Home C'è posta per te C’è posta per te ultima puntata 15 marzo 2014: Sabrina Ferilli e Francesco Totti ospiti, tutte le storie

C’è posta per te ultima puntata 15 marzo 2014: Sabrina Ferilli e Francesco Totti ospiti, tutte le storie

Ultima puntata di C’è posta per te sabato 15 marzo 2014: ospiti Sabrina Ferilli e Francesco Totti.

pubblicato 15 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 06:54

Termina alla nona puntata questa stagione di C’è posta per te con Sabrina Ferilli e Francesco Totti ospiti di questa serata. Il calciatore è stato il regalo a sorpresa di una sorella verso il fratello mentre la belle attrice è il ringraziamento di una figlia nei confronti del padre che le è sempre rimasto accanto fin da piccola e soprattutto dopo essere stata vittima di un’incidente stradale che l’ha condannata sulla sedia a rotelle.

Qui sotto la puntata minuto per minuto

C’è posta per te, 15 marzo 2014, il liveblogging

7

00.37. Il meglio di Cè posta per te in un video riassunto con tutte le storie di questa stagione e i numerosissimi ospiti. Sabato prossima in onda “Il meglio di” e poi si parte con Amici il 29 marzo 2014. E “C’è posta per te” mi manca già (sì, io confesso). Buonanotte!

6

00.28 Giuseppe: “Mi viene difficile fare questo gesto perché significa che mi sto mettendo dall’altra parte. Mi arrendo io, apriamo la busta con la condizione che io a lui non lo voglio vedere”. Busta aperta, avrà capito Rosa che il figlio non vuole vedere il marito?

5g

00.22 Giuseppe non vuole la presenza del marito di Rosa. Maria: “Non puoi dire a tuo marito che se vedi tuo figlio lo vedi da sola?” Ma per la donna non avrebbe senso comunque un rapporto così. E’ un disco rotto e continua a ripetere “In una ricorrenza lui non c’è, che senso ha? Significa che mio marito lo escludo dalla mia vita?”. Ricomincia la litania: “Giuseppe hai 40 anni”.

5f

00.16 Maria cerca di spiegare a Giuseppe il punto di vista della madre che ha fatto comunque molti sacrifici per i figli essendosi trovata senza marito e con tre figli a cui badare. Si ritorna sul fatto che i bambini, davanti alla cognata, la doveva chiamare zia. Ma la madre nega ancora. Si cerca di chiarire questo discorso ma non se ne esce fuori. Maria: “Chiedi scusa a tuo figlio o no?” Rosa: “Lui è sempre mio figlio…”

5e

00.12. Rosa specifica che non è più indipendente economicamente perché solo il marito lavora e che quando fa qualcosa è anche grazie a lui. Giuseppe pensa che sia guidata dal compagno. “Tu sei mia madre, lui non è per me nessuno! Lui per me non conta e non conterà mai. Le cose che devi fare, le devi fare con il cuore, non devi ascoltare lui!”.

5d

00.03 Rosa specifica che il marito era favorevole all’incontro. E assicura che sarebbe venuta in trasmissione anche se l’uomo fosse stato contrario. Rosa: “Non vi ho fatto mancare niente, vi portavo al circo…”

5c

00.01. Giuseppe spiega di sentirsi un figlio di terza categoria ma la madre nega: “Per me siete tutti uguali, ti sbagli”. Il fratello è stato più coccolato rispetto a lui.

5b

23.56. L’uomo dice di non essersi sentito mai accettato. “Non dovevo chiamare mia madre “Mamma” Non mi sembra corretto”. Dice che doveva chiamarla Zia. Lei nega: “Quando mi hai chiamato zia? Che vai dicendo?!” Giuseppe: “Da quando ha incontrato quest’uomo è cambiata”. Ammette di aver preso lui i soldi dal conto dei nonni (“E’ un errore, ho sbagliato”). Non ha accettato che il compagno comandasse e parlasse al posto della madre. Ha sempre lavorato da solo e indipendentemente senza l’aiuto economico dell’uomo (“Non devo niente e non lo voglio nemmeno vedere”).

