna perdoni anche qualche battutaccia scontata (“Suzuki dà una sgasata”, riferito a un marciatore della 20 km) e una gaffe come quella di cui si è reso protagonista poco fa durante la telecronaca della maratona femminile (mentre la corsa passava sul Ponte dei Frati Neri, ha detto che lì era stato trovato il corpo di Licio Gelli: gaffe a cui ha subito rimediato, poco dopo).


Senza contare che piccoli Bragagna crescono: avete notato che Alessandro Antinelli durante la telecronaca della sfida di volley Gran Bretagna-Italia ha parlato del Grande Capo Espicalsky (l’arbitro brasiliano della partita), con riferimento (velato ma assai gustoso per chi l’ha colto) al Grande Capo Estiquaatsi di Lillo e Greg?

Insomma, a volte la Rai è meno peggio di quel che sembra.