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Le mani dentro la città, su Canale 5 la ‘Ndrangheta al Nord in una fiction che prende spunto dalla realtà

Su Canale 5 Le mani dentro la città, la fiction con protagonista un commissario di un immaginaria cittadina dell’hinterland milanese che indaga su alcuni fatti legati ad un’importante famiglia

pubblicato 14 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 06:59

La fiction di Taodue racconta una nuova storia di criminalità organizzata. Questa volta, però, ambientandola al Nord, a Milano, dove la ‘Ndrangheta è sempre più presente: “Le mani dentro la città”, in onda da questa sera alle 21:10 su Canale 5, racconta una storia di finzione ma che prende spunto da numerosi fatti di cronaca che hanno reso il Nord Italia protagonista di traffici illeciti e sotto il controllo di famiglie della ‘Ndrangheta.

Scritto da Daniele Cesarano, Claudio Fava, Barbara Petronio e Leonardo Valenti, con la regia di Alessandro Angelini, la fiction in sei puntate porta il pubblico a Trebbiate, immaginaria cittadina dell’hinterland milanese, dove una fabbrica sta per chiudere. I duecento operai, così, decidono di occupare lo stabile, per chiedere ai proprietari di ripensarci e di non bloccare la produzione. La famiglia che gestisce l’azienda, i Marruso, è una famiglia che attraverso l’attività lecita di un’impresa di ristorazione gestiscono lo spaccio di cocaina che arriva fino a Milano.

Attraverso questo traffico illegale, i Marruso hanno a che fare con una grossa quantità di denaro, che devono decidere dove investire. Per questo, la piccola fabbrica della cittadina sembra diventare un fastidio. In realtà, la mobilitazione degli operai darà il via ad una serie di situazioni che porterà i Marruso a dover lottare per difendere il proprio potere su Milano. Per questo, il capofamiglia Carmine (Andrea Tidona) insegna al figlio Fulvio (Giulio Beranek) come occuparsi degli affari.

Quando viene trovato il corpo di una ragazza, il Commissario Viola Mantovani (Simona Cavallari, qui l’intervista di TvBlog) crede che si tratti di overdose. Ma l’ispettore Michele Benevento (Giuseppe Zeno, qui l’intervista di TvBlog), da Milano, è convinto che dietro ci sia l’attività dei Marruso. Viola, inizialmente infastidita da Michele, dovrà ricredersi e chiedere all’ispettore di far parte di una squadra speciale per indagare sui Marruso, trovando ostacoli e scoprendo che la famiglia non mollerà il controllo della droga. Nel cast della serie ci saranno anche Marco Rossetti, che sarà Pinuccio Marruso, Massimiliano Gallo sarà Gabriele Ercolani, Dennis Fasolo sarà Duccio Pinchera e Viola Sartoretto sarà Giulia Ventura.

Un altro poliziesco Taodue, quindi, che racconta la criminalità organizzata spostandosi al Nord: una storia che non s’ispira a fatti realmente accaduti, ma con un contesto realistico, che permette di rendere al meglio la situazione della ‘Ndrangheta al Nord, fenomeno di cui recentemente si è già parlato. Lo sceneggiatore Claudio Fava, durante le conferenza stampa, ha voluto specificare lo stile realistico della fiction:

“Stiamo parlando di una realtà che giorno dopo giorno si propone sempre in modo diverso, non come quando ho lavorato alla fiction il Capo dei Capi. Lì era “storia”, era tutto già scritto, per Le Mani dentro la Città il lavoro è stato più difficile perché qui c’è una storia che si sta svolgendo ancora oggi.”

Anche il regista è convinto che “Le mani dentro la città” sia una fiction che guarda ad una realtà poco raccontata:

“Questa storia ci ha dato l’impressione di avere in mano qualcosa di diverso, giravamo cose che stavamo vedendo sui giornali durante le riprese. Qui la parola “Fine” non è ancora stata scritta e ogni giorno ci interrogavamo, ci chiedevamo: ‘Stiamo raccontando la storia che ci eravamo proposti di raccontare?’. Ad oggi la risposta è sicuramente sì.”

Pietro Valsecchi punta invece l’attenzione sull’importanza di raccontare anche l’impegno di chi non si vuole piegare a questi nuovi fenomeni e vuole lottare per la giustizia:

“Non omette o censura le realtà anche più scomode, ma nello stesso tempo vuole mostrare il lato positivo di chi non si arrende al degrado e al ricatto, non solo i poliziotti ma anche la società civile, gli operai di una fabbrica destinata alla chiusura per lasciar spazio alla speculazione edilizia, un politico onesto che arriverà al sacrificio personale per non cedere al ricatto.”

“Le mani dentro la città” vuole così ad essere attuale, dando però uno sguardo anche a quelle realtà che combattono la criminalità attraverso valori che da sempre fanno parte delle fiction Taodue, senza rinunciare alle scene d’azione ed ai colpi di scena.



Le mani dentro la città