5a

23.54. Giuseppe dice di sì. Può parlare. La donna, in lacrime, le chiede se l’ha dimenticata: “Sono quattro anni che mi fai impazzire. Se vi ho messo in istituto è perché sono andata a lavorare. Vi venivo a vedere sempre. Che cosa ho fatto per meritarmi questo, Giuseppe? Ci ho provato sempre, non so più come fare, sto impazzendo. Nel mio cuore ci sei sempre e ci sarai sempre. Torna ad essere mio figlio… Se è per i soldi, io cosa ho fatto? E’ mio marito, torna ad essere mio figlio, ti prego, il passato è passato…”

5

23.45. Questa è la storia di una madre, Rosa. Ha quattro figli, tre avuti dalla sua precedente convivenza, il quarto nato dall’attuale relazione. E’ nel programma per avvicinarsi al figlio maschio del primo legame che non sente più da quattro anni. Ha cambiato cellulare per non farsi chiamare e anche staccato il campanello per non farsi disturbare. Il marito di Rosa aveva accusato Giuseppe di non contribuire alle spese e di aver preso dei soldi presenti in un libretto al portatore e appartenenti ai nonni. Non aiutava, aveva preso i soldi e non aiutava. Il figlio reagisce malissimo alle accuse del compagno della madre. Si è trovata sola con tre figli perché l’uomo l’aveva abbandonata. Non aveva la possibilità di lavorare e lascia i figli ai nonni per andare a lavorare in Germania. Alcuni dei figli finiscono in un istituto, lei mandava i soldi e telefonava tutti i giorni. Quando compie 30 anni conosce l’attuale marito e si mette insieme a lui. I figli sono d’accordo, ma Giuseppe preferisce stare in istituto piuttosto che andare a vivere con la madre e il partner. Non va volentieri nemmeno a trovarli. Quando arrivano anche le accuse, il figlio toglie il saluto al genitore e al compagno della madre.

4f

23.39 “E ora apri questa busta e vieni ad abbracciarmi!” Pubblicità.

4e

23.30. Arriva la sua giacca preferita per la serata speciale e il regalo della figlia. Poi dalle scale scende Sabrina Ferilli con una statuetta dell’Oscar da consegnare all’uomo come migliore padre d’Italia e del mondo. Stefano, Alessio, Andrea e Deborah sono quattro amici dell’uomo che sono arrivati in studio per complimentarsi con lui: “Se hai bisogno di noi, ci siamo”. Gli hanno regalato un Sidecar per poter fare i loro giri in moro come un tempo.

4d

23.24 “Mi chiedo da grande cosa farò, mi stanco con la schiena ma se il progetto di allargarci andrà a buon fine, consiglierò i trucchi e i prodotti migliori. A essere sincera, il futuro mi fa proprio paura. E’ vero che conosce delle persone che hanno una famiglia e dei figli ma quello che ti chiedo è di averti accanto anche fra 100 anni. Soffro al pensiero di darti tante preoccupazioni, perché un genitore non può vedere un proprio figlio soffrire. Tu continua a starmi addosso perché mi fai sorridere il cuore. Sei il mio papà adorato che mi ha regalato una vita bellissima. Se ci fosse un Oscar sulla faccia della terra chi sarebbe il vincitore?”. Alcune persone si alzano dicendo “Maurizio”

4c

23.22 “Mi mancano da morire i nostri pranzetti e volevamo insieme in moto al bar. Mi mancano le passeggiate mano nella mano insieme. Quando mi dici che sono comunque la più bella di tutte io ti credo perché i tuoi occhi sono i miei. Dentro al tuo cuore, mi sento quella di sempre, la figlia più adorata dell’universo. Se ho reagito all’ospedale è solo merito tuo”

4b

23.18. “Tu facevi tutto per noi, ci facevi i capelli lisci con la spazzola e il phon. Sei stato il mio nido caldo dove mi sentito protetto. Sei stato il migliore amico, mi hai fatto diventare grande tenendomi per mano. Anche dopo l’incidente, mi hai rincuorata che la mia amica Valentina non c’era più. I dottori hanno aggiunto che avrei potuto fare tutto senza stare in piedi. E se non avessi avuto te avrei scelto di lasciarmi andare e grazie al tuo amore, anche da seduta ho imparato a volare. Mi hai dato vita due volte, anche quando ho iniziato a camminare su questa sedia”

4a

23.17 Maria legge la lettera della figlia: “Io ti voglio un bene dell’anima e io mi sento la ragazza più fortunata al mondo perché io ho il mio papà”

4

23.11. Busta consegnata al padre. Alcune foto con la scritta “Mio papà”. E lui si commuove un po’ nel vederla. “Un ragazzino speciale e poi un uomo straordinario. Sono felice di essere riuscita a farti una sorpresa dopo tutto quello che hai fatto per me. Ora rilassati, fammi sentire leggera come sai fare solo tu”.

