Home Valeria Marini Quinta Colonna, la piazza contro Valeria Marini: “Alzati presto, bella gioia”. Buonanno e Parenzo danno manforte

Quinta Colonna, la piazza contro Valeria Marini: “Alzati presto, bella gioia”. Buonanno e Parenzo danno manforte

Valeria Marini è stata la protagonista della puntata di Quinta colonna di lunedì 17 marzo 2014

pubblicato 17 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 06:46

Piatto ricco, mi ci ficco. Valeria Marini a Quinta colonna non poteva essere un’ospite qualsiasi, ma la vittima sacrificale di punta, colei contro cui far scagliare il popolino e gli ospiti trash insieme.

La Marini è stata invitata in qualità di imprenditrice per la sua linea Seduzioni Diamonds, ma lei stessa ci ha tenuto a sottolineare di essere prima di tutto una donna di spettacolo.

Tutto è cominciato con David Parenzo, reduce dal flop di Radio Belva e da ricollocare su Rete4: il giornalista ha preso in giro Valeriona, legando il suo caso imprenditoriale ai rimborsi della Casta per l’acquisto dei giocattoli erotici:

“Lei, oltre a lavorare in televisione, fa anche l’imprenditrice. Il suo è l’unico mercato che tira, lei produce biancheria intima. Le sue graziose mutandine, le calze… Lei le produce magari in Cina? Lei ci mette il marchio sopra? Non è una colpa. Ha visto che anche i politici acquistano vibratori nel Sud Tirolo coi vibratori coi soldi pubblici?”.

Paolo Del Debbio è, quindi, intervenuto per difendere fintamente l’ospite, rivolgendosi sornione a Parenzo:

“Ma lei se incontrasse una signora e avesse delle lingerie in Germania le si soffermerebbe dove sono fatte?”

Valeriona, dal canto suo, si è messa sulla difensiva:

“Io non produco, ho un brand e non sa quanti problemi hanno avuto le aziende. Non generalizziamo, non ridicolizziamo una cosa. Io ho dipendenti, do da lavorare. Io non sono un’imprenditrice, sono una donna di spettacolo che ha anche delle attività. In questo periodo ho visto nel mio piccolo qualche difficoltà. Soprattutto il meccanismo commerciale. L’ho sentita la crisi. Uno non si deve arrendere, va avanti”.

A questo punto, però, quel furbone di Paolo Del Debbio ha pensato bene di dare la linea a Ornella da Como, un’operaia che ha rappresentato la voce del Popolo contro quella della Diva:

“Ma quando le difficoltà? Ma se sei andata a dormire oggi. E ti sei alzata tardi. Alzati come fanno gli artigiani. E produci in Cina, tu, che hai sette dipendenti? Eh, bella gioia?”.

La Marini ha continuato a difendersi, invano:

“Signora, le tasse le pago anch’io. E le do ragione. Sono d’accordo con lei. Il Made in Italy è importante. Ma cosa ne sa lei di me?”.

La signora, per tutta risposta, ha continuato:

“Lei non può capire. Il sazio non crede al digiuno”.

La Marini ha continuato imperterrita a difendersi:

“Io pago quasi il 60% di tasse. Pago per chi ha bisogno. Lo dico da cittadino, ci sono un sacco di sprechi”.

A completare il quadretto Daniele Martinelli, ex responsabile Comunicazione M5S: “Se lei le mutandine nn le vende più per lei nn cambia niente”, e Gianluca Buonanno della Lega Nord:

“Ma lei lo sa quanto costa 1kg di pane? Non lo so, vive fuori dalla realtà”.

E il presepe è compiuto.

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