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Paolo Del Debbio parla di Quinta colonna a 3 minuti con

Ascolta tre minuti di dichiarazioni di Paolo Del Debbio e poi partecipa al sondaggio. Hai apprezzato ciò che ha detto? Guarderai Quinta colonna questa sera?

pubblicato 17 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:06

Giulio Pasqui intervista Paolo Del Debbio, conduttore di Quinta colonna, nella rubrica di TvBlog 3 Minuti con…

Amici di TvBlog siamo in compagnia di Paolo Del Debbio, il conduttore di Quinta colonna, in onda ogni lunedì in prima serata su Rete 4. Benvenuto su TvBlog Paolo!

Grazie, grazie molte dell’invito…

Possiamo fare un primo bilancio dell’edizione tutt’ora in corso di Quinta colonna?

La mia trasmissione, Quinta colonna, ha la caratteristica che potrei definirla delle due P, la piazza e il palazzo. Sono le due componenti fondamentali che dall’inizio hanno animato questo programma e continuano ad animarlo. Cosa vuol dire? La piazza è quello che ci caratterizza più di tutto, nel senso che era un periodo che in televisione la piazza era un po’ scomparsa….
Perché la piazza? Perché poi la gente mi domanda: “Ma tu metti in piazza le persone? Ma sono quelle vere? Sono teleguidate? Esprimono veramente quello che pensano o poi in televisione cambiano e si adattano ad una situazione televisiva e non dicono più la verità?”. Tante critiche ci sono state fatte da questo punto di vista. La risposta è molto semplice: quale è la piazza vera? Quella che fa una trasmissione piuttosto che un’altra? Quella che non urla? Quella che urla? Certo in piazza ci va chi vuole e tra questi c’è la persona ragionevole e la persona irragionevole e devi guidarla un po’ tu… non so se ce la faccio sempre a guidarla, però tento di metterla all’interno dei binari giusti. Quali sono quelli giusti? Quelli di una certa ragionevolezza. Per cui dire ad esempio “tutti i politici fanno schifo”, quando qualcuno dice una cosa del genere, che poi molti italiani pensano, questa cosa la censuro, dico loro che non è così e chiedo loro di indicarmi dove è l’errore. Insomma cerco di rendere la gente più ragionevole possibile… quando è possibile.

Poi la domanda che io faccio è: quelle persone che vengono lì, dicono problemi veri, esprimono preoccupazioni vere oppure no? Perché poi se ne può discutere, ma se al fondo di quello che loro dicono, al di là del linguaggio, c’è qualcosa di vero, qualcosa che crea loro problemi, allora non è che lo deve sintetizzare la gente, c’è il Palazzo che è il luogo dove si cerca di sintetizzare i problemi, per cui se c’è uno ricco che vuole una cosa e il povero ne vuole un’altra si provi di fare una sintesi che faccia sì che i diritti siano rispettati per tutti e due. Ma quello non è compito mio, non è compito della televisione. E’ compito del palazzo e dei politici che sono in studio.

Per i politici in studio da me è un po’ faticoso, perché con la piazza è faticoso: la gente non si modera, ha molti problemi, ci sono una ventina di milioni di italiani che sono in una situazione di povertà e quindi questo esprimono. Noi li mettiamo a confronto e speriamo di portare un contributo per poter arrivare a capire quello che succede. Tutto qua.

Il tempo è finito, quindi ricordiamo l’appuntamento per questa sera e per ogni lunedì in prima serata su Rete 4 con Quinta Colonna. Grazie per la disponibilità Paolo.

Grazie a voi.

3 minuti con… che cosa è?

La rubrica vuole essere una sorta di tribuna politica versione televisiva. L’ospite ha 3 minuti di tempo per parlare in totale libertà del programma e del proprio ruolo nel programma.

L’intervistatore ha solo il compito di introdurre l’ospite, ricordare l’appuntamento tv e, qualora l’intervistato non usasse tutto il tempo a sua disposizione, porre una o al massimo due domande in maniera neutra, senza giudizio di sorta.

Obiettivi: capire se l’intervento dell’intervistato ha un peso sulla scelta finale del lettore; capire se l’intervento dell’intervistato è stato apprezzato dal lettore.

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