3

23.03. “La mia amica, le voglio un mondo di bene… Sabrina Ferilli!” Ecco l’ospite della prossima vicenda, la storia di un regalo. Ed entra in studio Marina. Chiama per suo padre perché vuole fargli passare una serata particolare: “Voglio dimostrargli tutto il mio amore perché lui è la cosa più importante al mondo. Sono una di quelle ragazze di cui può parlare i tg” Sabato sera qualsiasi, va a cena con amici, nessuno beve, devono tornare a casa in macchina. Si risveglia due giorni dopo in ospedale e non sentiva più le sue gambe, era convinta che fosse l’anestesia: “Non ti preoccupare, farai la tua vita di sempre”. Era abbastanza serena. Solo poco dopo capisce che era rimasta paralizzata alle gambe: “E tra me e me dico che non ci salirò mai”. Per tre giorni non voleva sedersi e non mangiava più. Una mattina, l’uomo le ha parlato in maniera tale che sembrava piangesse (“Non piange mai, lui”), la prende in braccio e la mette sulla sedia a rotelle. Inizia a vivere, ad andare in palestra e in centro di riabilitazione. Col tempo, la sua esistenza è sicuramente cambiata, alcuni amici non li sente e vede più e lei ha fatto in modo che fosse così. Quello che non è mai mutato è stato l’amore per il padre.

2f

22.53. Toglie la busta e si salutano. Lei, quando si incontrano, inizia a dare altri dettagli che lui ammette. Ma lui non ricorda del loro incontro. Eh, soffrirà di amnesia.

2e

22.46 C’è stato solo quel pomeriggio e le piaceva al punto di averle detto che avrebbe lasciato l’arma per lei. “Addirittura?” commenta Italo. Mille dettagli ma lui continua a dire “No”. Attenzione: esce uno scoop. Italo ai tempi era fidanzato ufficialmente. Il pubblico rumoreggia. Italo nega ogni cosa: “Avrò dato il mio numero a qualcuno che poi l’ha dato a lei”. Pinuccia: “Sei sposato, per caso?” Lui dice di sì. Pinuccia -che è diventata la mia nuova migliore amica virtuale- inizia a snocciolare i suoi 16 appartamenti e le ville, il cameriere e anche l’autista personale. “Ma tu sei sposato quindi non mi saresti andato bene comunque”. Ciao Italo, ciao. Maria: “Sua moglie è la stessa con cui era fidanzato ufficialmente ai tempi?” Italo: “Sì”. Sarà FELICISSIMA la moglie a casa. Ma proprio TANTO TANTO.

2d

22.43. Hotel Pensione Ristorante Fortuna. Niente, non ricorda. “Può darsi pure”. Io ho un leggerissimo imbarazzo. E che succede in questa pensione? Tutti l’hanno capito ma Italo non ricorda nulla. Manco con la foto in mano. “Volevo fare una domanda alla signora… Come ha fatto a sapere il nome e il cognome?” “Me l’hai scritto tu!”. Per fortuna ha un biglietto ed è la sua scrittura: “Non ricordo questa persona…” Maria: “Digli il nome!”. Pinuccia: “E perché? Se non mi ricordo… perché gli devo dire il nome?!”. Pinunccia voglio venire io a teatro con te!

2c

22.39. Ok le cose non stanno andando benissimo perché lui non ricorda esattamente il giorno dell’incontro. E quindi non ricorda lui. Servono altri dettagli, su su. Pinuccia racconta delle passeggiate, della telefonata… Niente, lui non ricorda. Nemmeno il dettaglio che si trovava con il padre e con il figlio gli fa tornare alla mente la situazione. Serve il biglietto del motel. Urgentemente.

2b

22.37. Pollice su. Ok, Pinuccia è soddisfatta. Possiamo continuare. Si apre la busta. Italia non riconosce chi sia ma può parlare: “Senti ci siamo conosciuti in una serata, in un corridoio…” Lui: “Dove?”

2a

22.33. Ok Pinuccia già la stimo. Se è povero non ci sono problemi, se è brutto invece non lo vuole più perché non vuole fare brutte figure in giro. Consegna della posta. Ho paura. Se ha la pancia sono guai. No non ce l’ha. Ma Pinuccia vuole vederlo per intero. “Io lo devo vedere tutto!” ripete.

