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Ginnaste – Vite Parallele riparte oggi su MTV, ma questa terza stagione è in onda da maggio 2013…

MTV dà ottima prova di ottimizzazione delle risorse, ma non sarà troppo lanciare per tre volte la stessa serie?

pubblicato 10 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:06

Le ragazze e gli atleti della ginnastica artistica italiana tornano oggi, lunedì 10 marzo, su MTV con la seconda parte della terza stagione di Ginnaste – Vite Parallele, docu-fiction ormai di culto per i teens. I nuovi episodi saranno trasmessi dal lunedì al venerdì alle ore 16.00 e alle 18.20 e ritrovano gli ormai storici protagonisti, dalle beniamine Carlotta Ferlito, Elisabetta Preziosa, Elisa Meneghini, Francesca De Agostini, Alessia Praz e Sara Barri agli ammirati Nicola Bartolini, Filippo Landini, Marco Sarrugerio, Ludovico Edalli e Andrea Cingolani.

Sono tutti sempre alle prese con la propria (scarsa) vita da studenti adolescenti e gli allenamenti al Centro Tecnico Federale di Milano (ora promossa Accademia di Ginnastica) in vista degli European Youth Olympic Festival di Utrecht (EYOF) – svoltisi dal 14 al 19 luglio 2013 – e deMondiali di Anversa, svoltisi dal 30 settembre al 3 ottobre 2013.

Se avete avuto l’impressione di aver letto già questo post o se sentite di essere in un déja-vu non allarmatevi, avete ragione. Eh sì, perché questa terza stagione di Ginnaste – Vite Parallele è stata già presentata e lanciata altre due volte. La prima nel maggio 2013 per la messa in onda in anteprima delle prime dieci puntate, la seconda nell’ottobre dello stesso anno per il ‘debutto’ della stagione ‘regular’ con le sue trenta puntate da 22′.

Ora, marzo 2014, un altro ‘debutto’ per la stessa terza stagione. Beh, forse è un po’ troppo.

MTV dimostra invidiabili capacità di ottimizzazione delle risorse, visto che riesce a tenere desta l’attenzione dei fans del programma da maggio 2013 a marzo 2014 con una quarantina di puntate inedite in tutto, spezzettate in un anno tv.

Il resto lo fanno repliche, maratone, contenuti on-demand. Però al terzo ‘debutto’ si rischia davvero di esagerare. Va bene spalmare, ma tutto ha un limite (anche di credibilità e di pazienza…)