2

22.27. Pinuccia e Italo si incontrano in un albergo vicino alla stazione Termini di Roma. Lui vorrebbe lasciare l’arma per lei, ma la donna dice No. E’ pentita. Sono passati cinquant’anni. Alla fine ognuno ha i suoi tempi no? Entra in studio elegantissima. Ed è molto ricca: ha 9 appartamenti, 4 ville, negozi, bar. Insomma, ha ben oltre il necessario. “Io ultimamente mi sento sola e darei tutto quello che ho in cambio di non sentirmi sola”. Lei era separata di fatto con un bambino di nove anni e viveva in una villa in Sicilia. Accanto alla villa c’era questa caserma con un carabiniere che la guardava sempre. Fra loro, solamente sguardi. Un giorno prende il treno per Roma con suo padre e il destino volle che nello stesso viaggio c’era anche il carabiniere con un collega. Per la prima volta, nel corridoio del treno, si parlano. Non accade nulla, in quel momento. Lei le lascia il numero di telefono di casa. E’ lui che le chiede di uscire a colazione insieme e lei accetta. C’è stato un solo incontro in una pensione e lei conserva addirittura il biglietto della pensione. Chiama il programma sperando che sia o vedovo o scapolo. Ehm, io spero scapolo.

1e

22.20. Antonio spiega che la moglie attuale sa dell’esistenza di Giovanni: “Oggi lei sa e mi ha detto ‘E’ lui, per me è lui’.”. Sarebbe pronto ad aprire. Via la busta. Aggiunge di aver capito l’errore.

1d

22.11. Antonio dice di non aver mai cercato il figlio perché si era offeso. Immaginate la reazione del pubblico. Ecco, quella. Antonio ammette le sue colpe di averlo abbandonato. Cerca di spiegare che per i primi 6/7 mesi si faceva sentire… Maria sottolinea che per Giovanni era importante capire perché non si faceva sentire in tutti gli anni a seguire. “Ho pensato di far passare del tempo…” cerca di spiegare. Eh. Ne è passato di tempo, però.

1c

22.02. Giovanni: “Ho sempre vissuto con i miei nonni lì e perché mi hai rifiutato anche quando è morta mamma. Non voglio rovinare la tua vita, non ho bisogno dei tuoi soldi perché i nonni non mi hanno mai fatto mancare nulla”. Poi si commuove”. Antonio dice di non aver saputo dal Tribunale che la madre di Giovanni era morta ma solo qualche mese dopo. Ammette di avere una colpa ma era un periodo della sua vita insostenibile: aveva perso il lavoro, non conosceva nessuno a Torino e non sapeva come pagare l’affitto. Secondo Giovanni, il padre avrebbe voluto la moglie con sé a Torino senza però il figlio (che doveva restare dai nonni). Antonio dice che non è vero.

1b

21.58. Si apre la busta e l’uomo vede il ragazzo dall’altra parte. Sembra avere gli occhi lucidi. “Sono Giovanni, sono tuo figlio ho 21 anni e hai lasciato me e mia mamma quando avevo solo due anni, nella cacca. Ho tante domande da farti. Voglio sapere come hai fatto e perché non mi hai mai cercato”

1a

21.55. Consegna della posta al padre. Giovanni ammette di temere ancora un rifiuto. Maria pensa che il padre potrebbe aver pensato anche all’ipotesi che sia stato proprio il figlio ad avergli mandato la lettera. Antonio ha accettato l’invito ed entra in studio.

1

21.50. Ecco la storia di Giovanni. E’ venuto in ufficio con una 50ina di fotografie del padre. Lo ha abbandonato quando aveva solo due mesi: “Penso però che almeno possa ricercarlo, invece non l’ha mai fatto nonostante sappia dove vive”, racconta Maria. Non gli è stato vicino nemmeno quando è morta la madre, a soli nove anni. Gli assistenti sociali gli chiesero dove preferiva andare: dai nonni o dal papà? Il bimbo, che non conosceva il padre, ha preferito ovviamente i nonni che conosceva. Il padre, allo stesso tempo, non si sarebbe preso cura di lui. Ha trovato suo padre su Facebook e ha visto che aveva due figlie. Ma non ha fatto altro: “Ho un po’ paura di bussare alla sua porta, sarebbe almeno il terzo rifiuto e non me lo voglio prendere da solo. Non so quello che posso trovare dietro… Se posso trovare un bastard* che ha abbandonato il figlio o se la figura paterna”. I nonni temono che possa andare incontro ad una delusione.

0n

21.45. Finalmente riesce ad incontrare il suo idolo, emozionatissimo. Pubblicità.

0m

21.40 La sorella vuole il portachiavi, il profumo (“Sì, ce l’ho, ok”) e shampoo. Può anche dormire ogni tanto in camera sua. “Vuole che tu non le dica più parolacce”. Ale: “Io non gliele dico mai! Giuro!”. E il portafoglio con i soldi dentro? “Ok, io non mangio più, faccio dieta. Niente”

0i

21.38. Omaggio del calciatore per Alessandro che gli dona una serie di gadget della Roma. “Mi piace tutto, Totti!” commenta il ragazzo, mentre si indossa la maglia della Roma

0g

21.36. Ha visto Totti ed è ovviamente sorpreso. La sorella: “Io volevo avere anche la camicia…”. Pronti.

0f

21.31. Martina non molla: “Voglio la maglietta di scuola e i dvd”. Accetta di dargliela così non va più a scuola. “Voglio che tolga le scarpe, le butti via e metta quelle che gli ho regalato io!”. Accetta anche questo e se le mette. Ma la camicia a scacchi non gliela vuole dare… “Peccato, guarda che regalo che ti ho portato!”. Alessandro: “Ciao Totti, come stai?”

0e

21.26 Ok il modem lo riesce ad avere. “E’ una piccola vittoria ma non mi basta. Voglio il suo pallone da basket perché mi piace”. Alla fine accetta di consegnarle anche la palla e il videogioco. Non sembra particolarmente entusiasta, però. “Voglio anche il completo di basket e le medaglie. Le voglio io”. Il fratello accetta. E l’ha presa bene: “Io cambierò casa”.

0d

21.22 La madre vede la figlia: “Che vuole?” si chiede con un curiosità e sorpresa. Alessandro pure accetta di farla parlare. Martina con aria seria (finta) inizia a leggere una lista. “Vorrei dirti che l’avete viziato un po’ troppo, la sua stanza è più grande e bella della mia, ha un modem che non posso usare. Vorrei che da questa sera iniziasse ad essere più generoso e ordinato con me”. Risposta immediata del fratello: “No, no”. Punto. Ed ecco entrare il modem, la consolle e i videogiochi su un carrello. “Glieli vuoi fare a tua sorella?” “Sì”. Poi cambia idea: “No no”.

0c

21.20 Il postino Maurizio porta l’invito alla signora Giovanna, la madre. Non ha consegnato la lettera alla madre perché Alessandro capirebbe che c’è Totti. E così ecco il destinatario camuffato. Il ragazzo invece è convinto che si tratti di un parente o di un amico.

0B

12.16 Martina ha scritto una lettera per il fratello, down, e vorrebbe che fosse più generoso con lei. I genitori l’hanno viziato così tanto che lei quasi non conta più nulla: lui ha una stanza enorme, Martina più piccola. C’è un modem solo nella stanza del fratello, ha messo il cartello con scritto “Vietato entrare a mia sorella”. Ultimamente ha messo anche in vendita la cosa su in sito immobiliare. Vabbhe, meraviglia.

0a

21.12 Inizi l’ultima puntata di C’è posta per te inizia con la storia di un regalo. E come primo ospite c’è Francesco Totti, il cui arrivo è anticipato dalla classica clip di presentazione. “Non so dove guardare, sono emozionato…” ammette mentre il pubblico applaude e ripete il suo nome in coro.

maria

Termina con la nona puntata di sabato 15 marzo 2014, la diciassettesima stagione di C’è posta per te.

Anche quest’anno, Maria De Filippi ha presentato numerose storie nel corso degli oltre due mesi di programmazione, raccontando le emozionanti vicende di persone che hanno scelto il people show per chiedere scusa davanti a milioni di spettatori chi si trovavano di fronte o tentavano, attraverso questo invito, di poter recuperare un rapporto in difficoltà. In molti casi c’è stato il riavvicinamento mentre, altre volte, il destinatario dell’invito ha preferito chiudere la busta e lasciarsi il passato alle proprie spalle per sempre.

In ogni puntata, anche spazio alle sorprese con due personaggi noti del mondo dello spettacolo o dello sport, chiamati come regalo per una persona speciale, ignara di ritrovarsi di fronte il proprio beniamino. Nella puntata di questa sera, ci saranno “la grande bellezza” Sabrina Ferilli – a poche settimane dalla consegnare del premio Oscar al film nel quale ha recitato- e “il grande capitano” Francesco Totti.

I postini consegneranno le buste agli invitati e scopriremo solo durante la puntata se decideranno di lasciar parlare chi hanno di fronte -se vorranno ascoltare le loro parole- e se saranno in grado di credere al pentimento e di superare il momento difficile al centro della loro presenza in studio.

Noi di TvBlog vi diamo appuntamento come sempre intorno alle 21.10 per seguire e commentare insieme la nona -e ultima- puntata di C’è posta per te. Vi aspettiamo!

C'è posta per teMaria De Filippi